Conferenza Luis Enrique: “Il colpevole sono io, lasciamo in pace i ragazzi”

 Il colpevole sono io, lasciamo in pace i ragazzi. Sono orgoglio della mia squadra”. L’ha detto Luis Enrique nella conferenza stampa che si sta svolgendo in questo momento.

Il tecnico asturiano sembra aver riacquistato quella determinazione e quella voglia di lottare persa sabato al vantaggio del Lecce.

Dopo lo sfogo contro i giocatori, l’allenatore spagnolo ha protetto il gruppo e si è assunto tutte le responsabilità per l’altalenante stagione della Roma, smentendo di non voler rassegnare le dimissioni.

Lecce-Roma 4-2, Luis Enrique contro la squadra

 Abbiamo toccato il punto peggiore della stagione“, ha detto Walter Sabatini dopo la pesante sconfitta di Lecce. L’ha ribadito Luis Enrique che ieri a Trigoria ha richiamato energicamente i suoi calciatori, rei secondo lui di scarsa personalità in alcune partite.

Nel faccia a faccia, il tecnico asturiano ha chiesto ai giocatori cosa non andasse, perché lui non si spiega la discontinuità della squadra, che lo segue una volta sì e una no.

Giocatori che avrebbe litigato nello spogliatoio del Via del Mare, fatto però smentito dalla società. Si vocifera di una frase di De Rossi rivolta a Lamela: “Ti sei ricordato presto che oggi si giocava una partita…“.

Lecce-Roma, Bojan in rampa di lancio

 Chi l’ha visto allenarsi nell’ultima settimana, ha detto che sembra un giocatore nuovo.

Dopo mesi complicati, Bojan Krkic vuole tornare a sentirsi un calciatore importante, uno di quelli che può decidere in positivo le sorti di una squadra.

Il bel gol contro il Novara gli ha fatto tornare il sorriso, perché alle difficoltà iniziali, come ha ricordato Walter Sabatini, si è sommata l’esplosione di Borini, che l’ha messo ai margini dei pensieri di Luis Enrique.

Totti salterà Lecce-Roma

 Francesco Totti salterà la trasferta di Lecce. Il capitano della Roma ha dato forfait a causa di un problema al polpaccio che negli ultimi due giorni l’ha costretto a non lavorare con il resto del gruppo.

Il suo nome è non stato scritto nella lista dei convocati, dove ci sarà Miralem Pjanic che oggi si è allenato regolarmente.

Totti tornerà a disposizione di Luis Enrique dopo la gara in Salento per disputare il delicato match di mercoledì prossimo contro l’Udinese all’Olimpico.

A questo nella sfida del Via del Mare, le opzioni per il ruolo di trequartista sono due.

Lecce-Roma, Luis Enrique ha due dubbi

 Per la trasferta di Lecce è scattata l’emergenza. Dopo Simplicio, Luis Enrique potrebbe perdere anche Francesco Totti. Il capitano non si allena da due giorni con il resto dei compagni a causa di un dolore al polpaccio.

Considerando anche l’imminente impegno di mercoledì contro l’Udinese, il numero dieci è da considerare out. Oggi sarà il giorno decisivo, se Totti si dovesse allenare c’è una possibilità che parta per il Salento, ma a Trigoria non vogliono rischiare infortuni più lunghi.

Situazione leggermente migliore per Miralem Pjanic, che ha qualche chance di essere a disposizione per la partita contro la squadra di Serse Cosmi.

Anche per il centrocampista bosniaco la sentenza arriverà nell’allenamento odierno. A questo punto la formazione anti-Lecce è presto fatta.

Lecce-Roma, Pjanic più no che sì

 Le speranze di vedere in campo Miralem Pjanic contro il Lecce si stanno riducendo al lumicino. Anche ieri il centrocampista serbo ha lavorato a parte, a causa di un problema al flessore che lo tormenta da un po’ di tempo.

Mancando due allenamenti e vista la forma di Marquinho, l’ex Lione non farà parte della truppa che partirà per il Salento.

E se lo farà al massimo si accomoderà in panchina accanto a Luis Enrique, che ritroverà Gabriel Heinze in difesa e di conseguenza Daniele De Rossi a centrocampo, ma perderà Simplicio

L’orgoglio di Pizarro

 Da Repubblica.it:

Cosa sarebbe successo se quel rigore non fosse finito in fondo alla rete del Lecce? Chissà se se lo è chiesto David Pizarro, quando ha quasi strappato la sfera dalle mani del compagno di squadra Borriello per realizzare il primo gol della sua stagione. Una sorta di risposta silenziosa a chi lo accusava di non tenere alla Roma mettendone in dubbio la professionalità. Un gol importante per la Roma, utile per riassaporare la scia della zona Champions (-2 dal quarto posto anche se con una gara in più delle concorrenti Lazio e Udinese). Ma soprattutto per il cileno, che cancella con un colpo di spugna i quasi tre mesi di inattività, le polemiche per il rientro e i dissapori, a distanza ravvicinata e non, con Ranieri.
ORGOGLIO CILENO – “Pizarro non mi guardava negli occhi“, l’accusa lanciata dall’ex tecnico al giocatore cileno. A Lecce, invece, il regista ha fissato il portiere avversario Rosati fino all’ultimo istante, prima di spiazzarlo. La rabbia orgogliosa con cui Pizarro esulta parla per lui: “Io non mi tiro indietro“. Un messaggio scandito non verbalmente, ma incarnato da quella corsa verso i tifosi romanisti arrivati fino in Salento, mostrando la lupa sul petto, per dire a tutti che i problemi con la Roma sono risolti. Per la verità, è bastato l’addio a Ranieri e la fiducia di Montella per tornare a sentirsi indispensabile, cancellare le tre settimane di cure a Santiago, i litigi con la dirigenza, la rabbia verso l’ambiente – tutti, dalla società ai supporters – che lo aveva scaricato dopo il “gran rifiuto” di Genova. E tornare a stringere i denti pur di esserci. Come sempre era accaduto nelle precedenti quattro annate a Trigoria, come a Bologna, come ieri. L’infortunio di una settimana fa all’Olimpico dimenticato in poche ore: e a Donetsk, martedì, sarà in campo per guidare la squadra alla riscossa. Anche perché l’unica vittoria in trasferta in questa Champions League, a Basilea, la Roma l’ha raccolta senza di lui. Una macchia nella stagione del centrocampista, da lavare con un’impresa.

Lecce-Roma: quantità è sintomo d’impegno

 Dal Tempo:

Chi dice che la Roma cala alla distanza? Si è concessa tutti i minuti di recupero per difendere il secondo vantaggio, sbancare Lecce e trovare tre punti confortanti in vista dei due impegni terribili che l’attendono, prima il tentativo di rimonta in Champions, poi il derby che conta parecchio per la rincorsa al quarto posto. Chiuso in avanti un primo tempo illuminato, e firmato, da un sontuoso Mirko Vucinic, la Roma ha conosciuto l’ormai consueto affanno, perfino con qualche minuto di anticipo rispetto alle recenti pessime abitudini, l’ha salvata Doni, l’ha castigata Giacomazzi burlandosi dei due centrali di difesa.
La Roma aveva perduto Cassetti per infortunio, consolazione nella disgrazia l’indisponibilità di Rosi, squalificato, Burdisso a destra, Juan al centro. La caparbietà di Borriello ha prodotto infine il rigore decisivo: Damato, che aveva ignorato due netti falli al limite, non ha potuto esimersi. Pizarro prezioso anche dal dischetto, esecuzione fredda e autoritaria, stavolta il finale premia una squadra che però è ancora lontana dal trovare livelli di espressione pari alle sue ambizioni.

Lecce-Roma, De Rossi: “Questo è un gruppo fantastico senza persone sole”

 Dal Romanista:

“La Roma ha un gruppo eccezionale. Questa vittoria ci dà grande entusiasmo”. Daniele De Rossi, dopo i tre punti conquistati a Lecce, suona la carica per la rincorsa alla Champions. L’aveva fatto anche a fine primo tempo, quando, davanti alle telecamere di Sky, aveva avvertito: «Dobbiamo continuare così, senza distrazioni, altrimenti si rischia di fare come col Parma».Stava andando, ancora una volta, proprio così, ma fortunatamente c’è stato il rigore di Pizarro a rimettere a posto le cose. Quel Pizarro che, proprio con De Rossi, è tornato a costituire il motore dei giallorossi, il cuore della squadra. Il cuore, quello che sicuramente non manca a Daniele.

Pizarro, un urlo liberatorio

 Dal Corriere dello Sport:

Non hanno litigato. Diciamolo subito, perché chi ieri sera era davanti al televisore, ma anche noi che eravamo seduti in tribuna, di sicuro, al momen­to del calcio di rigore assegnato alla Ro­ma, ha pensato che Pizarro e Borriello stessero litigando per chi dovesse tira­re quel pallone che valeva molto più di una semplice vittoria. Nella tormentata stagione giallorossa, del resto, ci poteva pure stare che si litigasse per battere un calcio di rigore. Non è stato così.
RICOSTRUZIONE – Però la sensazione era stata forte e chiara. Dun­que, Simone Perrotta va a recuperare un pallone, lo crossa al centro, giusto giusto sulla testa di Marco Borriello, Munari para, l’arbitro Damato assegna il tiro dagli undici metri.

Lecce-Roma: Pizarro salva i giallorossi allo scadere

 Dal Corriere della Sera:

Forse non avrà mai guardato negli occhi Claudio Ranieri, ma di sicuro David Marcelo Pizarro Cortez non ha avuto timore di guardare negli occhi il portiere del Lecce, quando l’orologio della partita segnava il 90’ e lui si trovava sul dischetto del rigore. Rosati a sinistra, pallone a destra e la Roma che aveva subito l’ennesima rimonta ha ritrovato tre punti fondamentali per il resto della stagione. Punti simbolici perché legati al cileno, che in questa stagione tanta importanza ha avuto, sia per quello che ha fatto (con Montella) che per quello che non ha fatto (con Ranieri). È finita così, con i romanisti ad abbracciarsi in mezzo al campo e i salentini che, a quel punto, pensavano di aver fermato un’altra grande dopo Juve (vittoria), Milan e Inter (pareggio).

Montali: “Ranieri? Lasciamo stare”

 Dal Romanista:

Due settimane di addio e due interviste. E mille polemiche. Dopo l’intervista “soft” di Ranieri al Tg1 di sabato scorso, due giorni fa le parole dell’ex allenatore a L’Espresso hanno suscitato più di qualche perplessità. I tifosi ne parlano, le radio idem, a Trigoria, più di qualcuno, non ha preso bene le dichiarazioni di quello che, parole sue, si definiva «fortunato per avere la possibilità di allenare un gruppo meraviglioso». Al termine di Lecce-Roma Gian Paolo Montali le ha così commentate: «Le dichiarazioni di Ranieri? Quali, visto che ne fa una al giorno? Noi vorremmo commentare tante cose, ma non lo facciamo per una questione di stile. Meglio non fare polemiche e avere un atteggiamento distaccato. Comunque – ha aggiunto – non ci riconosciamo nelle parole dette da Ranieri, anche se capiamo la sua amarezza perché voleva coronare un sogno con questa squadra. Lui ha detto di aver vissuto un anno fortunato, ma non è cambiato nulla rispetto a prima. C’erano la stessa squadra e la stessa società».

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