Riise consiglia il fratello

 Dal Romanista:

Dopo i fratelli Burdisso, in giallorosso potrebbero ritrovarsi anche i fratelli Riise. Per ora è solo un’ipotesi, o meglio un suggerimento. Arrivato direttamente dal più grande dei due norvegesi. John Arne e Bjorn Helge in questi giorni si trovano entrambi a Dublino per l’amichevole che la loro nazionale disputerà questa sera contro l’Irlanda (in questa occasione il difensore giallorosso toccherà quota 92 presenze).

Baptista: gli agenti volano a Londra per parlare col Tottenham

 Dal Romanista:

Domani può essere un giorno importante per decidere il futuro di Julio Baptista. Gli agenti del brasiliano, infatti, voleranno a Londra per incontrarsi con il Tottenham. Lucci e Juan Figer incontreranno i dirigenti degli Spurs (che ieri hanno smentito di aver fatto delle offerte per Cavani e Kjaer) per vedere quanto è reale l’interesse della società arrivata quarta nell’ultima Premier League per la Bestia. Se l’interesse è reale e l’offerta soddisferà in pieno le richieste degli agenti, si passerà alla fase successiva. E cioè parlare con la Roma.

Rosi: Roma e Siena pensano al rinnovo della comproprietà, ma con una differenza

 Dal Corriere dello Sport:

Aspettando il cash, Rosi e Okaka. Almeno sono queste le intenzioni a Trigoria per i ruoli, rispettivamente, di esterno destro basso e quinto attaccante nella rosa che la società vuole mettere a disposizione di Claudio Ranieri. Da queste parti, si conoscono benissimo, sia l’uno che l’altro, cresciuti nel settore giovanile romanista, nell’ultima stagione hanno disputato un ottimo campionato, il primo a Siena, il secondo (da febbraio) una buona metà con la ma glia del Fulham. La Roma vuole ri­portarli a casa. In questo senso negli ultimi giorni è stato fatto un passo importante per la ri soluzione della vi cenda Rosi, attual mente in comproprietà tra Roma e Siena, comproprietà libera che, in mancanza di accordo, si risolverebbe alle buste il prossimo venticinque giugno.

Motta-Manchester City, ci siamo. Okaka verso il Fulham

 Da Il Romanista:

Tre esterni di destra sono troppi, è una questione numerica“. Ha risposto così Claudio Ranieri a chi gli chiedeva della possibile cessione di Marco Motta al Manchester City. Uno quindi partirà e visto che il titolare inamovibile sembra essere diventato Marco Cassetti, la scelta deve per forza cadere su uno tra Marco Motta (uno dei più penalizzati nel passaggio da Spalletti a Ranieri) e Cicinho.
La logica (e l’ingaggio di circa due milioni netti a stagione) vorrebbe che a partire fosse il brasiliano, ma nei giorni scorsi il City di Mancini si è fatto sotto proponendo per il prestito di Motta fino al termine della stagione duecentocinquantamila euro. Il giocatore non ha nessun problema ad accettare la nuova destinazione e l’Udinese, che detiene ancora la metà del cartellino, nemmeno. Ieri il ds Gasparin ha dato il via libera: «Non abbiamo ancora affrontato il discorso, ma i rapporti con la Roma sono talmente buoni…».

Fulham F.C. 1879: la più antica squadra di Londra

Abituati agli avamposti capitolini dal nome spartano e fascinoso – Tuscolana, Testaccio, Ostiense e così via fino a richiamare ciascuno dei 35 rioni che insistono nella Capitale – occorre intraprendere un viaggio tanto lungo – in miglia Roma è distante 1147.9 (ci fidiamo di mappy.it e lasciamo ai vogliosi la trasposizione in chilometri) – per giungere in un angolo della fumosa Londra, dal nome tanto formale e lungo che da solo è un viaggio a parte, e che dà i nativi ai prossimi avversari di De Rossi e compagni.
London Borough of Hammersmith and Fulham
, ovvero il quartiere londinese che presta il nome alla più antica squadra di calcio formatasi nei pressi della città di Londra. Il Fulham Football Club.
LE ORIGINI. Fondato nel 1879
da un gruppo di fedeli alla Chiesa d’Inghilterra, il club vanta una Storia fascinosa e un trascorso ricco di amarezze e soddisfazioni. Altalena tra quarta serie e Premier League nel corso dei decenni a cavallo tra lo scorso secolo e l’attuale, la società ha sempre difeso e tutelato il nazionalismo tanto dal punto di vista societario e strutturale quanto per la volontà di puntare su calciatori della madrepatria.
I SUCCESSI.
Fino a che, inutile accennarlo, la dimensione e le ambizioni del club sono state quelle di una società di basso profilo. Con le vittorie, infatti, sono arrivate a snodarsi trame che si conoscono a menadito: obiettivi importanti, necessità di una rosa degna degli stessi, un occhio e mezzo ai bilanci che cominciavano a non quadrare. Da qui in avanti, è altra storia. In cui l’Inghilterra non è più riferimento socio-economico ma punto fermo della sola geografia spaziale. Storia nuova nella quale entra a pieno diritto il capitalismo e l’arpione arabo che divora i confini a palate di milioni.

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