Sensi: “Totti è un campione universale, un modello positivo, un patrimonio del calcio”

 Rosella Sensi, attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale della società giallorossa, ha voluto dimostrare la sua vicinanza a Francesco Totti dopo gli attacchi degli ultimi giorni a seguito del gesto nel derby Lazio-Roma:

Francesco Totti negli ultimi giorni è stato oggetto di attenzione da parte di sportivi, tifosi, media. L’AS Roma, dopo aver messo in atto tutte le possibili misure preventive in vista del derby (nessuna dichiarazione, massima collaborazione con le forze preposte alla sicurezza), intende chiedere il rispetto per i propri tesserati, invitando tutti i componenti del mondo del calcio a comportarsi con la massima sportività.
Il capitano della Roma, dopo aver festeggiato la vittoria con i compagni sotto la curva sud, ha compreso che un gesto, rivolto ai tifosi giallorossi, era stato frainteso e per questo si è scusato immediatamente, domenica sera, prima di farlo in modo ancor più esauriente nella sua rubrica pubblicata su un importante giornale nazionale, il Corriere dello Sport.

Scontri post derby, le parole della signora Suad: “Tremavamo dalla paura”

 Scontri post Derby: ecco le dichiarazioni della Signora Suad, coinvolta negli scontri di domenica dopo il derby, e di Luca Panariello, responsabile delle relazioni del Sindaco di Roma con le associazioni dei cittadini, intervenuti a Radio Centro Suono Sport:

“Stavamo ritornando da Viale Marconi dove abita mia zia, verso le 19 ,15 siamo andati via, avvicinata allo stadio c’era traffico, siamo arrivati mentre uscivano i tifosi dopo la partita, dopo dieci minuti si sono bloccate le macchine e la gente apriva gli sportelli e scappava. Mi sono chiesta cosa stava succedendo, poi ho visto le persone con il volto coperto e dei guanti che camminavano, si sono iniziati a vedere petardi e tanto fumo, una pioggia di bottiglie che si rompevano, io non avevo capito niente. Un signore vicino a me mi diceva di scappare, a quel punto ho preso i miei figli e ho cercato di farli uscire, mentre dal finestrino è entrato del fuoco che si è acceso sul sedile.

Storia recente del derby sgambetto

 Dalla Gazzetta dello Sport:

L’ultimo esempio di derby-sgambetto è quello vinto 3-2 dalla Lazio il 19 marzo 2008, con un gol di Behrami al 92’. La Roma era passata con Taddei, poi l’uno-due laziale con Pandev e Rocchi, il pari di Perrotta e, nel recupero, il 3-2 dello svizzero. I giallorossi, in piena rimonta sull’Inter, furono stoppati sul più bello. La sconfitta si rivelò determinante per i giallorossi: si giocarono lo scudetto, quella sera. La maglia di Totti Nel 1999, parti rovesciate. La Lazio di Eriksson era in testa alla classifica, 6 punti sopra la Fiorentina. La Roma di Zeman era quinta. I giallorossi si riscaldarono sotto la curva Sud. La Roma chiuse il primo tempo in vantaggio 2-0, doppietta di Delvecchio. Nella ripresa, la Lazio segnò con Vieri, ma nel recupero arrivò il 3-1 di Totti, che festeggiò il gol esibendo la maglia con la scritta « vi ho purgato ancora » . La sconfitta fu devastante per la Lazio, scavalcata alla penultima giornata dal Milan.

Sabatini (ds Palermo): “Contro la Roma per me sarà come un derby”

 Walter Sabatini, direttore sportivo del Palermo, in una intervista a Reterete24.it, ha parlato della sfida di sabato prossimo contro la Roma: “Non partiamo battuti, penso che il Palermo farà soffrire la Roma. Il Palermo attraversa un bel peridiodo di totale consapevolezza, la squadra è cresciuta e siamo soddisfatti. Ci sono molte partite da giocare e non c’è trionfalismo ma la consapevolezza di qualcosa di concreto. La classifica la guardo tutti i giorni, mi piaccioni i numeri, però la guardo con un occhio alla statistica senza guardare la posizione che cambia ogni settimana. Ora la guardo con tranquillità, soddisfazione e speranza. La gara di sabato contro la Roma? Per me è una suggestione forte,  ora sono in macchina e giro per Roma. Percepisco la città in modo differente, ha un sapore diverso. Sabato potremmo giocarsci in modo grande. Roma è la mia città e sarà una bellissima suggestione. Un piccolo derby? Per me è un derby a vita, anche quando andrò in altre realtà per me giocare contro la Roma è un come un derby, ma senza acredine, dolce e bello, mi piace pensare alla Roma come avversario, ma la rispetto, anche se ci ho giocato e rappresenta qualcosa in più delle altre partite.

Verdone: “Io, loro e Lara”. E la Roma

 Carlo Verdone, in occasione del debutto del film “Io, loro e Lara”, nelle sale dal 5 gennaio prossimo, ha parlato della sua ultima fatica cinematografica, di Roma e della sua passione per i colori giallorossi: «L’amore per questa squadra nasce come per tutti i bambini, sui banchi di scuola delle elementari, con la raccolta delle figurine, quando si faceva la raccolta delle figurine Panini. Poi naturalmente diventi della squadra per cui tifa la maggior parte dei bambini. C’erano molti romanisti e mi fecero diventare romanista i ragazzini che ci tenevano molto a compilare sull’album Panini la squadra della Roma, che disegnavano sul quaderno il gol della Roma. All’epoca non si vedevano le partite su Sky, continuamente, in duretta e differita. Non c’era diretta gol. Facevano vedere di sera un tempo di una partita. Ci si ricordava il gol e lo si rifaceva sul quaderno. Poi chiaramente la prima volta che vai allo stadio e già avevi una simpatia è fatta. Diventi romanista perché qualcuno ti ha portato in Curva Sud a vedere la partita.

Cassetti, l’eroe dell’Olimpico: la gioia nel derby è la terza della sua storia in giallorosso

 Minuti conclusivi della prima frazione del derby capitolino numero 131 da quando il campionato italiano di serie A è passato a girone unico. Mexes, che fino a quel momento era stato uno dei migliori in campo, è costretto a chiedere la sostituzione per via di un problema al collaterale del ginocchio destro. A sostituirlo il numero 77, Marco Cassetti, inizialmente escluso dalla formazione titolare, ma protagonista del derby tutto nel segno della lupa. A dieci minuti dal termine della gara, la svolta: al minuto 77’ Vucinic crossa dal settore destro del manto erboso dell’Olimpico, e con un destro al volo l’esterno giallorosso nato a Brescia trafigge Muslera. Subito dopo il boato e l’esultanza sua e di tutto lo stadio, quello colorato di giallorosso, quello che canta e che vede avvicinarsi la vittoria numero 43 nelle stracittadine (dieci in meno quelle dei biancazzurri, 33, mentre 54 sono i pareggi). I compagni gioiscono con lui per il 157° gol della Roma (per la Lazio sono 126) in 80 anni di derby.

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