
Luca Toni, il gigante della Roma che sogna la prima rete all’Olimpico, sotto la Curva Sud. La gara tra Roma e Genoa lo metterà nelle condizioni di provarci per la seconda volta, intanto l’ex bavarese non ha difficoltà a confidarsi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Desideri, idee, giudizi: a partire dal suo rapporto, personale e professionale, con Francesco Totti.
TONI E TOTTI. “Io e Francesco siamo due Scarpe d’Oro nella stessa squadra: ho rosicato quando dopo di me (2006) la vinse anche Francesco (2007). Io prendo la destra perché di sinistro calcia meglio lui. Scherzi a parte, non siamo vecchi. L’età agonistica si è allungata. Poi l’attaccante più fa gol e più ne vuole fare. Quando sono arrivato in giallorosso, Francesco mi ha subito detto: “Finalmente c’è qualcuno a prendere i calci insieme a me”.
INTER. “C’era la possibilità di vestire il nerazzurro: l’Inter era interessata, ma ho scelto di andare dove volevo. Ora sono in prestito, ma se tutto andrà per il meglio farò di tutto per restare alla Roma”.
TRAGUARDI. “Zona Champions, Europa League, Coppa Italia: come si fa a scegliere. L’Europa League l’ho giocata ed è una bella soddisfazione, senza contare che fa giocare la Supercoppa. Col Bayern sono arrivato in semifinale. Quest’anno vorrei vincerla, ma ora occhio al Genoa: sarà dura. Mi piacerebbe festeggiare al Circo Massimo. Ci sono andato di giorno e non l’ho neppure riconosciuto. De Rossi mi ha detto: “Se vinciamo qualcosa, vedrai che succede. Arriva più gente che dopo il Mondiale. Per ora, lo scudetto può perderlo solo l’Inter, in Europa vorrei il Bayern in finale, ma la squadra più quadrata è il Chelsea. Il Milan può farcela perché vedo il Manchester in flessione. Il Bayern? Di Van Gaal non parlo, ma lo vedo favorito, anche se la squadra viola ora è più forte di quella dei miei tempi. Credo che sia cresciuta anche grazie alla mia cessione”.