
Francesco Totti uomo derby. Chi, tra i giallorossi, non lo spera. Anche perchè farebbe assonanza con tutte le altre volte – registrate nella Storia – in cui il Capitano ha messo la propria pennellata a ultimare i quadri più belli dal titolo in sequenza “Capolavori. Il derby“.
Eppure, a interpretare nel migliore dei modi numeri e analisi tecniche viene da pensare che a decidere la stracittadina potrebbero essere altri calciatori. Uomini a cui tocca il compito di fatica ma che sanno essere decisivi per dettagli fondamentali (vedi Riise, capace di punizioni dalla potenza indicibile: riuscisse a metterci anche la precisione, ahi Lazio), giocatori chiamati al salto di qualità attraverso un gesto che rimanga nella memoria (vero Menez? Un gol, e da grezzo diventeresti idolo di una curva), bandiere da cui ci si aspetta un guizzo in ogni occasione anche solo per festeggiarle con un pieno di gioia (che esplosione di giubilo trascinerebbe una rete di De Rossi?).
Ecco l’analisi de Il Corriere dello Sport che identifica proprio in Jeremy Menez, Daniele De Rossi e John Arne Riise tre probabili “man of the match”:
Riportiamo l’articolo del ‘Romanista ‘sulle 200 presenze che domani raggiungerà Daniele De Rossi in Seriea A, tutte con la maglia della Roma.
Chance. La sfida di giovedì contro il Basilea, penultimo turno della fase a gironi dell’Europa League, dovrebbe consentire a più di un giocatore di riannusare il prato dell’Olimpico. Stamani, Claudio Ranieri, nella seduta di allenamento, ha collocato Baptista al centro degli schemi offensivi: la Bestia, con tutta probabilità, tornerà titolare contro gli svizzeri, giovedì sera. Il brasiliano ha giocato la sua ultima partita dal primo minuto proprio in Europa League, nel successo ottenuto dai giallorossi contro il Fulham il 5 novembre scorso. Poi due spezzoni da 15 minuti l’uno, contro Bari e Atalanta, dopo la panchina di Milano e la convocazione di Dunga. Il turnover che adotterà Ranieri in vista del derby di domenica è lo specchio dell’involuzione di Baptista: match winner della stracittadina di andata dello scorso anno, Julio (zero gol all’attivo in questa stagione) è destinato a vivere da rincalzo il prossimo Roma-Lazio.
Tre posti per nove maglie. In tredici giornate tutti presenti a dare una mano al centrocampo di Ranieri. Anche solo per pochi minuti. Simone Perrotta comanda i magnifici nove e li trascina attraverso schieramenti, tattiche e moduli diversi. Si è cominciati da Siena con il rombo, anche se la Roma nei primi 16 minuti della partita al Franchi aveva adottato un centrocampo robusto con 5 uomini a proteggere la difesa. Poi si è tornati al rombo, il modulo adottato per invertire la rotta di una squadra in crisi, in realtà era stato già adottato da Spalletti la scorsa stagione. L’idea risale al 4 novembre del 2008: dopo una serie nera di risultati, con la sfida contro il Chelsea il tecnico di Certaldo decise di mettere da parte il 4-2-3-1. Si affidò, per la circostanza, a De Rossi (veritce basso), Perrotta (interno destro), Brighi (interno sinistro) e Pizarro (vertice alto). I giallorossi surclassarono i londinesi per 3-1 e da allora Spalletti iniziò a disegnare le varianti della sua Roma sul 4-3-1-2. Ovvero sul rombo. Con il nuovo modulo i giallorossi conseguirono in campionato 11 vittorie (di cui cinque consecutive – dalla 12a alla 16a giornata) e 6 pareggi.
De Rossi vuole l’Atalanta. Sarà difficile riuscire a convincere Daniele ad usare cautela. Per quanto la tabella di marcia stilata dallo staff sanitario giallorosso non prevedeva, almeno in principio, l’utilizzo del centrocampista per la trasferta di Bergamo. Da Trigoria, in realtà, continuano a predicare prudenza: De Rossi smania, ma le giornate trascorse in ospedale, tra l’intervento allo zigomo e il problema ai reni, hanno debilitato molto Capitan Futuro. Si giocasse domani, probabilmente, i medici imporrebbero lo stop al giocatore. La decisione, però, verrà rimandata fino all’ultimo giorno disponibile prima della partenza per la Lombardia: se De Rossi dovesse continuare far registrare progressi, lo staff medico potrebbe concedere il via libera. Viceversa, l’appuntamento sarebbe rimandato al derby. In quel caso, Daniele non sentirebbe nessuno.

