
Ieri era al Friuli per assistere alla gara tra Udinese e Roma. L’esordio di Gian Paolo Montali alla corte del club giallorosso non è stato battezzato nel migliore dei modi ma la prestazione di ieri non può essere, per l’ex bianconero, il banco di prova di alcunchè.
Ha bisogno di conoscere l’ambiente, Montali, e al contempo capire come e dove intervenire.
In un’intervista rilasciata a Roma Giallorossa, il nuovo arrivato si presenta e lo fa toccando più di un argomento di interesse.
Di fede Ducale, Montali si dice pronto alla nuova esperienza e forte di un trascorso in bianconero che gli ha fatto da scuola, insegnandogli a districarsi nel contesto del calcio.
Testuale:


L’indiscrezione di ieri era che Gian Paolo Montali, il cui destino in quota al club partenopeo di cui Aurelio De Laurentiis è Presidente sembrava essere tanto sicuro da venir messo nero su bianco, avesse rifiutato la proposta del Napoli per una serie di motivazioni formali e sostanziali, non ultima quella di aver trovato un contratto assai differente – nelle clausole e nelle modalità – da quanto fin lì discusso con il club.
Si è molto spesso parlato di problemi difensivi difensivi dimenticando che la compagine giallorossa, dopo uno scampolo di stagione, si è distinta anche per aver messo a segno la bellezza di trentasei gol con l’impressionante media di quasi tre a partita. Presi per mano da Francesco Totti – che da solo ha siglato quasi la metà del totale, 16 gol su 36! – i capitolini hanno in qualche maniera celato le gravi lacune difensive grazie alla capacità di segnare con tanta frequenza. L’attacco prolifico ha spesso ribaltato e annullato gli svarioni di cui s’era resa protagonista la retroguardia andando a riprendere gare che parevano già compromesse (Siena, Catania e Palermo fuori casa; il Napoli in casa).
Mirko Vucinic sta per tornare. Per la Roma una notizia da festeggiare, soprattutto dopo la dichiarazione d’amore – nei confronti del montenegrino – rilasciata da Claudio Ranieri che lo ha definito uno degli attaccanti migliori sul panorama europeo.
Undici contratti da rinnovare, più quelli di Burdisso e Lobont che sono in prestito. Un record in Serie A. Una formazione da mandare in campo, non fosse che tra questi ci sono due portieri (Julio Sergio e Artur). Il pezzo pregiato della lista si chiama Francesco Totti. Poi Cassetti, Tonetto, Greco, Pizarro, Pitt, Taddei, Perrotta, Esposito e gli estremi difensori appena menzionati. Del contratto del Capitano si sta occupando direttamente Rosella Sensi (la firma, secondo alcuni organi di stampa, potrebbe avvenire in settimana). Gli altri rinnovi saranno affare di Daniele Pradè e Claudio Ranieri. Le trattative, come è ovvio, saranno affidate al direttore sportivo, ma la parola del tecnico, fanno sapere dal quartier generale giallorosso, avrà un peso fondamentale nelle decisioni: la dirigenza ripone in lui piena fiducia; la Roma è nelle sue mani.
Cavani e la Roma. Sta diventando un caso. Due giorni fa le dichiarazioni del procuratore Claudio Anellucci, “Ho avuto diversi contatti con la società giallorossa“. Poi l’uscita di Zamparini: “Non ho bisogno di vendere ed ho più soldi della Roma“, alla quale ha risposto Pradè: “Cavani non ci interessa, non è vero niente. Di questa situazione non ci interessa assolutamente niente e neanche vogliamo entrarci“. Mistero. Perchè in realtà il giocatore a Trigoria piace, come ha sottolineato il Corriere dello Sport.
Le dichiarazioni del direttore sportivo Daniele Pradè, a margine della presentazione del progetto per il nuovo stadio della Roma: