Isla: discorso rinviato a dopo il Mondiale

 Dal Romanista:

«Isla alla Roma? Bisogna aspettare la fine del Mondiale. In questo momento non ci sono novità. Però vi confermo che piace a Ranieri». Leo Rodriguez ha la voce affannata. Va di fretta. «Ho un appuntamento, mi scusi…». Scuse accettate, señor Rodriguez. E poi, ultimamente, non è che il procuratore di Mauricio Isla abbia tanta voglia di parlare con la stampa italiana. Qualche giorno fa, da Udine si sono fatti sentire.

Amelia: “Simplicio grande acquisto, è molto duttile”

 Marco Amelia, terzo portiere dello scudetto del 2001, parla di Fabio Simplicio, nuovo acquisto della Roma. Dal Romanista:

Amelia, lei e Simplicio avete giocato insieme per due anni. Cosa può dirci di lui? Di Fabio posso solo parlare bene, sia come uomo sia come calciatore. È un giocatore di grandissima qualità e la sua duttilità gli permette di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. E poi è un professionista serio, uno che in campo dà sempre il massimo.

L’ira di Pozzo su Isla e il suo agente

 Dal Romanista:

Lui vuole giocare nella Roma, il suo procuratore l’ha ribadito più volte: «Aspetta solo una chiamata». E l’Udinese si infuria. La trattativa per portare in giallorosso il cileno Isla – impegnato oggi pomeriggio contro la Svizzera – ancora prima di entrare nel vivo è già diventata un caso. Come riporta il sito “Ilfriuli.it”, la famiglia Pozzo non avrebbe gradito tutte le dichiarazioni del suo agente, Leo Rodriguez, che ha spiegato in tutte le salse che «Mauricio ha il sogno di giocare la Champions, insieme al suo amico Pizarro».

La Roma a Pizarro: “Isla?”. Il cileno: “Se si può, prendetelo”

 David Pizarro: a domenda, risponde. E, allorchè la dirigenza capitolina gli ha chiesto un parere sul connazionale Mauricio Isla, il Pek ha replicato prontamente. Se potete – le parole del metronomo giallorosso – prendetelo. Da Il Corriere dello Sport:

Pizarro ha detto sì. «Se si può, prendetelo» così ha sintetizzato il regista giallorosso alla dirigenza romanista il suo pensiero. A proposito del connazionale Mauricio Isla, giocatore che nell’ultima stagione gli osservatori della Roma hanno seguito con crescente interesse. Probabilmente non serviva il semaforo verde di Pizarro, ma certo non dispiace che anche uno dei giocatori più stimati nello spogliatoio romanista sia sulla stessa lunghezza d’onda della società. Per quello che ci risulta, Isla è la terza priorità indicata da Claudio Ranieri prima di far rotta con la sua barca verso il mar Egeo. Prima viene l’acquisto di Burdisso, poi l’arrivo di un esterno sinistro basso (oggi come oggi l’atalantino Bellini sembra il favorito), quindi, se si potrà, sarà Isla. Che chiuderebbe il cerchio del mercato romanista.

Roma: Sanchez e Isla, i consigli di Pizarro

 Dal Corriere della Sera:

Non potendo più arrivare a Villa – e nemmeno a Iniesta, che Rosella Sensi sogna per rinforzare la sua Roma – meglio concentrarsi su obiettivi più terreni. E realizzabili. Tanto per esser chiari, anche i molti gioielli dell’Udinese che a Trigoria prenderebbero di corsa, costano già parecchio. Alejandro Alexis Sanchez è nato a Tocopilla, in Cile, il 19 dicembre del 1988. Dribbling e scatto sono le sue armi migliori. È a Udine da due anni. È certamente il caso del talentuoso Alexis Sanchez, 22 anni da compiere a dicembre.

Isla-Roma: in Cile danno l’affare per fatto

 Dal Romanista:

Claudio Ranieri l’ha messo praticamente in cima alla sua lista. Nel podio delle priorità del mister romanista, l’arrivo di Isla viene subito dopo la conferma di Burdisso. E insieme a un vice Riise. Ranieri, infatti, è rimasto conquistato dalla splendida stagione del difensore cileno dell’Udinese, 22 anni, che è in Sudafrica per disputare la coppa del Mondo. Nel suo Paese danno per certo l’arrivo alla Roma. Come riporta il sito 123.cl, tutta la stampa ritiene che entro pochi giorni Mauricio diventerà ufficialmente un giocatore giallorosso. Il suo procuratore, Leo Rodriguez, ha detto: «Vorremmo chiudere i dettagli prima dell’11 giugno, cioè prima dell’inizio del Mondiale. Mauricio vuole dedicare tutte le sue energie a questa importante competizione». Farlo sapendo che l’anno prossimo disputerà la Champions League sarebbe uno stimolo ulteriore.

Aquilani: amore infinito per la Roma

 Dal Romanista:

Per capire quanto Alberto Aquilani sia rimasto legato alla Roma, basti pensare che il 16 maggio, mentre i giallorossi si giocavano lo scudetto col Chievo, lui era insieme alla fidanzata Michela alle Bahamas. E lì, invece di stare sdraiato su un lettino a prendere il sole, era davanti al televisore a vedere «come sarebbe andata a finire». Al gol di Milito il suo stato d’animo era, più o meno, quello di tutti i tifosi della Roma. Per questo, quando dice che «il vostro centrocampo è tra i più forti d’Europa» c’è da credergli.

Roma: il centrocampo è super

 Dal Romanista

Pizarro, De Rossi, Perrotta, Taddei, Brighi e, buon ultimo, Fabio Simplicio. Senza considerare che anche Jeremy Menez e Mirko Vucinic sono stati spesso utilizzati da Ranieri in mezzo al campo. Alzi la mano chi non vorrebbe nella propria squadra un centrocampo del genere. Il tecnico di Testaccio può ritenersi fortunato, perché il prossimo anno l’avrà e questo gli consentirà, come ha già fatto in questa stagione, di cambiare assetto tattico a proprio piacimento: in avvio di partita o a gara in corso. Con l’arrivo di Simplicio, infatti, si è messo quel tassello che mancava per completare il reparto giallorosso (manca ancora un esterno in grado di fare il vice-Taddei ma si sta lavorando per prenderlo), che ora diventa davvero uno dei più forti in Europa.

Roma-Taddei: rinnovo a un passo

 Dal Corriere della Sera:

Giugno sarà il mese dei rinnovi. E delle scelte. La Roma pensa al consolidamento e, prima di gettarsi a capofitto nella risoluzione delle tante comproprietà sparse per l’Italia, dovrà valutare l’investimento complessivo legato ai prolungamenti contrattuali dei propri tesserati. A cominciare dall’allenatore Claudio Ranieri. C’è un dato piuttosto indicativo dell’attuale organico giallorosso che preoccupa non poco il ministro del tesoro della società Cristina Mazzoleni. Dei 29 calciatori sotto contratto e utilizzati anche solo una volta nella stagione appena archiviata, appena in sei – Totti, Vucinic, Pizarro, Juan, Julio Sergio e Guberti – hanno già raggiunto un’intesa che supera il prossimo biennio. Julio Sergio proprio ieri sera ha ufficializzato l’accordo che lo lega al club giallorosso sino al 2014 a 1.350 mila euro lordi a stagione più i premi.

Roma, fasce da rifare: Isla, Ebouè e Behrami i nomi più gettonati

 Dal Tempo

Due fasce da proteggere. Presi Adriano e Simplicio, la Roma ha bisogno di rinforzi a destra e a sinistra, in difesa e davanti. Il primo passo è un affare da risolvere in famiglia: non c’è ancora l’accordo con Taddei per il rinnovo. Trovata l’intesa sui soldi – 1,6 milioni netti a stagione più premi – il nodo resta la durata del nuovo contratto. Intanto la società giallorossa si sta guardando attorno. L’esterno che piace di più è il cileno Isla dell’Udinese, capace di giocare anche in difesa. Con lui la fascia destra della Roma ringiovanirebbe: 22 anni da compiere, il primo Mondiale alle porte e uno «sponsor» importante come Pizarro. In settimana è previsto un contatto con i dirigenti friulani: in ballo tra i due club c’è anche la comproprietà di Motta. Isla è sul mercato ma «da solo» costa. A Trigoria lo sanno e sono comunque pronti a investire nell’operazione i soldi ricavati dalle future cessioni dei vari Mexes, Doni e Baptista. Su quest’ultimo è piombato il Genoa. Alla Roma piace, e tanto, anche Benayoun del Liverpool ma è troppo caro. Sempre a destra serve un altro giocatore. Rinnovato il contratto a Cassetti, Ranieri ha chiesto un terzino.

Pizarro: “Io da Roma non mi muovo. Ora la Champions con la mia gente”

 David Pizarro ha parlato della stagione trionfante della Roma in una intervista al Romanista, con un pizzico di malinconia per un titolo solo sfiorato:

«Nei momenti di solitudine ci penso parecchio, perché stavolta ci sono andato davvero vicino». Troppo vicino per non avere voglia di riprovarci, già dalla prossima stagione. Magari anche in Champions League, perché quelli sono «sogni che uno ha, e magari riusciamo a realizzarli insieme».
David, c’è un’immagine difficile da dimenticare: alla fine di Roma-Cagliari ci sei tu sdraiato sotto la Sud, mentre i tuoi compagni facevano il giro del campo per ringraziare i tifosi. Eri esausto. Cosa ti è passato per la testa in quel momento?
“E’ stata una sensazione troppo forte, soprattutto in quel periodo e poi nella stessa partita. Mi sono sentito proprio male quando Checco (Totti n.d.r) ha sbagliato quel gol davanti alla porta, avevo paura di non arrivare fino all’ultima partita come volevamo a giocarci questo scudetto. Poi ero esausto, la caviglia mi faceva male. Mi sono passate troppe cose per la testa in quel momento”.

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