Si dovrebbe riunire il 27 settembre il Consiglio di amministrazione dell’As Roma per l’approvazione di quello che, tecnicamente, è definito il progetto di bilancio di esercizio. In sintesi, il bilancio. Il documento farà parte del famoso info memorandum che sarà inviato a tutti i possibili soggetti interessati a rilevare l’As Roma. Una volta che l’advisor avrà in mano anche le informazioni sullo stato di salute del club, la nota sarà spedita a tutti i 23 soggetti che hanno manifestato un interesse. Oltre ai vari Angelucci, Angelini (con il fondo Clessidra), l’egiziano Sawiris, il russo Fedun e il fondo arabo Mubadala, tra i 23 c’è anche la Inner Circle Sports LLC. È la società americana che nel 2008 provò a vendere l’As Roma, prima ancora che a Soros, a John J. Fisher.
Gianpaolo Angelucci
Unicredit-Rothschild: nuovo incontro per la short list
Dalla Gazzetta dello Sport: L’incontro che aprirà l’autunno caldo della
A.S. Roma: cessione sempre più vicina
I soliti noti, certo, con l’oggettiva constatazione che – tra Angelini e Angelucci, gli egiziani e gli arabi – si è forse giunti alla condizione di poter individuare l’acquirente giusto. La cessione della Roma passerà attraverso i conciliabioli tra Rothschild e Unicredit, previsti in settimana. Da La Gazzetta dello Sport:
L’As Roma torna a volare in Borsa col mercato che scommette su una stretta per la vendita del club giallorosso. E a mettere le ali al titolo (+5,85% a 0,99 euro tra scambi dieci volte superiori alla media dell’ultimo mese), che nella seduta è tornato anche sopra la soglia psicologica di 1 euro, è l’atteso incontro di venerdì prossimo tra UniCredit e Rothschild, l’advisor incaricato di trovare il nuovo padrone della squadra di Trigoria.
Vendita As Roma: i tempi sono brevi
Alessandro Profumo, ad di Unicredit, ha risposto così a chi gli chiedeva quando verrò venduta la Roma. «A breve – ha aggiunto Profumo durante un incontro con la stampa estera a Milano – sarà fatto un punto della situazione con l’advisor incaricato di ricercare possibili investitori». Venerdì, per la precisione, quando Rothschild informerà Unicredit sul lavoro svolto nelle ultime settimane e sulle prime manifestazioni d’interesse ricevute. Alla riunione dovrebbero partecipare Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso per l’istituto di Piazza Cordusio e Alessandro Daffina per la banca d’affari.
Vendita As Roma: ecco le novità
Approcci, consultazioni, incontri. Tra Londra e Milano si sta giocando la partita più importante per il futuro della Roma. Un affare da chiudere «in tempi brevi», come da comunicato che sancì il sofferto accordo per la ristrutturazione del debito dei Sensi, ratificato il 26 luglio scorso tra Italpetroli e Unicredit. La stesura ormai completata dell’«Information Memorandum», una sorta di scatola nera della società giallorossa che andrà verificata nei minimi dettagli dal potenziale acquirente, è solo un passaggio tecnico, perché le manifestazioni d’interesse si registrano da alcune settimane.
Roma, una dozzina di interessati. I soliti noti ma non solo
Sarebbero dodici le richieste di interesse avanzate nei confronti della A.S. Roma, la cui operazione di vendita è gestita da Rotschild. Da Finanza e Mercati:
Per la Roma scendono in campo più giocatori che in una squadra di stranieri. Secondo quanto risulta a F&M, sarebbero una dozzina le manifestazioni di interesse giunte sul tavolo dei consulenti di Rothschild per mettere le mani sulla «Magica». Il club gialloroso, come noto, è ufficialmente in vendita dopo che il controllo, di fatto, è passato in capo a Unicredit, a seguito della ristrutturazione del debito della holding della famiglia Sensi, ltalpetroli.
Cessione Roma: Sawaris, Angelini, Angelucci. Il punto
Da Il Sole 24 Ore:
Una Roma più competitiva sul campo grazie ai nuovi acquisti rende più ottimisti non solo i tifosi ma anche Unicredit e il suo advisor che sono alla ricerca di un compratore per la squadra giallorossa. I potenziali (o aspiranti) acquirenti non mancano, interesse di importanti investitori è stato sollecitato in Italia e all’estero, ma la strada per arrivare a un nuovo assetto azionario è ancora incerta: sul tavolo di Unicredit e del suo advisor non ci sono per ora offerte concrete su cui trattare formalmente. La cordata dell’imprenditore Francesco Angelini non decolla, il fondo Clessidra resta appesna sullo sfondo e la famiglia Angelucci ha più ambizioni che carte da giocare. Più serio è sembrato invece l’interesse di Naguib Sawiris, che pur alle prese con le difficoltà del suo impero ha fatto più di un pensiero sulla squadra romana: proprietario in Italia del gruppo del telecomunicazioni Wind, già sponsor dei giallorossi, il finanziere-imprenditore egiziano conta ora sul sostegno della famiglia al Cairo per chiudere l’affare.
As Roma: è scattata la fase 2
MOSSE – Studiare i conti fino a settembre Poi le trattative. Dunque, la palla è passata a Rothschild, che «dovrà procedere alla dismissione della Roma in tempi brevi», ma non troppo. Attenzione, la priorità è affidare il club ad un progetto serio di medio/lungo termine. No a soluzioni prendi e scappa. La partita la giocherà Alessandro Daffina, managing director della banca d’affari. La prima mossa: radiografare la Roma, risalire al reale stato patrimoniale del club. Se non scopre cosa si «nasconde» dietro i bilanci pubblici, non sa nemmeno quanto chiedere ai compratori.
Cessione Roma: calma piatta
Ancora nessuna novità rispetto ai destini del club giallorosso che,
Roma: Angelucci e arabi sono alla finestra
La Gazzetta dello Sport fotografa così il momento societario dell’As Roma:
Firme e pretendenti. Del resto, non si hanno ancora notizie dell’accordo definitivo tra Sensi e UniCredit. Dopo l’ennesima riunione fiume tra avvocati, ieri sera la Italpetroli ha ufficializzato lo slittamento, anche per cavarsi d’impaccio con la Consob: «La negoziazione dell’accordo, la cui sottoscrizione era prevista per il 20 luglio, è ancora in corso. Seguirà ulteriore informativa». È questione di ore, oggi o domani, sempre che si sistemino tutti i cavilli, soprattutto fiscali. Non che cambi la sostanza delle cose: la lettera d’intenti firmata l’8 luglio davanti a Ruperto (che li aspetta di nuovo lunedì) era già sufficientemente vincolante.
Cessione Roma: da Angelini ad Angelucci passando per Geox e Luxottica
Messo in cassaforte l’accordo con Unicredit, alla Roma continua a mancare un proprietario, visto che il compito della nuova società – la Newco – è appunto quello di traghettare il club in attesa che si definisca una trattativa di cessione. I nomi che circolano nell’ambiente capitolino iniziano ad infittirsi sempre più: si era partiti con la famiglia Angelucci e Francesco Angelini e ora, al duo di candidati, si sono aggiunti anche Mario Moratti Polegato di Geox, Ernesto Bertarelli e Leonardo Del Vecchio di Luxottica.
Da M&F Dow Jones:
Futuro societario: Angelucci a capo di una cordata per la Roma
Furuto societario: ieri, 8 luglio, Italpetroli e Unicredit hanno raggiunto
Roma, Unicredit: tre mesi per un nuovo acquirente
Dalla Stampa:
L’ultima volta che si sono seduti al tavolo della pace, la sigla sull’accordo sembrava appesa all’inchiostro della penna. Dettagli, questioni fiscali, problemi tutt’altro che insormontabili, per non ritenere di poter chiudere la contesa in meno di tre giorni. Alle 18 di stasera i supplementari del match tra Rosella Sensi e Unicredit saranno agli sgoccioli: ballano circa 325 milioni di euro, che Italpetroli, controllante dell’As Roma, deve all’istituto bancario. All’importo, vanno aggiunti ulteriori 80 milioni di cui è creditrice Monte dei Paschi.
Roma: non ci sono acquirenti, Angelini si chiama fuori
Dal Tempo:
Un giorno ancora poi il futuro della Roma sarà chiaro a tutti. E’ fissato per domani pomeriggio alle 16 presso lo studio romano dell’avvocato Ruperto il secondo round tra Unicredit e la famiglia Sensi per trovare l’accordo sul rientro del debito di Italpetroli e scongiurare quindi il ricordo all’arbitrato. La giornata di ieri dopo il rinvio a sorpresa di lunedì, è trascorsa senza grosse novità con qualche tefonata definita «tecnica» tra gli avvocati che stanno cercando di mettere insieme questo complicatissimo puzzle. L’idea generale è che comunque alla fine Rosella, primogenita di Franco e rappresentante della famiglia a capo di Italpetroli e quindi della Roma, dovrebbe firmare.