Totti-Balotelli: giornata di veleni. La Roma multerà il capitano. E peserà le parole di Mourinho

 ROMA – Una giornata di veleni. E Totti è stato il bersaglio di tutti. Una marea di dichiarazioni in merito al calcio rifilato dal capitano giallorosso a Balotelli, durante la finale di Coppa Italia. Ex calciatori, politici, ex pugili, sindaci, ex allenatori e schermidori. Eccoli: Altobelli, Foschi, Lehner, Benvenuti, Alemanno, Sacchi, Mazzone, Maffei. Qualcuno si è schierato a favore del capitano giallorosso; tanti altri contro.

Roma orgogliosa dei suoi tifosi

 Da Il Romanista:

E’ la notte dell’orgoglio romanista. E’ la notte in cui il cuore, la passione, la lealtà di Roma si sono mostrati al mondo, dopo l’indecente spettacolo di domenica scorsa. E’ la notte dell’amore della Curva Sud che non smette un attimo di cantare, è la notte di Ranieri che non oltrepassa mai l’area tecnica evitando le sceneggiate a favor di telecamere del dirimpettaio Mourinho, è la notte delle lacrime di chi non aspettava altro «che un trofeo per coronare questa grande stagione. Ce lo meritavamo».

Ranieri – Mourinho, Testaccio sovrasta Setubal. Dicono i numeri

 Il profeta di Setubal e quello del Testaccio. La sfida tra Josè Mourinho e Claudio Ranieri, quella tra due filosofie opposte, tra due modelli opposti, tra due mondi opposti, arriva all’ennesimo appuntamento. E la cornice è sempre quella canonica della finale di Coppa Italia, ormai un affare per due negli ultimi cinque anni se si esclude la parentesi della scorsa stagione.
Se si escludono le prime due giornate di campionato, quelle in cui Ranieri non sedeva ancora sulla panchina della Roma, il giallorosso ha fatto più punti del portoghese mettendo così seri dubbi sul predominio dei nerazzurri in Serie A. Anche gli scontri diretti sono a suo favore, con un pareggio a San Siro ed una vittoria all’Olimpico che per qualche domenica ha fatto vacillare il trono di Mou.
Ma lo scontro tra i due non si esaurisce nelle sfide Roma-Inter. Già con il romano in bianconero zebrato gli incontri ravvicinati dentro e fuori dal campo non mancarono e furono condite anche da dichiarazioni che hanno fatto la storia recente delle conferenze stampa (e la ricchezza di tanti giornali) tra cui gli Zeru Tituli, la Prostituzione Intellettuale e i Good Afternoon e Good Morning.

De Rossi: sei gol all’Inter

 Da La Gazzetta dello Sport

Difficile trovare una spiegazione, decisamente più facile fare la conta e scoprire che Daniele De Rossi in carriera ha segnato sei gol all’Inter. Non è poca cosa: su un totale di trentasei, tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa, significa un sesto del totale. La finale di oggi cade in un periodo particolare: è finito nel pentolone di Lazio-Inter con un paio di dichiarazioni. La risposta migliore è quella di giocare bene, provare a firmare la settima rete e magari vincere: sarebbe, per lui, il quarto trofeo con la maglia giallorossa. L’amarcord Il primo gol di De Rossi all’Inter meritò una maglia stracciata: 3 ottobre 2004, il guizzo di Daniele permise alla Roma di pareggiare 3-3 con i nerazzurri e consentì a Delneri di salvare la pelle nell’esordio sulla panchina giallorossa.

Finale Roma-Inter: Ranieri-Mourinho, la sfida continua

 Da Il Messaggero

Togliamo il veleno, titolava la Gazzetta dello Sport ieri mattina. Giustissimo. Peccato che il quotidiano sportivo milanese si era dimenticato che ieri, nel pomeriggio, Josè Mourinho avrebbe avuto la vetrina nella sala stampa dell’Olimpico. Il portoghese, prima delle gare di campionato, non parla da tempo e forse in via Solferino non avevano messo in preventivo che stavolta, dopo la farsa di domenica sera, si sarebbe ripresentato. Per tirar fuori tutto il veleno che gli era rimasto in corpo nelle ultime settimane.

Coppa Italia 2010, il cammino dell’Inter: dal Livorno alla finale con la Roma

 L’Inter di José Mourinho è attesa dalla finalissima di Coppa Italia, edizione 2010, che si giocherà domani sera in un stadio Olimpico più giallorosso che mai. Il clima che si respirerà, sarà davvero in stile Colosseo: ma ai nerazzurri, dopo essere usciti indenni dalla bolgia del Camp Nou, non tremeranno di certo le gambe. Per la quinta volta in sei anni la finale sarà dunque tra Roma ed Inter. Inoltre, visto che nella precedente edizione le due squadre si erano comunque affrontate nei quarti di finale (a Milano), si tratta del sesto anno consecutivo in cui giallorossi e nerazzurri si sfidano nella coppa nazionale.

Inter, Mourinho: “Roma, romanisti, non volete la pace? Fatti vostri”

 Josè Mourinho nella conferenza stampa della vigilia di Roma-Inter. Tra una battuta e un’insinuazione, le parole del portoghese che precedono la finale di Coppa italia sono una sottile polemica. Su accusa. Su polemica.
STRISCIONE LAZIO-INTER.I tifosi della Lazio mi hanno dedicato uno striscione? Non parlo del campionato, sono qui per parlare di coppa Italia“.
VIRTU’ ROMA.La qualità dei giocatori. Due anni fa hanno giocato contro l’Inter fino alla fine. L’anno scorso non tanto, ma ogni volta che giocavamo contro, anche con risultati positivi, ho sentito il potenziale della squadra, giocavano un calcio di qualità. Non pensavamo potessero essere in lotta per lo scudetto, erano dietro. Ma era logico lottassero tra le prime tre. Vittoria dopo vittoria hanno approfittato di un periodo che mi ha fatto smettere di andare in conferenza stampa e si sono avvicinati. Quando abbiamo pareggiato con la Fiorentina sono andati in testa. Stagione bella per loro. In finale di Coppa Italia, in casa, cosa unica nel mondo. Nessuno gioca la finale di Coppa nel proprio stadio. In Uefa peccato, potevano arrivare in fondo, non era difficile come competizione. La Roma ha avuto una partita negativa col Panathinaikos, ma hanno fatto una stagione fantastica e i tifosono sempre vicini alla squadra. La società sa lavorare bene“.
ROSELLA SENSI.Non è un dramma. Se si lavora bene  e si dà il massimo non è una vergogna. La differenza tra vincere e non vincere è piccola. Se arrivi a trenta punti dal titolo è una cosa. Se lotti no. Vergogna è rubare. Chi ha la fortuna di nascere in una culla d’oro non deve mancare di rispetto. Noi abbiamo lavorato tutta la vita per essere in una culla d’oro. Non dico che meritiamo rispetto. Io esigo rispetto. Può essere presidentessa, dottoressa, nata in una culla d’oro ma deve avere rispetto dei ragazzi e della squadra. Non merito rispetto. Esigo rispetto“.
TURN OVER.Non possiamo fare scelte. Domenica abbiamo giocato con la stessa squadra che ha giocato col Barcellona. Sneijder lo abbiamo rischiato e non giocherà domani. Abbiamo perso Lucio che non ci sarà. Domani non facciamo scelte. Non risparmiamo giocatori per Madrid. Sono quattro partite importanti, tutte. Se vinciamo tre titoli è storico. Se vinciamo uno o due è bello. Se non ne vinciamo nessuno va bene lo stesso. Noi giochiamo tre volte la settimana mentre altri si preparano per una partita a settimana”.

Lazio-Inter, Moratti: “Vergognarci di cosa?”

 Da Il Corriere della Sera:

Pomeriggio culturale per José Mourinho a Roma, in attesa della finale di Coppa Italia (senza Lucio, finito k.o. nella fase finale della partita contro la Lazio). Visita alla Cappella Sistina e ai musei vaticani (con i figli, Paolillo e Oriali), dopo l’allenamento del mattino. Giornata di pressione su Massimo Moratti, dopo quanto accaduto domenica sera in Lazio-Inter 0-2. Così il presidente nerazzurro: «Campionato chiuso? Nemmeno per sogno. Ci aspettano due partite dure e difficili. Per quanto riguarda la gara di domenica, credo che quello delle polemiche sia un problema tra Roma e Lazio e che non riguardi noi.

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