Claudio Ranieri:”Voglio una Roma compatta e aggressiva”

di Redazione Commenta


 E’ iniziato il count down per l’esordio di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. Domani il debutto nella delicata trasferta di Siena e a Trigoria, nell’intervista della vigilia, il tecnico testaccino ha invitato la sua squadra ad alzare la testa. Non solo:  ai tifosi l’invito di continuare a sostenere la squadra.

“Le contestazioni dispiacciono, si vorrebbe sempre il massimo per la squadra. Ora sta a noi tramutare le contestazione in amore. Ci si abitua al bello e poi è difficile accettare che la realtà racconta altro. Ma noi useremo il periodo negativo come pungolo per compattarci. Faccciamo due allenamenti al giorno per conoscerci e  non sarà difficile ritrovare armonia. I ragazzi si sono applicati molto”.

Sicuro il cambio di modulo.

“Penso che servano i buoni giocatori, i moduli vengono dopo.  Stasera rifletterò molto e farò l’analisi di queste due settimane di lavoro. Valuterò prima gli uomini e poi i moduli”.

Poi il discorso scivola sul rinnovo contrattuale di Totti: il tecnico sta dalla parte della società e del capitano:

“Credo che tutti vorrebbero stare al posto di Francesco Totti: se si sottoscrive un contratto significa che tutte e due le parti sono contente e poi Totti se lo è meritato, questo rinnovo”.

Sciolti anche gli ultimi dubbi sul portiere: giocherà Julio Sergio perchè Lobont ancora non è pronto. Qualche incertezza rispetto a chi schierare in difesa, fermo restando che il perno dovrà essere Burdisso. Ranieri non svela la formazione ma sottolinea:

“Con i ragazzi rientrati dagli impegni con le rispettive Nazionali ho parlato. Stasera lo dovrò rifare, voglio sapere come stanno e quanti minuti hanno nelle gambe. Burdisso mi sembra abbia giocato un po’ da tutte le parti, è eclettico e mi piace in modo particolare”.

Il Siena preoccupa Ranieri che nutre il massimo rispetto per gli avversari.

“E’ una trasferta difficile, ma la Roma deve rialzare la testa e riprendere a correre: ho chiesto equilibrio e e aggressività perchè non possiamo restare fermi a quota zero”.


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