Capello parla della Roma di Zeman

 Venti punti e il sesto posto in classifica sono un magro bottino per la Roma, visto che il livello del campionato italiano è lontano parente di quello visto nelle stagioni precedenti.

Zdenek Zeman l’ha sempre detto, questa squadra può e deve fare meglio, perché i giocatori buoni ci sono.

Euro 2012, Capello: “Germania-Spagna sarà la finale”

 “Spagna e Germania saranno le due finaliste di Euro 2012”. È l’opinione di Fabio Capello, allenatore della Roma del terzo scudetto.

Il tecnico di Pieris ha continuato:

“La Germania ha uno spirito incredibile e molta forza, mentre la Spagna è la squadra che gioca il calcio migliore anche se le manca ancora qualcosa in attacco, le manca un giocatore come Messi. In generale credo che queste due nazionali siano superiori alle altre”.

Roma-Cagliari come Roma-Bologna?

 Roma-Cagliari aprirà i battenti del campionato giallorosso, che quest’anno come mai è accompagnato da molti punti interrogativi.

L’atmosfera ricalca quella dell’ultimo 2000-2001, quando la squadra di Capello uscì dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta, portando con sé critiche e sospetti sulla campagna acquisti. Nella partita di Bergamo, Samuel, messo a sinistra nella difesa a tre, sembrò essere la brutta copia di Trotta.

Quel campionato si aprì con un’aria simile a quella che si respira in questi giorni. Ricordiamo che nell’esordio in casa con il Bologna, la futura Roma scudettata non brillò, andando in vantaggio allo scadere del primo tempo con un gol di testa di Totti su calcio piazzato dalla destra di Marcos Assuncao.

Montella-Totti: un ex compagno diventato allenatore

 Dal Messaggero:

Allenatore, certo. Ma anche amico. E, soprattutto, ex compagno di squadra. Perchè Vincenzo Montella, neo allenatore della Roma, ha giocato con quasi tutti i suoi giocatori. Adriano, Borriello, i due Burdisso, Simplicio e Castellini, cioè gli ultimi arrivati a Trigoria, lo conoscono bene, magari lo hanno affrontato da avversari ma non sono mai stati suoi compagni. Tutti gli altri sì, a cominciare da Francesco Totti. Montella è arrivato alla Roma nell’estate del 1999, con Fabio Capello sulla panchina giallorossa, e Totti era già il capitano della squadra.

Cessione Roma, Capello: “Una Roma in mano agli americani sarebbe importante per il calcio italiano”. Zamparini: “Risulta strano che la Roma vada in mano agli americani”

 Cessione Roma: anche Fabio Capello, ex allenatore della formazione giallorossa, ha voluto esprimere il suo punto di vista sulla cessione della società a Gr Parlamento:

“Una Roma in mano agli americani? Sarebbe importante per il calcio italiano. Sarebbe importante per quanto ho visto qui in Inghilterra con l’arrivo di stranieri come arabi e russi. Hanno fatto crescere il calcio inglese, le risorse sono importanti. Baldini a Roma? Non lo so, ha un contratto con la federazione inglese e non mi risulta per quanto sappia e per quanto mi abbia confidato”.

Totti, Roma-Fiorentina: il capitano titolare

 Dal Romanista:

«Cosa mi aspetto da Totti? Che faccia il Totti. Lui ha una mente calcistica superiore. Sa sempre dove mettersi, come far giocare al meglio la squadra. Poi al massimo gli si possono dare dei consigli». Nella storia di Francesco Totti sono stati molti gli allenatori che pubblicamente ne hanno decantato le lodi. Da Mazzone a Zeman, da Capello (che lo paragonò a Rivera) a Spalletti, ma mai nessuno gli aveva fatto un complimento come quello che gli ha fatto ieri Claudio Ranieri. L’ennesima dimostrazione, nel caso ce ne fosse stato ancora bisogno, che il tecnico romanista sul suo capitano ci conta a occhi chiusi. E sarebbe strano il contrario.

Rinascita Vucinic

 Dal Corriere dello Sport:

Il primo maggio del 2005 Mirko Vucinic era un centravanti di belle speranze con la passione del wrestling: festeggiò i tre gol alla Lazio con il gesto del taglia gole, come faceva il suo lottatore preferito. Sessantasei mesi dopo Mirko Vucinic segna il suo quarto gol nel derby e getta via la maglia della Roma, ma soltanto per con dividere con il mondo, come in un social network di vita vera, la sua gioia più grande: la nascita di Aleksandar, il figlio nato la scorsa settimana. In questi due momenti di felicità da gol, di umana espressione di benessere, c’è la maturazione di un giocatore importante.

Statistiche Totti: tutte le sostituzioni del capitano

 Dal Corriere della Sera:

Tutti hanno parlato dei problemi della difesa (21 gol subìti in 12 partite), ma la stagione della Roma non ha risparmiato l’attacco. Solo tre squadre (Parma, Cesena e Udinese, 6) hanno segnato meno gol della Roma in campionato (7). Totti è ormai un caso, Vucinic sorride solo quando gioca con il Montenegro e Borriello ha cambiato equilibri consolidati da anni. E Taddei, fondamentale per il 4-4-2, rischia di star fuori per due mesi dopo l’ennesima ricaduta al polpaccio destro. TOTTI –  Il capitano, sotto la gestione Ranieri, gioca in media 12 minuti in meno rispetto all’era Spalletti. Nessuno è insostituibile — e Totti lo sa, tanto più a 34 anni —, però c’è sostituzione e sostituzione. Negli ultimi dodici anni, Totti è uscito dal campo prima del fischio finale 82 volte.

Capello: “Roma, gruppo unito? Mah…”

 Fabio Capello, allenatore dell’ultimo scudetto della Roma, si è espresso a proposito del momento di forma delle due squadre romane. Bene la Lazio, male i giallorossi. Per l’attuale Commissario tecnico dell’Inghilterra, intervenuto ai microfoni di Radio Rai, quello capitolino non sembra un gruppo così unito come si pensa: “La Lazio mi piace molto, c’e’ analogia con il Verona di Bagnoli. Ha un ottimo centrocampo, con molti incontristi e i palloni vengono smistati. Ha validi giocatori e un grande allenatore. La Roma?

Capello su Vucinic: “Lo seguo da sempre”

 Inghilterra-Montenegro alle porte con tanto di ticket per l’accesso agli europei del 2010. E’ lo spunto che consente a Fabio Capello, Ct inglese, di prodigarsi in un elogio significativo nei confronti della nazionale montenegrina in generale e di Mirko Vucinic in particolare. Da Il Romanista:

«E’ incredibile. Se cominciamo già a pensare alla possibilità di conquistare il secondo o il primo posto nel girone, avremo dei problemi ». Mirko Vucinic dal ritiro della sua nazionale predica calma. Ma non è facile, perché l’intero Montenegro ora gli chiede l’impresa delle imprese: fare risultato a Wembley.

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