Roma-Lazio: De Rossi, Menez, Riise pronti a essere decisivi

Francesco Totti uomo derby. Chi, tra i giallorossi, non lo spera. Anche perchè farebbe assonanza con tutte le altre volte – registrate nella Storia – in cui il Capitano ha messo la propria pennellata a ultimare i quadri più belli dal titolo in sequenza “Capolavori. Il derby“.
Eppure, a interpretare nel migliore dei modi numeri e analisi tecniche viene da pensare che a decidere la stracittadina potrebbero essere altri calciatori. Uomini a cui tocca il compito di fatica ma che sanno essere decisivi per dettagli fondamentali (vedi Riise, capace di punizioni dalla potenza indicibile: riuscisse a metterci anche la precisione, ahi Lazio), giocatori chiamati al salto di qualità attraverso un gesto che rimanga nella memoria (vero Menez? Un gol, e da grezzo diventeresti idolo di una curva), bandiere da cui ci si aspetta un guizzo in ogni occasione anche solo per festeggiarle con un pieno di gioia (che esplosione di giubilo trascinerebbe una rete di De Rossi?).
Ecco l’analisi de Il Corriere dello Sport che identifica proprio in Jeremy Menez, Daniele De Rossi e John Arne Riise tre probabili “man of the match”:

De Rossi che traguardo, 200 presenze in A solo con la maglia della Roma

 Riportiamo l’articolo del ‘Romanista ‘sulle 200 presenze che domani raggiungerà Daniele De Rossi in Seriea A, tutte con la maglia della Roma.

Dopo la convincente prestazione che Daniele De Rossi ha fornito contro il Basilea Ranieri lo ha pubblicamente ringraziato per essere rimasto in campo per gli interi 90’, anche se questo non era programmato. Il suo assist per Vucinic in occasione del secondo gol, poi, è stato qualcosa di assolutamente strepitoso, confermando quanto DDR sia importante per la squadra. Il test con gli svizzeri, dunque, ha detto che è bello e pronto per il derby, che coinciderà con uno dei traguardi più importanti della sua ancor fresca carriera di calciatore: le 200 presenze in serie A.

Roma-Basilea: Baptista per consolarsi, De Rossi per darsi un “tono”

 Chance. La sfida di giovedì contro il Basilea, penultimo turno della fase a gironi dell’Europa League, dovrebbe consentire a più di un giocatore di riannusare il prato dell’Olimpico. Stamani, Claudio Ranieri, nella seduta di allenamento, ha collocato Baptista al centro degli schemi offensivi: la Bestia, con tutta probabilità, tornerà titolare contro gli svizzeri, giovedì sera. Il brasiliano ha giocato la sua ultima partita dal primo minuto proprio in Europa League, nel successo ottenuto dai giallorossi contro il Fulham il 5 novembre scorso. Poi due spezzoni da 15 minuti l’uno, contro Bari e Atalanta, dopo la panchina di Milano e la convocazione di Dunga. Il turnover che adotterà Ranieri in vista del derby di domenica è lo specchio dell’involuzione di Baptista: match winner della stracittadina di andata dello scorso anno, Julio (zero gol all’attivo in questa stagione) è destinato a vivere da rincalzo il prossimo Roma-Lazio.

Ranieri: “De Rossi non va via, tridente è cantare e portare la croce”

Atalanta-Roma alle porte e consueta conferenza stampa della vigilia da parte di Claudio Ranieri presso il centro sportivo Fulvio Bernardini dove, da qui a qualche ora, la Primavera giallorossa sarà impegnata nel derby contro la Lazio.
DE ROSSI. Il tecnico testaccino ha esordito parlando di Daniele De Rossi, ufficialmente non convocato per la sfida di Bergamo: “Daniele sta bene, si è allenato per quanto poteva fare ma questo è il periodo della riabilitazione: prosegue la rieducazioni fisica anche perchè ha perso sette chili. La nostra intenzione è di farlo rientrare gradatamente, magari già un tempo contro il Basilea, e metterlo nelle condizioni di essere pronto per il derby. A proposito: non va via Daniele, non va via Daniele! Al 100%. Vado via anche io. Così siete sicuri che resto”.
TRIDENTE. “Prendo tempo fino a stasera per decidere ma certo che il tridente può essere proposto anche in gare esterne: domenica scorsa sono stato ripagato dai ragazzi. Certo che tridente equivale a cantare (i tre davanti, ndr) e portare la croce (gli altri otto)”.
JUAN. “Certo che conto su di lui che mi ha detto di aver recuperato e di non sentire fastidio, ma ne schiero al massimo quattro. Non nascondo, tuttavia, che mi sta convincendo anche Marco Andreolli“.
ATALANTA. “Squadra dura, campo difficile. Hanno un allenatore, Antonio Conte, che stimo enormemente e che, dopo aver fatto bene a Bari, sta facendo ottime cose anche a Bergamo. Come me con la Roma, dopo qualche vittoria sono arrivate le sconfitte anche se quella di mercoledì (contro il Lumezzane per 1-0, ndr) conta poco visto che l’Atalanta ha schierato nemmeno mezza formazione titolare Anche loro sono stati in ritiro e sappiamo benissimo per averlo sperimentato che il ritiro ti fa arrabbiare: domani sarà dura e ci sarà da lottare”.

Dal rombo al tridente: i numeri, i minuti ed i gol del centrocampo giallorosso

 Tre posti per nove maglie. In tredici giornate tutti presenti a dare una mano al centrocampo di Ranieri. Anche solo per pochi minuti. Simone Perrotta comanda i magnifici nove e li trascina attraverso schieramenti, tattiche e moduli diversi. Si è cominciati da Siena con il rombo, anche se la Roma nei primi 16 minuti della partita al Franchi aveva adottato un centrocampo robusto con 5 uomini a proteggere la difesa. Poi si è tornati al rombo, il modulo adottato per invertire la rotta di una squadra in crisi, in realtà era stato già adottato da Spalletti la scorsa stagione. L’idea risale al 4 novembre del 2008: dopo una serie nera di risultati, con la sfida contro il Chelsea il tecnico di Certaldo decise di mettere da parte il 4-2-3-1. Si affidò, per la circostanza, a De Rossi (veritce basso), Perrotta (interno destro), Brighi (interno sinistro) e Pizarro (vertice alto). I giallorossi surclassarono i londinesi per 3-1 e da allora Spalletti iniziò a disegnare le varianti della sua Roma sul 4-3-1-2. Ovvero sul rombo. Con il nuovo modulo i giallorossi conseguirono in campionato 11 vittorie (di cui cinque consecutive – dalla 12a alla 16a giornata) e 6 pareggi.

De Rossi fa passi da gigante, ma a Trigoria predicano cautela

 De Rossi vuole l’Atalanta. Sarà difficile riuscire a convincere Daniele ad usare cautela. Per quanto la tabella di marcia stilata dallo staff sanitario giallorosso non prevedeva, almeno in principio, l’utilizzo del centrocampista per la trasferta di Bergamo. Da Trigoria, in realtà, continuano a predicare prudenza: De Rossi smania, ma le giornate trascorse in ospedale, tra l’intervento allo zigomo e il problema ai reni, hanno debilitato molto Capitan Futuro. Si giocasse domani, probabilmente, i medici imporrebbero lo stop al giocatore. La decisione, però, verrà rimandata fino all’ultimo giorno disponibile prima della partenza per la Lombardia: se De Rossi dovesse continuare far registrare progressi, lo staff medico potrebbe concedere il via libera. Viceversa, l’appuntamento sarebbe rimandato al derby. In quel caso, Daniele non sentirebbe nessuno.

Chelsea: sessanta milioni per De Rossi

Incedibile: detto e ridetto. Ma le sirene inglesi fanno gola. Eccome. Daniele De Rossi da Roma non ha alcuna voglia di muoversi, però: oltremanica sono pronte offerte da sessanta milioni di euro che farebbero traballare anche società sane dal punto di vista economico. Figuriamoci un club al verde come la Roma. A riferire della pazzesca cifra messa sul piatto dal Chelsea di Carlo Ancelotti è Il Corriere della Sera. L’articolo:

Roma, Juan è o.k. Ballottaggio con Mexes e Burdisso

Juan si dice finalmente pronto per tornare a giocare: il brasiliano potrebbe essere schierato da Claudio Ranieri già domenica nella gara contro l’Atalanta. Il dilemma, a questo punto, è per paradosso quello di capire chi mettere fuori tra Philippe Mexes e Nicolas Burdisso, entrambi in condizioni di forma ottimali. A meno che il tecnico testaccino non decida proprio di cambiare modulo e tenerli tutti e tre in campo. A riportare le prime indiscrezioni è Il Corriere dello Sport edizione odierna:

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