Espulsione Totti “made in Italy”

 Da La Gazzetta dello Sport

Il nostro calcio è come un saloon di mediocri western di mezzo secolo fa: la finale di Coppa Italia è stata introdotta da un clima pesante, assurdo. Sarebbe stato ingenuo pensare che la partita e i suoi protagonisti avrebbero riscattato il «tutto contro tutti» che stiamo mandando da tempo in mondovisione. Però ci abbiamo sperato un’altra volta: in fondo da qualche parte si deve pur cominciare. Invece al pronti via si è vista una serie di corpo a corpo, cui nessuno si è sottratto.

Finale Roma-Inter: Toni suona la carica

 Da Il Romanista

«Non mancate». Con queste parole si conclude il messaggio che Luca Toni, alla vigilia di Roma-Inter, scrive sul suo sito. Poche parole, ma rivolte a tutti i tifosi romanisti, che stasera all’Olimpico dovranno essere l’arma in più contro l’Inter. Il bomber giallorosso, probabilmente, partirà dalla panchina, ma il suo contributo, specie nel secondo tempo, potrebbe rivelarsi decisivo.

De Rossi: sei gol all’Inter

 Da La Gazzetta dello Sport

Difficile trovare una spiegazione, decisamente più facile fare la conta e scoprire che Daniele De Rossi in carriera ha segnato sei gol all’Inter. Non è poca cosa: su un totale di trentasei, tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa, significa un sesto del totale. La finale di oggi cade in un periodo particolare: è finito nel pentolone di Lazio-Inter con un paio di dichiarazioni. La risposta migliore è quella di giocare bene, provare a firmare la settima rete e magari vincere: sarebbe, per lui, il quarto trofeo con la maglia giallorossa. L’amarcord Il primo gol di De Rossi all’Inter meritò una maglia stracciata: 3 ottobre 2004, il guizzo di Daniele permise alla Roma di pareggiare 3-3 con i nerazzurri e consentì a Delneri di salvare la pelle nell’esordio sulla panchina giallorossa.

Roma-Inter: una coppa piena di veleni

 Da Il Tempo

La Roma del pallone avvelenato si prepara a un’altra serata di tensione. Se c’erano dei dubbi, sono stati dissipati ieri notte quando un gruppo di tifosi romanisti si è radunato sotto l’hotel Hilton Rome Cavalieri di Monte Mario, dove l’Inter alloggia da sabato scorso. L’obiettivo: disturbare la vigilia dei nerazzurri. «Ce l’aspettiamo» aveva detto Mourinho in conferenza stampa.

Finale Roma-Inter: Rizzoli, bisogna invertire la tendenza

 Da Il Romanista:

La designazione del bolognese Rizzoli per la finale di Coppa Italia tra Roma e Inter era ampiamente annunciata. Che il prescelto di Collina fosse lui lo si era capito dalle designazioni  dell’ultimo turno di campionato, nel quale lo aveva prudentemente tenuto a riposo.

Finale Roma-Inter: Ranieri-Mourinho, la sfida continua

 Da Il Messaggero

Togliamo il veleno, titolava la Gazzetta dello Sport ieri mattina. Giustissimo. Peccato che il quotidiano sportivo milanese si era dimenticato che ieri, nel pomeriggio, Josè Mourinho avrebbe avuto la vetrina nella sala stampa dell’Olimpico. Il portoghese, prima delle gare di campionato, non parla da tempo e forse in via Solferino non avevano messo in preventivo che stavolta, dopo la farsa di domenica sera, si sarebbe ripresentato. Per tirar fuori tutto il veleno che gli era rimasto in corpo nelle ultime settimane.

Finale Roma-Inter: l’Olimpico sarà giallorosso

 Da Il Romanista:

 Ci pensa la Roma a svelenire il clima. In un contesto climatico divenuto bollente dopo l’amichevole burletta tra Lazio e Inter, la nostra società ha chiesto ai romanisti di offrire, stasera, una prova di civiltà. Civiltà romana. «La Roma – si legge in un comunicato – invita il suo straordinario pubblico ad una dimostrazione di grande lealtà sportiva e di fair play in occasione della finale di domani sera (stasera, ndr). (…) La Roma è certa che la propria meravigliosa e appassionata moltitudine di tifosi darà dimostrazione di grande civiltà e di rispetto per le regole dello sport e non solo, come già da molti anni avviene in ogni gara del campionato italiano e nelle diverse competizioni europee». Un appello alla serenità – dicevamo – che Trigoria ha ritenuto necessario. L’atmosfera, in verità, non è così tesa come si potrebbe pensare.

Finale Roma-Inter: torna Pizarro

 Da Il Romanista

Per il geometra cileno non è solo una questione di compassi, goniometri e lanci  calibrati. No, per l’idealista David Pizarro la partita con l’Inter è una questione di principio, una battaglia  morale, una vendetta da consumare sul rettangolo di gioco. Dicono a Trigoria che il giorno dopo la farsa di  Lazio-Inter Pizarro si sentisse un animale in gabbia. Aveva voglia di spaccare il mondo. «Noi siamo soli, contro tutto e tutti», si sarebbe lasciato sfuggire. Voleva l’Inter. La voleva subito. Gli hanno spiegato che doveva aspettare due giorni. I due giorni sono passati. Inter-Roma è la sua partita.

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