Ore 11, si ricomincia. Archiviato il “pomeriggio bianco” di Bologna, la Roma tornaincampo per preparare la sfida casalinga col Brescia, l’ultima sulla carta agevole prima del tour de force di febbraio e marzo nel quale i giallorossi si giocheranno gran parte della stagione. I nostri avversari si presenteranno con un nuovo (anzi vecchio) allenatore: esonerato Beretta dopo il ko contro il Chievo di ieri, in panchina tornerà Iachini. Un piccolo problema in più per una partita nella quale la Roma, è inutile nasconderlo, è strafavorita. Tanto più che Ranieri avrà a disposizione la rosa praticamente al completo con le sole eccezioni di Adriano e, probabilmente, Pizarro.
Jeremy Menez
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Saranno stati pure in pochi quelli che ieri a Trigoria si sono allenati a pieno ritmo, ma l´entusiasmo era irrefrenabile. Chi aveva giocato in Coppa Italia si è limitato ad un po´ di defaticante, il resto del gruppo ha dato vita alla consueta partitella. Arrivano buone notizie da Pizarro: il cileno dopo la parte atletica si è dedicato a qualche esercizio col pallone, segno evidente che è quasi pronto. Per la sua convocazione è questione di giorni, pochi, probabilmente già domenica prossima con l´Inter a San Siro.
Anche per Menez è stata una mattinata positiva, molto meglio dell´uscita dal campo alla fine del primo tempo con la Juventus per una ginocchiata al quadricipite. Il francese ha corso senza problemi. Ciò, però, non vuol dire che domani a Bologna ci sarà. O, almeno, che scenderà in campo fin dall´inizio. Ranieri, infatti, in partenza sembrerebbe orientato a concedergli un turno di riposo, privilegiando l´accoppiata Totti-Borriello.
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Coppa Italia, Juventus-Roma: un dato interessante
C’è un dato inimmaginabile che appartiene a quasi tutta la batteria di attaccanti che stasera sarà a disposizione di Ranieri per la partita di coppa Italia: le polveri bagnate quando si trovano ad affrontare i bianconeri. Fra Menez, Borriello e Vucinic, infatti, soltanto quest’ultimo è riuscito a segnare ai bianconeri in gare ufficiali (escludendo, ovviamente, l’amichevole precampionato dell’agosto 2007). Per di più nel periodo in cui ancora indossava la maglia del Lecce, addirittura, cinque anni e mezzo fa, nell’aprile 2005. Una statistica sorprendente per ragazzi che, nella loro carriera, hanno segnato complessivamente ben 137 gol.
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Coppa Italia, Juventus-Roma: Taddei prenota una maglia
Mentre la testa e i sogni dei tifosi sono a New York, la realtà della Roma si chiama Coppa Italia. Domani sera la squadra di Ranieri è attesa dalla Juventus (diretta tv Rai 1, ore 20.45) in una gara ad eliminazione diretta: la vincente approda in semifinale. Per il tecnico rimane il dubbio se affidarsi o meno al tridente Menez-Borriello-Vucinic (anche ieri abbastanza nervoso in allenamento): al momento sono più alte le possibilità di vedere uno schieramento a due punte.
Coppa Italia, Juventus-Roma: dubbio Menez
Claudio Ranieri ci tiene alla Coppa Italia e giovedì sera a Torino farà poco turn over. Per i quarti di finale avrà a disposizione tutta la rosa, ad eccezione di Adriano e Pizarro, ancora infortunati e Totti, squalificato. Ieri non si sono allenati Borriello, Riise, Castellini e Vucinic, ma nessuno di loro desta preoccupazioni in vista della sfida contro la Juventus. Il montenegrino accusa il solito fastidio all’adduttore sinistro, un’infiammazione che si trascina da tempo, ma contro i bianconeri sarà titolare dall’inizio al fianco di Borriello.
Menez: “Il gol al Cagliari? Un gesto d’istinto”
«Un gesto d’istinto». Jeremy Menez definisce così la meravigliosa finta con cui ha messo a sedere Agazzi per poi andare amettere dentro il gol del definitivo 3-0 contro il Cagliari. Una rete che ha fatto impazzire non solo Roma, ma anche tutta la Francia. Che domenica paragonava la sua prodezza a quella di Ronaldo nella finale di Coppa Uefa del 1998 (anche in quel caso era il 3-0, ma ai danni della Lazio). Ad unire i due gesti c’è una città, Parigi, che ispirò il Fenomeno in quella serata e che ha ispirato Jerry da bambino portandolo ad essere il talento straordinario che è oggi. E dire che quella danza sul pallone non è stata frutto di una scelta razionale, ma è stata dettata dal puro istinto, non ne sminuisce affatto la bellezza. Anzi, l’accresce. Perché la tecnica la puoi insegnare, la tattica pure, il genio invece no.
Juventus-Roma: Borriello vuole sfatare un tabù
Si riparte da Borriello. Complice l’assenza di Totti (il capitano in Coppa Italia è squalificato ancora per tre turni) toccherà nuovamente all’ex milanista guidare l’attacco giallorosso. Se con Vucinic o Menez, oppure con entrambi al suo fianco, sarà probabilmente l’allenamento di oggi a chiarirlo. Ieri il montenegrino non si è allenato ma da quanto trapela da Trigoria non ci sono problemi: in mattinata tornerà nuovamente a disposizione del tecnico. Borriello ritrova la Juventus, lo stesso club che nell’estate scorsa aveva fatto l’impossibile per portarlo a Torino.
La Francia s’inchina a Menez
La Francia si inchina a Le Roi. A Michel Platini? Macché, a Jeremy Menez. Cartolina da Roma: guardate come si gioca a pallone, venite a imparare da Oudinì. Con quel gol al Cagliari, Jeremy stavolta non ha incantato solamente i tifosi della Roma. Ma anche i suoi compatrioti. Gongolano i quotidiani transalpini. Si coccolano l’uomo che qualcuno adesso, e non a caso, paragona a Ronaldo. Sul sito di Le 10sport viene riproposto il video del gol dell’ex Fenomeno interista nella finale di Coppa Uefa contro la Lazio (p.s.: ma che goduria…). Jeremy Menez se lo ricorda bene. Aveva 11 anni e si giocava a casa sua. Al Parco dei Principi.
“Jerry” Menez sempre più decisivo
Dal Corriere dello Sport: Carta rossa vince, carta nera perde,
I cambi di Ranieri
Cambia e vinci. Come il giocatore di poker che scarta la coppia e infila la scala. O, per avvicinarci a una palla che rotola, a un allenatore di basket che si tiene i migliori per i decisivi minuti finali. Claudio Ranieri ci ha preso gusto. Le sostituzioni, quelle che a inizio hanno gli sono costate tante critiche, adesso sono la sua specialità. È stato lui stesso a ricordarlo dopo la bella vittoria della Roma sul Cagliari. «Ho fatto uno studio e l’ho mostrato ai ragazzi: i cambi ci hanno portato tanti punti». Nove, per l’esattezza in campionato: Brighi entra e propizia un autogol con il Bologna, Vucinic rileva Totti e stende l’Inter, Perrotta fa centro con la Fiorentina, Vucinic si ripete con la doppietta al Catania, Borriello e Adriano partecipano all’azione del gol nel finale di Cesena. Chi sta fuori mette il muso, ma quando Ranieri gli chiede di alzarsi riesce spesso a trasformare la rabbia in energia positiva per la Roma. È successo ancora di più in Champions: sette punti sui dieci conquistati nel girone sono frutto delle sostituzioni.
Roma, Menez: “Ho zittito gli amici”
Da Il Romanista:
Non è stato un doppio passo. Non è stato nemmeno calcio. È stato di più: arte, poesia, un canto armonico, un lampo di genio. Che hanno fatto più di noi?, si domandava uno sconsolato Donadoni a Sky. Se parti dalla fine, dal minuto numero due di recupero della ripresa, ecco, hanno fatto anche questo. Anzi, ha fatto. Lui l´ha fatto: monsiuer Menez. Vucinic gli ha servito una palla nel tunnel. E Jeremy nel tunnel non ci si è perso. Ha acceso la lampadina, ha messo il turbo, si è bevuto (perdonate: ha saltato) un difensore, finta, controfinta, doppio passo, Agazzi per terra e pallone in rete sotto gli occhi di Le Roi Platini. Mon Dieu, che gol! Messo a sedere il portiere del Cagliari, Menez ha scagliato il pallone in porta a velocità supersonica. Quasi stizzito. Strano? C´è una spiegazione. Menez è un artista. Lui, col gol, quasi non ci si sporca. Normalmente, si dribbla mezza difesa e serve qualcun altro. Jeremy è la mente, gli altri sono il braccio. Da lassù non l´hanno mica programmato per questo.