Simplicio – Roma: “Felicissimo di quel che mi attende”

 Da Il Romanista:

Si sapeva da tempo, ma da ieri è ufficiale: Fabio Simplicio è il primo acquisto della nuova Roma. Ieri pomeriggio la società giallorossa lo ha ufficializzato dal suo sito internet. «L’A.S. Roma ed il calciatore Fabio Henrique Simplicio – si legge nel comunicato ufficiale – rendono noto, con reciproca soddisfazione, di aver sottoscritto il contratto economico per le prestazioni sportive, con effetti a decorrere dal 1° luglio 2010, sino a tutto il 30 giugno 2013».Tre anni di contratto, quindi, per Simplicio che alla scadenza avrà 34 anni. Le cifre sono ampiamente nei parametri della società giallorossa. Il brasiliano percepirà «un compenso lordo di 1,8 milioni per ciascuna stagione sportiva di durata del contratto di prestazione sportiva, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi».

Asse Roma-Genoa: Baptista per Mesto e Sculli

 Da Il Romanista:

Potrebbe aprirsi un interessante asse tra Roma (giallorossa) e Genova (blucerchiata e rossoblù). Ci sono alcuni giocatori romanisti che potrebbero infatti trasferirsi sotto la lanterna e altri che potrebbero fare il percorso inverso. A rivelarlo è stato ieri il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, che ai microfoni di Radio Radio si lascia sfuggire i nomi di Sculli, Mesto e Papastathopoulos. «I miei uomini – le parole del presidente del Genoa – sono in contatto con la Roma, ci sono probabilità di fare qualcosa insieme. Sculli e Mesto? Sì, ma magari anche Papastathopoulos…». In cambio però Preziosi vorrebbe un giocatore che la Roma considera in lista di partenza, e cioè Julio Baptista. L’agente del brasiliano, Alessandro Lucci, si è anche incontrato con i dirigenti del Genoa. L’operazione non è impossibile e potrebbe andare in porto, anche se un ostacolo è rappresentato da Luca Toni, anche lui nelle mire genoane.

Roma, presenze. Losi: “Totti, un onore che il record sia tuo”

 Da Il Romanista:

Capitani oggi e di ieri. Per Francesco Totti, la stagione appena conclusa ha fatto registrare l’ennesimo record abbattuto, quello per il maggior numero di minuti giocati con indosso la stessa maglia. A essere scalzato, nientemeno che Giacomo Losi. «È un piacere cedere il mio primato a Francesco – ha commentato Core de Roma -. D’altra parte, trattandosi di minutaggio, prima o poi doveva succedere. Sono contento che sia andato a lui. Francesco se lo merita – ha aggiunto Losi – perché è un giocatore che conta, è un grande capitano e anche un grande campione. Certo, almeno un record non me lo toglierà mai: io non ha mai preso una giornata di squalifica». Nella partita del “Tardini” contro il Parma, infatti, il capitano ha toccato quota 34.741 minuti.

Toni: “Segno all’Inter, corro sotto la Sud. Non lo dimenticherò mai”

 Da Il Romanista:

Esattamente cinque mesi fa Luca Toni debuttava con la maglia della Roma. Durante l’amichevole con la Lodigiani, allo stadio Flaminio davanti a 12mila tifosi, il bomber arrivato dal Bayern Monaco indossò per la prima volta i colori giallorossi e la settimana dopo, il 9 gennaio, giocò per la prima volta all’Olimpico contro il Chievo, dando un contributo sostanziale per la vittoria romanista. Sembrava l’inizio di un rapporto destinato a durare nel tempo, almeno un paio d’anni. Fatto di giocate e gol decisivi, come quello del 27 marzo contro l’Inter. Così non è stato. Per questo ieri Toni ha ufficializzato il suo addio ai colori giallorossi.

Mondiali 2010, Roma già in Sud Africa: giallorossi quasi tutti partiti

 I calciatori della Roma, chiamati per il Sud Africa dai commissari tecnici delle rispettive Nazionali, sono quasi tutti già approdati in loco vista la partenza – di ieri – dell’Argentina di Nicolas Burdisso. Tra i giocatoriancora in attesa di approdare nel continente africano, rimane Daniele De Rossi che – con l’Italia – varcherà i confini solo il prossimo 9 giugno. Da Il Romanista:

Meno dodici. Mancano meno di due settimane all’inizio del Mondiale. L’Italia sarà una delle ultime squadre ad arrivare in Sudafrica (gli azzurri sbarcheranno a Johannesburg solo il 9 giugno), ma una dopo l’altra le varie nazionali stanno arrivando nel Paese che ospiterà la Coppa del Mondo. Dopo Australia e Brasile, ieri è stato il turno della Danimarca e, soprattutto, dell’Argentina di Diego Armando Maradona e di Nicolas Burdisso. Che si è portata dietro le polemiche per la presenza sul volo della squadra di 22 ultras già segnalati in patria per incidenti negli stadi e altri fatti di sangue. Questo non ha turbato più di tanto l’atmosfera di festa attorno all’Argentina considerata, nonostante la qualificazione stentata, una delle favorite alla vittoria finale. Dopo un breve incontro con la stampa all’aeroporto, i giocatori e lo staff della Seleccion sono partiti alla volta della loro base, a Pretoria. Durante il viaggio in pullman la maggior parte dei giocatori ha guardato «Invictus », il film con Morgan Freeman e Matt Damon sulla vita di Nelson Mandela.

Lippi carica De Rossi, Pirlo non lo lascia mai solo

 Daniele De Rossi, il Sestriere, lo ha associato – per forza di cose – a un momento di grande impegno – visto che gli Azzurri stanno svolgendo il pre-ritiro in vista della partenza per il Sud Africa – ma anche a un contesto di polemiche da archiviare, considerato il putiferio venuto fuori dopo le dichiarazioni di Capitan Futuro a proposito della Tessera del Tifoso. In tal proposito, la nazionale italiana si è raccolta intorno a De Rossi: Marcello Lippi lo sta caricando in maniera evidente e Andrea Pirlo – grande amico di De Rossi – non lo perde di vista un attimo. Da Il Romanista:

La bufera è passata. Almeno questo è quello che filtra dal Sestriere, dove la Nazionale è in raduno pre Mondiale. Daniele De Rossi è tranquillo, anche se non vede l’ora di andare in Sudafrica e giocare per lasciarsi alle spalle quello che è successo in questi giorni. Dalla sua parte ha tutto il gruppo azzurro e, soprattutto, Marcello Lippi. Che vuole che De Rossi sia al massimo fisicamente e soprattutto mentalmente. Il suo comportamento è mirato specialmente a questo. All’indomani della conferenza stampa che ha scatenato il putiferio, il ct, prima dell’allenamento, ha radunato la squadra e ha detto: «Vi invito, proprio per quello che è successo a Daniele, a pensare bene alle parole che dite quando parlate ai giornalisti. Evitiamo, tutti quanti, di creare polveroni e pensiamo soltanto al bene della Nazionale. Abbiamo un titolo Mondiale da difendere e nessuno lo dimentichi ».

Roma – Isla: basta una telefonata. Per Pizarro, più di un amico

 Mauricio Isla lo immagini così: accanto al telefono, ad aspettare che si metta a squillare. Perchè, stando alle parole del procuratore del calciatore, la Roma è meta agognata da parte del centrocampista cileno in quota all’Udinese. Il connazionale di David Pizarro, accostato con insistenza al club giallorosso, non vede l’ora di entrare a far parte della società capitolina. Una chiamata: serve solo quella. Da Il Romanista:

«Se Mauricio dovesse ricevere una chiamata dalla Roma, verrebbe di corsa.Primo perché è una grandissima società, che il prossimo anno farà anche la Champions. Secondo perché ci gioca il suo grande amico David Pizarro». Leo Rodriguez, l’agente di Mauricio Isla, non usa giri di parole. E, raggiunto dal Romanista, fa capire che l’interesse della Roma fa piacere, e molto, al giocatore. «Ci mancherebbe – aggiunge Rodriguez in perfetto italiano – i giallorossi sono un gruppo di primo livello e lui sarebbe onorato di farne parte. Poi, certo, un conto è dirle queste cose. Un altro è vedere se si realizzano».
In questo senso, novità a breve potrebbero esserci a breve, anche se ancora nulla è stato definito.
Una settimana fa Rodriguez ha parlato con Gino Pozzo che gli ha confermato, indirettamente, che Isla è sul mercato: «Aggiorniamoci – ha detto il figlio del patron friulano – dopo il Mondiale ». Tradotto nel linguaggio del mercato, significa che l’Udinese vuole vedere che torneo farà il giocatore per decidere l’eventuale quotazione. «Questo lo dite voi – ride Rodriguez – io posso solo confermare che la società ritiene Isla un pezzo pregiato. E che lui, adesso, pensa soltanto alla sua Nazionale. Giocare il Mondiale con il Cile, per di più a soli 22 anni, è un sogno».

Riise: “Senza Mourinho, Roma più vicina all’Inter”

 John Arne Riise ne è convinto: l’Inter senza Josè Mourinho è una squadra più vulnerabile per il fatto che le viene meno uno dei riferimenti inequivocabili dell’annata appena trascorsa. L’attimo prima della partenza per le vacanze: il pensiero di Thunderbolt va già alla prossima stagione, quando la Roma cercherà di vincere lo Scudetto. Da Il Romanista:

«Il traferimento di Mourinho al Real potrebbe avvantaggiarci». Parola di John Arne Riise, che pure durante le vacanze in Norvegia non dimentica la sua Roma. A uno che, quando era in Inghilterra, ha vinto praticamente tutto, la bella stagione disputata dalla formazione giallorossa non può bastare. Sì, si è entusiasmato nella rimonta, ha lottato, sudato, ci ha creduto fino alla fine. Ma, lo aveva detto anche qualche mese fa, voleva il campionato, l’Europa League, pure la Coppa Italia. Non è stato così per un soffio per colpa dell’Inter di Mourinho. Ora che il portoghese se ne è andato, la storia può cambiare. John ne è convinto. «Lui ha dimostrato di essere il miglior tecnico dal punto dei vista dei risultati – ha detto al quotidiano norvegese Dagbladet -. Senza di lui, noi saremo avvantaggiati». Poi sul rapporto del portoghese con la stampa italiana: «Da mio punto di vista, credo che, se ti poni in maniera umile e gentile, tutto vada per il verso giusto». Ma quello che importa di più ai romanisti è quel “saremo avvantaggiati”. Per capire cosa significhi questo vantaggio, basta fare due più due. Due, come i punti che sono mancati alla Roma per vincere lo scudetto.

Perrotta: “La mia Nazionale è la Roma, a Lippi dico ‘va bene così'”

 Simone Perrotta, campione del Mondo in carica e clamoroso assente nella lista dei convocati di Marcello Lippi in vista dei Mondiali del 2010, non serba rancore nei confronti del Ct per la mancata chiamata e dichiara in maniera convinta che, a questo punto, lui avrà modo di pensare in maniera esclusiva alla Roma. Da Il Romanista:

La ciliegina sulla torta sarebbe stata la convocazione in Nazionale. Stavolta, gioco forza, Perrotta guarderà i prossimi Mondiali  dalla televisione. Nonostante una stagione vissuta sempre ai primi posti delle classifiche di rendimento, Lippi ha preferito lasciarlo a casa, togliendogli la possibilità di difendere il titolo conquistato quattro anni fa a Berlino.

Roma, tutte le strategie di mercato

 Gli scenari del mercato giallorosso stando alle indiscrezioni de Il Romanista. Fatta per Fabio Simplicio, a buon punto per Adriano (che ha come procuratore Gilmar Rinaldi, lo stesso del rosanero) e in tavola una serie di trattative che potrebbero stravolgere la rosa della Roma. Testuale:

Claudio Ranieri è l’artefice principale della rinascita romanista, e da lui si ripartirà non solo il prossimo anno ma anche quelli a venire. Il suo contratto scade alla fine della prossima stagione, il 30 giugno del 2011, ma nei prossimi giorni dovrebbe esserci l’incontro decisivo con la proprietà per un prolungamento di due anni. Un segnale che la proprietà vuole dare, che significa continuità. E non è un caso che proprio ieri il presidente Sensi abbia parlato di progetto che va avanti e di programmazione. Ranieri, dunque, è il primo tassello. Ma non l’unico perché la squadra giallorossa, lo ha detto anche Pizarro nell’intervista rilasciata a Il Romanista, ha bisogno di alcuni innesti importanti per la prossima stagione. Che sarà ancora più impegnativa rispetto a quella che si è appena conclusa, se non altro perché c’è una Champions da giocare e l’obiettivo è quello di arrivare più avanti possibile. E visto che uno dei problemi di questa stagione è stata la rosa abbastanza ridotta, bisognerà intervenire per rinforzarla in alcuni ruoli chiave.

Calciomercato Roma: Pepe, Zaccardo

 Simone Pepe e Christian Zaccardo: due nomi che ingolosiscono la Roma e potrebbero essere tormentone della imminente campagna acquisti in fase di calciomercato. A svelare gli scenari che si prospettano attorno ai due calciatori, ci pensa Il Romanista. Testuale:

Voci dal Brasile dicono che Adriano sia affascinato dall’idea di vestire la maglia della Roma. Sono voci importanti. Vicine al giocatore. Fonti attendibili, dunque. Affinché il matrimonio si celebri, e magari si consumi con successiva piena soddisfazione di entrambi, servono però due sì. Quello della Roma non è scontatissimo, ma è implicito. Perché quando è stato fatto notare a Ranieri che Adriano è una scommessa, il tecnico ha risposto: «La mia vita è fatta sempre di scommesse». L’altro sì (definitivo) è quello del giocatore. E per quello bisogna aspettare domani, quando il manager dell’Imperatore, Gilmar Rinaldi, volerà a Rio da Janeiro per incontrare non solo Adriano, ma pure il Flamengo. Patricia Amorim, la presidentessa, ieri ha promesso che farà di tutto per evitare la fuga del suo capocannoniere (19 gol nell’ultimo campionato, vinto dal Flamengo dopo 17 anni). «Adriano è un leader – ha detto la Amorim – con lui non abbiamo problemi. Abbiamo fatto una chiacchierata e ha mostrato interesse per il rinnovo».

Rosi a Stankovic: “Alzate, senno t’ammazzo”

 Il retroscena si riferisce alla partita tra Siena-Inter dell’ultimo turno di campionato: c’è stato un diverbio tra Aleandro Rosi e Dejan Stankovic nel corso del quale il senese, con l’interista a terra, riferisce di avergli detto di alzarsi “che senno t’ammazzo”. Toni accesi e forse eccessivi ma Rosi, che è romano e romanista, sentiva la partita come se – lo scudetto – stesse per vincerlo anche lui. Da Il Romanista:

«Alzate, sennò t’ammazzo». In campo, durante le partite di pallone, se ne sentono di tutti i colori. Parole spesso buttate lì, figlie del nervosismo o della paura. Capitano spesso quando si gioca fra amici, figuriamoci se in palio c’è uno scudetto. Pardon, lo scudetto. La paternità della frase è di Aleandro Rosi, il destinatario Dejan Stankovic. In pratica, un derby a distanza. L’esterno del Siena, in comproprietà tra la società toscana e la Roma è intervenuto ieri mattina a Centro Suono Sport nella corso della trasmissione “Te la do io Tokyo”, ripercorrendo con la mente l’ultima giornata di campionato: «I nerazzurri si sarebbero aspettati una partita dal rendimento più basso, perché non avevamo nulla da chiedere. Però abbiamo giocato, anche perché era una partita importante che avrebbero visto ovunque, quindi tutto il nostro ambiente era concentrato».

Pizarro: “Io da Roma non mi muovo. Ora la Champions con la mia gente”

 David Pizarro ha parlato della stagione trionfante della Roma in una intervista al Romanista, con un pizzico di malinconia per un titolo solo sfiorato:

«Nei momenti di solitudine ci penso parecchio, perché stavolta ci sono andato davvero vicino». Troppo vicino per non avere voglia di riprovarci, già dalla prossima stagione. Magari anche in Champions League, perché quelli sono «sogni che uno ha, e magari riusciamo a realizzarli insieme».
David, c’è un’immagine difficile da dimenticare: alla fine di Roma-Cagliari ci sei tu sdraiato sotto la Sud, mentre i tuoi compagni facevano il giro del campo per ringraziare i tifosi. Eri esausto. Cosa ti è passato per la testa in quel momento?
“E’ stata una sensazione troppo forte, soprattutto in quel periodo e poi nella stessa partita. Mi sono sentito proprio male quando Checco (Totti n.d.r) ha sbagliato quel gol davanti alla porta, avevo paura di non arrivare fino all’ultima partita come volevamo a giocarci questo scudetto. Poi ero esausto, la caviglia mi faceva male. Mi sono passate troppe cose per la testa in quel momento”.

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