La rincorsa della Roma passa per Vucinic

 Da Il Corriere della Sera:

I numeri continuano a dire che, con Francesco Totti in campo, la Roma è più forte e più vincente: 33 punti nelle 15 presenze del capitano, con una media-gara di 2,2. I 188 gol segnati in 434 presenze in serie A rendono ridicolo (o, peggio ancora, in malafede) sostenere il contrario.   Però uno dei grandi meriti della gestione di Claudio Ranieri è avere plasmato un gruppo che – come ha scritto ieri Mario Sconcerti sul Corriere della Sera – considera «un privilegio quando (Totti; n.d.r.) gioca e non un’assenza quando manca».
La Roma senza il suo capitano ha fatto 17 punti in 7 giornate, con una media di 1,7 a gara. Di più: ha imparato a giocare senza di lui, pur tra tante difficoltà. Le prime tre gare senza Totti, arrivate dopo l’infortunio in RomaNapoli, sono state tre disfatte: 1-2 contro il Milan, 0-1 contro il Livorno, 1-2 contro l’Udinese. Sono le ultime tre sconfitte subite dai giallorossi in campionato: da lì in poi, dodici vittorie e tre pareggi.

Vucinic, il castiga-Catania

Il più in forma tra i tre disponibili: Mirko Vucinic sta reggendo il peso dell’attacco giallorosso da solo. Francesco Totti a intermittenza e Luca Toni infortunato, Jeremy Menez fa l’eterno indeciso, Julio Baptista comincia a essere importante per schemi e andamento della gara. Contro il Catania, ci si affida ancora a Vucinic per proseguire la serie di gare utili cui il campionato ci sta abituando. Il montenegrino ha già siglato quattro reti contro gli etnei. Da Il Romanista:

In questo momento è l’attaccante più in forma a disposizione di Ranieri, se non altro perché è l’unico che garantisce gol (seppur pochi) e copertura. Col Panathinaikos ha regalato una perla, disegnando una parabola che ha ricordato il miglior Del Piero, ma è stato anche tanto prezioso in fase di non possesso. Mirko Vucinic sta prendendo in tutto e per tutto le sembianze di Marco Delvecchio, così come gli aveva chiesto Ranieri pubblicamente qualche giorno fa. Con una differenza, rispetto a Supermarco: la tecnica di Mirko, con tutto il rispetto per l’ex 24, non teme confronti. In assenza di Totti e Toni, è lui il giocatore sul quale ci si affida per il cambio di marcia nel settore avanzato. Dalla sfida con i greci, emerge un altro dato significativo a favore del montenegrino: è stato il giocatore ad aver tirato più volte in porta, rispetto ai suoi compagni: 4 volte (dopo di lui, solo una a testa per Menez, Pizarro e Riise). Preoccupanti, invece, i numeri che riguardano l’altro giocatore offensivo, Julio Baptista, zero conclusioni. Con l’aggravante di aver sbagliato quasi tutti gli stop, ad eccezione dell’assist vincente in occasione del momentaneo vantaggio giallorosso, a firma proprio di Mirko.

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