Sabatini (ds Palermo): “Contro la Roma per me sarà come un derby”

di Redazione 1


 Walter Sabatini, direttore sportivo del Palermo, in una intervista a Reterete24.it, ha parlato della sfida di sabato prossimo contro la Roma: “Non partiamo battuti, penso che il Palermo farà soffrire la Roma. Il Palermo attraversa un bel peridiodo di totale consapevolezza, la squadra è cresciuta e siamo soddisfatti. Ci sono molte partite da giocare e non c’è trionfalismo ma la consapevolezza di qualcosa di concreto. La classifica la guardo tutti i giorni, mi piaccioni i numeri, però la guardo con un occhio alla statistica senza guardare la posizione che cambia ogni settimana. Ora la guardo con tranquillità, soddisfazione e speranza. La gara di sabato contro la Roma? Per me è una suggestione forte,  ora sono in macchina e giro per Roma. Percepisco la città in modo differente, ha un sapore diverso. Sabato potremmo giocarsci in modo grande. Roma è la mia città e sarà una bellissima suggestione. Un piccolo derby? Per me è un derby a vita, anche quando andrò in altre realtà per me giocare contro la Roma è un come un derby, ma senza acredine, dolce e bello, mi piace pensare alla Roma come avversario, ma la rispetto, anche se ci ho giocato e rappresenta qualcosa in più delle altre partite. Entrambe hanno cambiato allenatore e volano? Una scelta azzeccata, lo dice la storia e le statistiche, ma non voglio colpire chi ha lavorato prima, come Zenga, che non è stato fortunato. I risultati di Delio Rossi sono sotto gli occhi di tutti e potremmo solo migliorare nel consolidarsi del gioco, ma non è una bocciatura di Zenga. La partita dell’Olimpico? Non siamo una squadra che pensa ad una partita di contenimento, dobbiamo pensare alla vittoria, andremo a Roma consapevoli della forza della Roma. La Roma è fortuna, ma la fortuna non è cieca, si butta sul carro di chi se la merita. Ieri la Roma ha sopportato una partita difficile ma ha resistito grazie al gioco e alla solidità psicologica. Gli arbitraggi? Il presidente Zamparini non denuncia i torti arbitrali pensando a qualcosa di poco chiaro, c’è però una certa continuità. La rivendicazione non è rivolta al vittimismo, è un osserrvazione e un riscontro senza condizionare la squadra nel rendimento. I sospetti? Il presidente non parla mai per caso. L’arbitro di sabato? Mi aspetto un arbitro che faccia la partita con serenità ed equità nei giudizi, la partita a Roma verrà percepita come una tappa fondamentale. Quando la Roma si avvicina ai vertici i tifosi giallorossi pensano in grande, di rappresentare qualcosa di importante e credono di essere l’anti-Inter, quindi affronteranno la partita come seconda forza del campionato. Simplicio? Il suo gol non ha rapprsentato nulla, ce lo aspettavamo, lo abbiamo sempre trattato con privilegi e non lo abbiamo mai discriminato, gli vogliamo bene. Noi ci facciamo affidamento fino all’ultimo giorno, lo abbiamo protetto e speriamo che ribadisca prestazioni importanti fino a maggio. Simplicio, attraverso il suo procuratore, ha annunciato che cambierà società a giugno. La difficoltà di Ballardini alla Lazio? La vittoria della Supercoppa è stato un evento che ha deviato il percorso della Lazio ed ha modificato i pensieri rispetto alla realtà. La Lazio ha risorse ed energie per tirarsi fuori da questa situazione”.


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