Mercato Roma: Buffon o Marchetti

 Mercato Roma: oltre a scegliere il nuvo allenatore, Sabatini dovrà anche risolvere il problema numero 1: il portiere. Buffon e Marchetti sono le scelte, più lontana l’ipotesi Sorrentino. Dal Romanista:

Buffon vuole la Roma e a Trigoria lo aspettano (ancora) a braccia aperte. Il tempo, però, stringe e i dirigenti giallorossi si aspettano, da qui a breve, un passo concreto del portiere della Nazionale nei confronti della sua società. Costo del cartellino e ingaggio non sembrano problemi insormontabili ma c’è bisogno di fare chiarezza quanto prima. L’alternativa allo juventino si chiama Federico Marchetti del Cagliari.

Scambio Doni-Eduardo?

 Dal Tempo:

Si può fare. Anzi, pare proprio che si farà. Marchetti che dice di no al Genoa e strizza l’occhio al Milan (da stabilire se per direttissima, a giugno o via Brescia) o a qualche altra grande spalanca il portone allo scambio di prestiti tra Doni e Eduardo. Quella che era un’idea sta prendendo forma con il passare delle ore. Doni titolare a Genova e Eduardo a fare compagnia a Julio Sergio e Lobont a Trigoria: una simile soluzione fino a giugno renderebbe tutti felici e contenti.

Ranieri sceglie Julio Sergio. Se parte un portiere, si pensa ad Amelia o Marchetti

 Dal Corriere dello Sport:

Ieri Julio Sergio ha ripreso gli allenamenti con un giorno di anticipo rispetto agli altri sudame­ricani. Se in questa setti­mana dimostrerà di essere completamente recupera­to, il posto sarà suo alla ri­presa del campionato con­tro il Catania. Ranieri non cambia le gerarchie dopo la partita di Milano. Lo­bont è ancora indisponibi­le, Julio Sergio resta da­vanti a Doni, protagonista di un rientro positivo dopo un lungo periodo di inatti­vità.

Roma: Behrami, Lugano e Marchetti a gennaio

 Dal Corriere dello Sport:

L’onda lunga dello “stile Roma” può avere effetto anche sulla prossima sessione di mercato. Tre giocatori aspettano la società giallorossa alla riapertura delle liste: Diego Lugano, Valon Behrami e Federico Marchetti. La Ro­ma, in attesa di conoscere il futuro societario, sa che può avere la possibilità di rendere ancora più competitiva la ro­sa. IL CENTRALE – Per Diego Lugano sembrava cosa fatta due settimane fa. C’è stata una trattativa serrata per due o tre giorni, quando sembrava che il ritorno di Burdisso fosse sfumato. C’era la volontà del giocatore, lusingato dalla possibilità di vestire la maglia giallorossa. Era pronto a giocare con la Roma, rinunciando anche a dei soldi. L’agente Fifa che lo se gue è Alessandro Lucci, che ha un accordo esclusivo con il gruppo Figer per l’Italia.

Roma: Doni congela Marchetti e Rubinho, ultimo assalto a Behrami

 Dal Corriere dello Sport:

Ieri la Roma ha incassato una serie di no, che rendono complicato il completamento della campagna acqui­sti. Oggi è l’ultimo giorno di mercato e solo un colpo a sorpresa potrebbe con­segnare a Ranieri un nuovo rinforzo. Il primo no è arrivato da Lisbona. Rui Co­sta ha dovuto rinunciare a Doni, dopo aver tentato invano di cedere Roberto. Così per tutta la giornata di ieri il val­zer di portieri ha preso un’altra dire­zione. Roberto Mancini ha fatto sapere attraverso un suo emissario di essere disponibile a uno scambio tra Doni e Given. Ma il portiere irlandese vuole garanzie su un im­piego da titolare e fa fatica a lasciare l’In­ghilterra per la scuo­la dei figli. Discorso complicato, quindi. Per Doni resta in piedi un’ultima pos­sibilità, un altro club inglese. Oggi se ne saprà di più. Con Marchetti e Rubinho che restano congela­ti. Per l’azzurro la Roma spera ancora di poter fare un pre­stito oneroso, spo­stando i soldi di una cessione «last minu­te».

Behrami, Cassano, Marchetti, Bergessio: ultimo treno per la Roma. Il Milan rifiuta Baptista

 Il calciomercato sta per serrare l’uscio: ancora poche ore prima dell’arrivederci a gennaio. La Roma, dopo i rinforzi di Adriano, Aleandro Rosi, Fabio Simplicio, Paolo Castellini e Nicolas Burdisso, pare avere l’opportunità di completare la rosa con qualche innesto dell’ultimo momento. Sempre legatissimi alle cessioni (o mancate tali) di Julio Baptista e Alexander Doni, i vertici dirigenziali del club giallorosso girano con taccuino alla mano. I nomi caldi – Daniele Pradè ci sta provando fino alla fine – si sono ridotti a quattro. Due portieri – Mario Cassano del Piacenza e Federico Marchetti del Cagliari -, un centrocampista – Valon Behrami – e un attaccante – Gonzalo Bergessio. Tra tutti, il volto nuovo è proprio quello della punta argentina in quota al Saint-Etienne, che ha cominciato a prendere quota soprattutto quando il destino di Marco Borriello si è tinto di bianconero (l’ufficializzazione del passaggio alla Juventus è questione di ore): a nulla è valso il tentativo di Pradè di proporre a Galliani lo scambio della sua punta con Baptista. Il Milan ha rifiutato senza esitazione. Ultimare l’elenco a disposizione di Claudio Ranieri tentando di portare a Roma almeno uno dei quattro. Viste le piacevoli sorprese che lo scorcio di calciomercato ha regalato a più di una tifoseria (Ibrahimovic al Milan, Santa Cruz alla Lazio e appunto Borriello a disposizione di Delneri), non pare irreale ipotizzare il botto dei capitolini.

Doni al Benfica spinge Rubinho alla Roma

 Dal Tempo:

Protagonisti: Given, Schwarzer, Doni, (forse) Marchetti e Rubinho. Dunque, nel bel mezzo di questo balletto, c’è anche la Roma. Doni, infatti, sarebbe la scelta definitiva del Benfica per ovviare ai disastri combinati da Roberto, pagato due mesi fa 8,5 milioni. Dopo un sondaggio per Dida e un tentativo per Marchetti, a Lisbona hanno optato per l’attuale terzo portiere giallorosso. L’alternativa City, nonostante l’assenso di Mancini, si è complicata: il passaggio di Given al Fulham potrebbe portare Schwarzer a Manchester.

Il Mondiale di Federico Marchetti: dall’intimo Dolce&Gabbana a neo Buffon?

 E’ giunto il suo momento. Alla vigilia del volo verso il Sudafrica l’impiego di Federico Marchetti tra i pali della nazionale non era per nulla scontato. La travagliata stagione di Buffon poteva essere un segnale e, suo malgrado, il primo tempo contro il Paraguay ne è stata l’amara appendice. L’estremo difensore del Cagliari era stato messo già in preallarme e allora la sua voglia si è trasformata in profonda convinzione, soprattutto sulle sue caratteristiche. Ma non azzardiamoci a chiamarlo vice-Buffon: ogni paragone sarebbe inappropriato e lui lo sa. “Sono diverso da Gigi, sono piu’ muscolare ed esplosivo, lui comunque migliore del mondo. Le mie doti sono coraggio e spensieratezza ed ho la consapevolezza dei miei mezzi, mi diverto a giocare”. D’altronde, per un ragazzo che quattro anni fa festeggiava la vittoria di Berlino a casa con la sua famiglia, arrivare a difendere la porta dei detentori del titolo potrebbe essere più un onere che un onore. Ma la sua carriera, per così dire, a due velocità, lo ha portato ad acquisire una sicurezza che ora va mostrata già dall’impegno di domenica contro gli All whites neozelandesi. Partito dalle giovanili del Torino, con una sola presenza in prima squadra, l’estremo difensore nativo di Bassano del Grappa ha trovato il suo ambiente ideale dapprima a Bergamo sponda AlbinoLeffe e poi in Sardegna a Cagliari dove, grazie specialmente al mister Allegri, riesce a salire alla ribalta nel panorama abbastanza asfittico dei numeri uno nostrani degli ultimi anni.

Marchetti: “Dalle mie parti tifiamo Italia”

 Da Centurion, sede del ritiro azzurro, parla Federico Marchetti, portiere veneto in forza al Cagliari che sostituirà Gigi Buffon per le prossime due partite della Nazionale contro Nuova Zelanda e Slovacchia. L’estremo difensore, torna sulla questione “padana” del tifo anti-italiano: “Di questa storia non so molto: so solo che dalle mie parti tutti noi ragazzi non vedevamo l’ora del Mondiale per tifare Italia”, dice il portiere cagliaritano, ventisettenne di Bassano del Grappa. “Forse saranno cambiati i tempi, eppure non sono così vecchio. Sono questioni politiche, e non voglio entrarci: so solo che ho sempre tifato Italia e non ho mai avvertito tifo contro”

Calciomercato Roma, Guberti e uno tra Pelè-Marchetti in entrata. Doni, good bye

A due mesi dal termine della stagione, la Roma sta già iniziando a ricevere proposte sui suoi gioielli, che in caso di fallimento quarto posto lasceranno la Capitale. Uno di questi è il portiere Doni, che ha il suo contratto in scadenza nel 2012, ma il Manchester City (il club che sarebbe stato disposto a prendere Kaka per 100 milioni di euro), si sta muovendo con molta cautela, e secondo fonti britanniche, avrebbe messo sul piatto della bilancia ben 14 milioni di euro.

Il Manchester City all’assalto di Doni

Potrebbero dividersi le strade tra la Roma e Alexander Doni. Il Manchester City ha preparato un’offerta sulla base di 14 milioni di euro.

Il brasiliano che quest’anno non sta vivendo una stagione esaltante, potrebbe essere sacrificato per poter trattenere l’argenteria di famiglia e rinnovare i contratti di Aquilani e Totti.

Il City da parte sua dopo il fallimento dell’operazione Kakà l’inverno scorso, vorrebbe accreditarsi ai propri tifosi, prendendo un giocatore da una grande squadra.

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