Roma-Montali: divorzio?

 Da Leggo:

Ranieri resta, Montali rischia. Nella Roma della prossima stagione in panchina siederà ancora l’uomo dei miracoli, ma al suo fianco potrebbe non esserci più il coordinatore giallorosso arrivato a stagione in corso proprio su richiesta di Ranieri. Montali, dopo aver trascorso un inverno magico favorito dai risultati della squadra, sembrava essere riuscito a dissolvere ogni scetticismo. In primavera, però, qualcosa ha cominciato a scricchiolare. Pradè e il resto dello staff giallorosso avevano storto la bocca di fronte alla serie di apparizioni in tv in cui Montali parlava di «necessità di cambiamento e di modernizzazione della società».

Roma-Adriano: il problema è l’ingaggio

 Dal Tempo

A Trigoria è tempo di calcoli. Entro l’inizio della prossima settimana i dirigenti della Roma sapranno quantificare il «tesoretto» disponibile per il mercato. Tra martedì e mercoledì la «signora dei conti», Cristina Mazzoleni, relazionerà a Rosella Sensi e a quel punto partiranno le strategie, inevitabilmente condizionate dalla questione diritti-tv tuttora in sospeso per il ricorso di Conto Tv. Diciamolo subito: il budget della Roma sarà limitato. E per farlo crescere bisognerà ricorrere ad almeno una cessione eccellente. Mexes o Vucinic? O addirittura De Rossi? Ranieri è in attesa di avere delle risposte dalla Sensi.

Ranieri, mercato Roma: “Voglio giocatori che non si arrendono mai”

 Dal Corriere della Sera:

«Qualcosa faremo. L’importante è trovare giocatori che onorino la nostra maglia, giocatori determinati, pronti a dare tutto. Io non ero un grande giocatore ma se volevi dribblarmi dovevi dare tutto, sennò non ti facevo passare. Voglio giocatori così, che non si arrendano mai». Claudio Ranieri, sta già lavorando per la prossima stagione. Sa che, dopo gli 80 punti e la straordinaria cavalcata che ha portato la Roma a un passo dallo scudetto, ripetersi sarà difficilissimo. Giovedì si incontrerà con Rosella Sensi, che potrebbe offrire al suo allenatore un contratto lungo, sino al 2013.

Montali: “Sei grande, Roma”

 L’intervista rilasciata da Gian Paolo Montali alla trasmissione radiofonica Te la do io Tokyo:

GASTONE “Ho degli amici che mi chiamano Gastone, sono molto fortunato è vero. La fortuna tante volte ci vuole è chiaro che il mio arrivo è in concomitanza con alcuni risultati, per cui la gente pensa che il merito sia mio. Di sicuro mi sono messo a disposizione della società, spero di aver fatto il possibile. Vedremo se potremo mettere la ciliegina sulla torta”.

VOGLIA DI STRINGERSI “Abbiamo spostato lo spogliatoio dove c’erano alcuni giocatori, non solo le riserve. Questi due spogliatoi all’inizio mi sembravano una cosa un po’ strana. Sono stati un po’ stretti all’inizio ma credo che sia stata una cosa che abbia fatto piacere a tutti, Totti e De Rossi in testa. E’ tutto vero”.

Venditti: “Siena-Inter? Mi aspetto un intervento divino e Rosi…”

 Da Il Romanista:

«Il destino di quest’anno è clamoroso: vediamo cosa ci riserva ancora». E’ fiducioso come non mai, Antonello Venditti, quando mancano pochi giorni all’ultimo atto di un campionato straordinario. «Io ci credo – dice. – E sono in attesa. In passato ne abbiamo viste di tutte. E allora, perché non sperare che accada anche stavolta? Noi, pensiamo a vincere la nostra partita a Verona. E poi, se il buon dio del calcio si tinge di giallorosso…».
Cha anno è stato, quello che va a concludersi? «La Roma ha fatto un grandissimo campionato. Perché abbiamo trovato qualcosa che può darci anche una bella speranza per il futuro. A cominciare a Ranieri, che sicuramente è l’allenatore che, anche dialetticamente, ci rappresenta meglio e di più. Sempre puntuale, elegante, mai sopra le righe. E, soprattutto, onesto nelle sue dichiarazioni. E poi, Montali… e tutti gli altri. Se riusciremo a vincere lo scudetto, avremo fatto realmente una cosa incredibile. Se invece non riusciremo a vincerlo, avremo fatto ugualmente una cosa incredibile e, in più, avremo messo dei seri mattoni, sia tecnici che societari, in vista della prossima stagione.

Il caso Totti-Balotelli: a farne le spese sarà Montali

 Il caso Totti: a farne le spese potrebbe esserne Gian Paolo Montali. Questa è la tesi della Gazzetta dello Sport:

Gian Paolo Montali rischia di essere la prima vittima dell’affaire-Totti. Non ha dato il calcione a Balotelli, ma ha una grande colpa agli occhi di chi lo sta osteggiando da diverso tempo: vuole far diventare la Roma una società di respiro internazionale, con orizzonti ben più ampi del Raccordo Anulare. Il pretesto è arrivato con le dichiarazioni sul fallo di Totti, successivamente rettificate dopo le pressioni della società. Montali ha detto che «il gesto non è da Roma» ed è stato un complimento alla Roma, ma il mondo romanista, a cominciare dai vertici della società, ha interpretato questa dichiarazione come un’offesa a Totti. Montali ha fatto marcia indietro ed è molto triste che un uomo di sport come lui sia costretto a piegarsi a certe logiche.

Montali: ”Totti-Balotelli? Mai detto che non è un gesto da Roma”

 Totti – Balotelli, Montali si spiega. Durante la presentazione dell’evento “Race for the Cure” allo Stadio Olimpico, una frase del dirigente “Non sono cose da Roma“, era stata accostata per equivoco all’espulsione del Capitano. L’ottimizzatore delle risorse umane della Roma ha voluto fare una precisazione: “Totti oggi è stato il primo a chiedere scusa, il primo ad essere rammaricato. Ma queste cose succedono, quando nello sport ci sono situazioni di grande stress e tensione. È successo, non possiamo tornare indietro”. Poi prosegue: “Francesco è il primo arrabbiato per ciò che ha fatto e non avrebbe più fatto a mente lucida, ma nello sport ci sta”.

Montali: “Ora la Roma, ma domani? Il calcio deve cambiare”

 Gian Paolo Montali, coordinatore delle risorse umane della Roma, a Radio Anch’io lo Sport. Lazio-Inter, certo, ma non solo. Il dirigente giallorosso ha preso parola per affrontare in senso lato gli episodi circoscritti alla gara dell’Olimpico tra i biancocelesti e i nerazzurri.
INDIGNAZIONE.Penso che la cosa che dovrebbe indignare chi si occupa di sport in questo Paese è quello che è successo ieri sera all’Olimpico. Chi era più in imbarazzo sul campo erano i giocatori dell’Inter, la società e il presidente. Si è scritta una delle più brutte pagine dello sport italiano. Io ho tastato il calcio in prima persona, ed è uno sport. Vedere l’Inter ieri, una squadra così forte, così nobile, dover giocare in quelle condizioni è stato imbarazzante. Magari l’Inter ieri se avesse giocato come sa avrebbe vinto comunque, ma quella scritta ieri è veramente una brutta pagina di questo sport“.
STESSO ORARIO.Si era detto che fosse necessario. Ormai era stato deciso così, ma se le gare di ieri fossero state giocate tutte allo stesso orario sicuramente qualcosa sarebbe andato diversamente. C’è la paura che il calcio sia condizionato da cose esterne che non abbiano niente a che fare con l’etica sportiva. Noi mercoledì sera giocheremo contro l’Inter, una grande squadra, e se giocherà l’Inter una partita straordinaria, saremo i primi a riconoscerlo e questo credo sia la vera realtà dello sport in Italia“.

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