Coppa Italia, Roma-Inter: Totti per la storia

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 Da Il Romanista

Il 5 maggio 1948 l’Italia repubblicana ebbe per la prima volta il suo emblema. La Roma, invece, il suo simbolo ce l’ha sempre avuto, dal 27 settembre 1976. E oggi sarà ancora lui a guidare la squadra verso quella Coppa Italia che lo farebbe diventare il romanista più vincente di sempre. Ci tiene tanto, Totti, probabilmente come non mai. Perché sa che la Roma ha disputato una grandissima stagione e (almeno) un trofeo sarebbe il giusto riconoscimento. Alzarlo, poi, all’Olimpico, è un’ulteriore spinta: due anni fa ricevette la Coppa dalle mani di Napolitano, ma come capitano non giocatore. Stasera, invece, giocherà eccome: con la fascia al braccio, il solito sorriso sornione e quella classe inimitabile che nessuno ha. In campo e fuori, visto che lunedì gli verrà assegnato un riconoscimento dal Coni provinciale «per il suo impegno in favore dei giovani». In questa settimana Totti si è allenato bene. A Parma ha disputato una partita di altissimo livello e non aspetta altro che replicare. Anche per avere sulla maglia il prossimo anno, oltre alla coccarda, quella stella d’argento che nessuno potrebbe più togliere alla Roma.


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