Walter Campanile ad AsRomaLive.com: “Sogno una Roma Real, ad Azionariato Popolare”

 Riproponiamo l’intervista a Walter Campanile rilasciata in esclusiva ad AsRomaLive.com il 14 novembre 2009.

Il progetto dell’Azionariato Popolare AS Roma si colloca in uno dei periodi più delicati della storia giallorossa. AsRomalive.com ha intervistato il fondatore del gruppo, Walter Campanile, presso il Roma Club Infernetto (il cui presidente, Giuseppe Cuscusa, è stato tra i primi ad aderire all’iniziativa).
Un’idea ambiziosa, la sua, in un momento decisivo per le sorti della Roma.
E’ necessaria una premessa: noi ci identifichiamo nel popolo giallorosso e con esso vogliamo dialogare. Quello che mi sta a cuore è capire se esistono i presupposti per proiettare la nostra tifoseria verso un concetto di tifo moderno. Desidero precisare che il progetto è ‘pro’ Roma, non ‘anti’ qualcuno. Non vogliamo approfittare delle difficoltà della famiglia Sensi. Non parteggiamo per nessuno. Se non per la Roma. Soprattutto, in questo questo momento non chiediamo soldi, bensì un’adesione morale“.
E’ difficile, però, credere che non abbiate preferenze circa il partner con cui dialogare.
Che la proprietà sia rappresentata dalla famiglia Sensi o da altri intenzionati a subentrare, a noi non cambia nulla. ‘Azionariato popolare’ vuol dire creare un legame di collaborazione tra il tifoso e il club.  Vogliamo collaborare, non controllare. Alla base c’è il concetto che il popolo giallorosso deve riappropriarsi di qualcosa che gli spetta: la Roma“.

Il piano Angelini e Mezzaroma: “Vengo anch’io”

 L’intervista del Romanista a Massimo Mezzaroma:

Angelini? Non lo conosco. Ma sarei disponibile ad entrare in una cordata per la Roma“. Massimo Mezzaroma c’è sempre. Già in passato si era detto pronto ad entrare in una cordata che sostenesse la famiglia Sensi, con la prospettiva della costruzione di uno stadio e di un graduale passaggio di proprietà. Oggi rilancia, pronto a dare una mano anche al progetto di Angelini.
E’ il richiamo della Roma. Lo stesso che sentì il padre, 16 anni fa, rilevando la società con Franco Sensi da Giuseppe Ciarrapico. Il tempo di qualche incomprensione, fino a capire che non ci possono mai essere due galli nello stesso pollaio.

Totti: “La Nazionale, Marrazzo, Cassano, Ilary e i pupi: vi parlo di tutto”

 Non mi sono mai pentito di essere rimasto a Roma. Ho fatto una scelta di cuore, questi sono i miei valori, quelli con cui sono nato e con cui morirò“. Preludio all’annuncio del rinnovo di contratto di Francesco Totti. Il Capitano, ospite di Rai 2, ha affrontato diversi temi. Dalla Nazionale a Berlusconi, dai primi calci al pallone alla sua vita di padre. Fino al giudizio su Marrazzo. Come sempre, senza giri di parole.
Chiameresti Cassano in nazionale?
Se continua a giocare come sta facendo ora lo convocherei, ma se cambiasse il suo atteggiamento fuori dal campo… Io e lui non ci frequentiamo da quattro anni, quindi non so com’è adesso. Non abbiamo mai avuto confronti particolarmente duri. Semplicemnte quando c’è qualcosa che non va lui non ti parla più. Ma in fondo è un buono“.

Perrotta: “Mi sento rinato”

 L’intervista del Corriere dello Sport a Simone Perrotta:

E’ tornato Simone Perrotta. Il centrocampista campione del mondo è ancora un giocatore importante per questa Roma. In gol giovedì contro il Cska Sofia, è stato decisivo nel pareggio contro il Napoli, tre giorni dopo. Ha an­cora molto da dare e l’entusiasmo non gli manca. Domenica, dopo il successo sulla squadra di Donadoni, ha lasciato l’Olimpico soddisfatto. Come nei tempi migliori. E prima di uscire dallo stadio ci ha raccontato il suo momento: “Sono contento ed ero convinto di poter torna­re ai miei livelli. Finalmente ho risolto i problemi fisici. L’infortunio di questa estate è stato un bene, mi è servi­to per resettare tutti i guai che avevo avuto ne­gli ultimi anni. Prima usavo dei plantari e un “bi­te” estetico per i denti che mi avevano creato scompensi paz­zeschi. Mi ave­vano chiuso la cassa toracica, non riuscivo a correre senza af­fanno. Correvo male, in modo asimmetrico. Sono stato in un centro specializzato in Calabria. Il fisioterapi­sta Novello mi ha messo a posto, se so­no tornato a questi livelli lo devo a lui. E ringrazio anche i medici della Roma, ho fatto tutto in sintonia con loro. E’ sta­ta dura riportare tutto allo stato natura­le, ma ce l’abbiamo fatta”.

Siena, Giampaolo: “Mi aspetto una Roma guardinga e cinica”

 Vigilia particolare per il tecnico del Siena, Giampaolo, secondo cui la Roma, con il passaggio del testimone da Spalletti a Ranieri, cambierà più di un dettaglio nella fisionomia del gioco e nel modulo.

Il tecnico bianconero si aspetta un avversario guardingo e pronto a sfruttare il contropiede, ma soprattutto solido in fase difensiva.

“Una partita più insidiosa non poteva capitarci: il cambio di allenatore genera un livello di attenzione altissimo. È vero che in questi ultimi anni la Roma non è stata brillante sul nostro terreno di gioco, ma ogni momento va contestualizzato”.

Roma “modello Juve” alla Ranieri?

“Sotto il profilo tattico credo che un allenatore possa fare poco in così breve tempo. Per ora avranno acquisito una maggiore attenzione. Mi aspetto qualche piccola variazione”.

Il mister nativo di Bellinzona smentisce anche ogni contatto con il club giallorosso:

Claudio Ranieri:”Voglio una Roma compatta e aggressiva”

 E’ iniziato il count down per l’esordio di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. Domani il debutto nella delicata trasferta di Siena e a Trigoria, nell’intervista della vigilia, il tecnico testaccino ha invitato la sua squadra ad alzare la testa. Non solo:  ai tifosi l’invito di continuare a sostenere la squadra.

“Le contestazioni dispiacciono, si vorrebbe sempre il massimo per la squadra. Ora sta a noi tramutare le contestazione in amore. Ci si abitua al bello e poi è difficile accettare che la realtà racconta altro. Ma noi useremo il periodo negativo come pungolo per compattarci. Faccciamo due allenamenti al giorno per conoscerci e  non sarà difficile ritrovare armonia. I ragazzi si sono applicati molto”.

Sicuro il cambio di modulo.

“Penso che servano i buoni giocatori, i moduli vengono dopo.  Stasera rifletterò molto e farò l’analisi di queste due settimane di lavoro. Valuterò prima gli uomini e poi i moduli”.

Poi il discorso scivola sul rinnovo contrattuale di Totti: il tecnico sta dalla parte della società e del capitano:

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