Spalletti chiude il ciclo, la Juventus è alla finestra

Nel dopo- Chievo Luciano Spalletti ha esplicitamente parlato di “chiusura di un ciclo”.  Il tecnico di Certaldo ha ormai perso il feeling con la tifoseria (eloquenti in questo senso sono stati gli striscioni in curva con scritto “vattene” indirizzati a lui e alla società”), e anche lo spogliatoio non è più coeso come i mesi scorsi.

Spalletti non si sbilancia: “Il futuro si vedrà alla fine”

Conferenza stampa insolita per Luciano Spalletti: a poche ore dalla gara con il Chievo Verona, il tecnico della Roma ha manifestato per la prima volta dubbi sul suo futuro in giallorosso dopo le polemiche roventi del dopo Firenze. Spalletti è stato chiarissimo e le sue parole non lasciano intendere nulla di sicuro in prospettiva prossima:

“Il mio futuro si deciderà tra un mese.  Con la dottoressa Rosella Sensi mi rivedro’ a fine stagione e poi si faranno i bilanci. Si tireranno le somme di quello che è stato il lavoro di tutto l’anno. I rendiconti si faranno in quel momento, in base al lavoro fatto ed ai comportamenti avuti. Qualcosa e’ cambiato, nel senso che prima si facevano risultati migliori ed ora peggiori, e questo sposta le cose in un ambiente dove la forza sono i tifosi. Io faccio parte del gruppo e devo adeguarmi a quelle che sono le prese di posizione da parte della società. La Roma è ancora in corsa per il quarto posto, ma l’attenzione è riservata ad altro”.

Chiaro ed esplicito, su questo punto.

Roma, vinci e scaccia la crisi!

Il sei Dicembre del 2008 in una gelida serata di Verona, la Roma conseguì una vittoria di misura firmata Jeremy Menez, una prodezza di quelle incredibili, tiro al volo di contro balzo con palla all’incrocio dei pali, su assist di Totti.

Quella Roma era in forte ripresa, veniva dalla vittoria contro la Fiorentina e da sette risultati consecutivi, dopo un periodo davvero buio: risultati che fecero credere a tutti i tifosi che il peggio fosse passato, e che i nostri ragazzi avessero ripreso a correre.

Sono passati quasi cinque mesi, ma la situazione non è la stessa.

La Roma è quasi fuori dalla zona Champions e soltanto un miracolo potrebbe rimetterla in corsa.

Massimiliano Allegri: la scelta dei tifosi per il post-Spalletti

Il sondaggio compiuto nelle emittente radiofoniche romane ha dato il suo verdetto. Con oltre il 40% dei voti potrebbe essere Massimiliano Allegri il tecnico gradito dai tifosi della Roma, qualora Luciano Spalletti dovesse lasciare la Capitale. Con il Cagliari dopo 5 giornate negative e il rischio esonero, è riuscito a far quadrare il cerchio, ed ora i rossoblu stanno cercando addirittura di tagliare il traguardo storico della Coppa Uefa, la futura Europa League.

Colloquio Totti-De Rossi-Sensi, fine del ritiro


E’’ durato soltanto due giorni il ritiro punitivo della Roma dopo il pesante ko con la Fiorentina. Dopo l’incontro con i tifosi, Francesco Totti e Daniele De Rossi, hanno avuto un colloquio con Rosella Sensi, da qui la decisione di sospendere tutto, e i giocatori da ieri sono tornati a casa dalle rispettive famiglie. Il capitano ed il suo amico, hanno promesso al presidente il massimo impegno fino alla fine della stagione, sperando nel raggiungimento del quarto posto, che comunque è molto lontano. Non era presente Luciano Spalletti, ma il direttore tecnico Bruno Conti ed il direttore sportivo Pradè.

Tifosi, tregua momentanea. Esclusi dalle accuse solo Totti, Brighi, Baptista e Vucinic

Daniele De Rossi e Francesco Totti hanno chiesto una sorta di tregua con i tifosi dopo l’incontro di ieri avvenuto nel centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria. Ma sembra che durerà poco, infatti, alla domanda posta al centrocampista:

”Ci spiegate cosa sta accadendo?”

il romano di Ostia avrebbe risposto in modo poco convincente.

”Noi stiamo male dopo aver perso il derby, abbiamo trascorso una brutta Pasqua, poi il fatto di dover raggiungere a tutti costi l’obiettivo del quarto posto per salvare una stagione negativa, ci sta mettendo una forte pressione, ed anche voi non ci aiutate”.

A questo punto alcuni tifosi hanno chiesto chiarezza, a De Rossi come se il problema della Roma attuale fosse proprio il loro attaccamento alla squadra.

Toto nomi allenatore, via Spalletti ecco Allegri, Giampaolo o Scolari

Luciano Spalletti non vuole lasciare la Roma, anche se nella capitale è iniziato il Toto allenatore. Il tecnico ieri ha avuto un confronto diretto con i tifosi, che civilmente in 2000 sono andati a Trigoria, nel bunker del ritiro giallorosso, per capire bene la situazione della crisi.

Il tecnico non è più tranquillo come prima, le voci di un forte interessamento del Milan lo stanno turbando, ed inoltre anche la sua posizione non è più solida come prima dopo cioè la mazzata di Firenze. Rosella Sensi ancora non l’ha incontrato, ma fonti vicine alla società, dicono che non sarà un incontro con rose e fiori…. Spalletti è al suo quarto anno nella Capitale, ma quello attuale è stato il più brutto della sua gestione.

Trigoria, incontro squadra-tifosi: ecco come è andata

Alla fine non ce l’hanno fatta, e in 200 sono arrivati a Trigoria con tanta rabbia in corpo per chiedere un confronto diretto con squadra e tecnico per il pessimo momento che la Roma sta attraversando sul campo. In campionato pare definitivamente tramontata la possibilità di approdare al quarto posto, ultimo utile per un posto in Champions League e l’ultima prestazione contro la Fiorentina ha lasciato davvero interdetti tutti: non tanto per la sconfitta, quanto piuttosto per le modalità in cui è maturata.

Poco carattere, scarse motivazioni, una squadra flaccida che non ha saputo reagire al momentaneo svantaggio ma si è affossata ancora di più, subendo una batosta sonora nella gara che più contava da qui alla fine. I tifosi hanno chiesto in maniera civile un confronto legato al fatto che sono stufi di dover subire umiliazioni come quella contro la formazione allenata da Prandelli. Ricevuti in delegazione di venti, a rappresentare il pensiero unico che arieggiava in quel di Trigoria, hanno ricordato a Totti e compagni che il gruppo saldo dello scorso anno, unito da un legame di cuore, passione e attaccamento alla maglia sta scomparendo, e anche l’unico obiettivo rimasto, ovvero il quarto posto se ne sta andando.

Spalletti al Milan? Magari Carletto Ancelotti…

La notizia era nell’aria ma oggi c’è qualcosa di più di un semplice sospetto. Luciano Spalletti a fine stagione potrebbe lasciare la Roma per andare ad allenare il Milan. Ieri il presidente Silvio Berlusconi ha lasciato intendere in una lunga intervista che a giugno la dirigenza ed il tecnico Carlo Ancelotti si metteranno seduti intorno ad un tavolino per discutere la cessazione del loro rapporto di lavoro, trovando la soluzione migliore per tutti.

Ancelotti ha ancora un altro anno di contratto, e soprattutto si è sbilanciato ammettendo che nel 2011 vorrebbe guidare il Chelsea, rispettando l’accordo con il Milan. Ma la rottura tra la Roma e Spalletti dopo la clamorosa sconfitta di Firenze (che ha chiuso forse definitivamente le residue speranze di Champions per i giallorossi), ha indotto il club rossonero ad accelerare i tempi.

Che fine ha fatto il gruppo unito dello scorso anno?

Ora, sotto a chi tocca. Le ultime parole di Luciano Spalletti in seguito alla sconfitta contro la Fiorentina erano state eloquenti: “Dovremo gestire la delusione dei nostri tifosi mettendoci la faccia“. Poco male, anche perchè è difficile trovare un elemento positivo in seguito ad una stagione deludente.

Affiorano i ricordi della delusione in seguito all’eliminazione dalla Champions League contro l’Arsenal e, con tutta franchezza, ci sentiamo di dire che in quella circostanza, a differenza che ora, nessuno aveva avuto molto da ridire. Riconoscendo alla formazione giallorossa di essersela giocata fino in fondo con cuore, generosità, sacrificio. Una prova non vincente ma carica di note armoniose. Dopo i Viola, invece, una stonatura dietro l’altra.

Spalletti nero in volto: “Onoriamo la maglia fino alla fine”

Luciano Spalletti ha il volto della pece, al termine della sfida persa 4-1 con la Fiorentina che ha sancito l’addio alla zona Champions. Il tecnico non sa neppure da dove cominciare, è un fiume in piena, ma ribadisce subito un concetto.

”La società ha deciso che da lunedì si va in ritiro a Trigoria fino a domenica per ritrovare la concentrazione e riflettere sugli errori commessi”.

Poi passa ad analizzare a suo modo la prestazione della squadra.

“Quando si perde così c è poco da dire, abbiamo preso il solito gol da trenta metri dopo 5’ minuti, poi la Roma ha avuto una bella reazione, siamo andati vicini al pareggio in diverse circostanze, ma questa squadra purtroppo sente la pressione ed è fragile psicologicamente, il 2-0 di Gilardino, e l’espulsione di Pizarro sono stati fatali”.

Adesso qual è l’obiettivo dei giallorossi, Spalletti non sa rispondere.

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