Bologna-Roma, la conferenza di Montella: “La Roma aveva paura, la vittoria ci aiuta”

 Bologna-Roma: la conferenza stampa di mister Montella dopo la pesante vittoria in casa del Bologna.
MODULO E VITTORIA – “Il modulo lo determinano gli interpreti, i giocatori. Non c’è un modulo vincente altrimenti lo dotterebbero tutti. L’importante è che i giocatori migliori giochino nelle loro posizioni più congeniali. Cercherò di parlare di tattica per imparare, sempre per fare una battuta. Mi auguro di rimanere sempre me stesso. “Stimo moltissimo Ranieri, oggi abbiamo visto i punti deboli dell’avversario dopo aver studiato molto, facendo vedere gli errori più eclatanti. In questo momento la priorità è la difesa secondo me. Ci si aiuta con le vittorie, questa squadra aveva paura non so perchè, sembravano un po’ sfiduciato e sono giocatori un po’ emotivi. Oggi è stata una vittoria importante da questo punto di vista. Peraltro secondo me una vittoria voluta, difesa e meritata. Complimenti anche al Bologna perchè c’erano ed hanno giocato ma io sono contento. Non ho esultato al gol? Sono abituato con i ragazzini che segnano dieci gol a partita quindi ero stanco di esultare, mi passi la battuta”.

Conferenza stampa di Ranieri: “Peccato per l’occasione sprecata. La questione societaria? Siamo impermeabili”

 Ecco le parole di Ranieri in conferenza stampa: “Peccato per questo risultato perchè dopo il nostro gol è stato il momento più bello della Roma ma poi Riise ha valutato male quel cambio di campo di 35 metri. E’ stato sorpreso, e non ha neanche saltato. Queste poi sono partite che puoi anche perdere, meno male che Julio Sergio l’ha mandata sulla traversa. Un primo tempo insufficiente? La spiegazione è che per la prima volta abbiamo giocato con le tre punte lì davanti. Non era facile trovare i tre perchè il Brescia chiudeva bene gli spazi.

Conferenza stampa Roma-Cagliari. Ranieri: “Il Cagliari è una buona squadra, noi pensiamo allo scudetto. Voglio restare e vincere con la Roma”

 Roma-Cagliari: la conferenza stampa di mister Ranieri alla vigilia del match di campionato contro la compagine sarda.

REJA: “Voglio chiedere scusa a Reja per la battuta che ho fatto sulla sua presenza alle riunioni degli arbitri. Lui c’era, la mia era solo una battuta mi dispiace se la sia presa”.

CAGLIARI: “E’ una buona squadra, molto organizzata. Conti? Meritava una grande squadra, forse è maturato un po’ in ritardo. Dall’andata sono cambiate tante cose. Donadoni sta seguendo la traccia lasciata da Allegri e Bisoli. Cossu è imprevedibile. Basta che giochiamo in 11, non come all’andata”.

JUAN:Dopo il rientro dal Brasile sta faticando un po’ più degli altri ma tecnicamente non è in discussione”.

ADRIANO: “ Mi dispiace molto. Il ragazzo è sensibile e l’infortunio purtroppo è abbastanza serio”.

INTER: “E’ la squadra da battere senza nulla togliere al grande campionato che sta facendo il Milan”.

Milan-Roma, Ranieri: “Gioca Doni, per Pizarro recupero graduale”

 Le parole di Claudio Ranieri nel corso della conferenza stampa della vigilia di Milan Roma:
MILAN.
“Con Allegri è totalmente cambiato, pressa e verticalizza subito. E’ primo meritatamente. Gioca bene non sono attendisti come prima ma giocano. Cassano? Avranno una pedina in più. Ultimo treno per lo scudetto? E’ una partita che vale molto, se stiamo a dieci punti di distanza vuol dire che dobbiamo lavorare di più per migliorare il 2010”.
FORMAZIONE. “Vucinic ha cercato in tutte le maniere di esserci ma ha un problema all’adduttore che gli impedisce di muoversi. Adriano è recuperato dall’influenza  come Julio Sergio  ma domani gioca Doni. Borriello con la maschera può giocare anche se sarà un po’ limitato, lui cercherà di fare bella figura contro la sua ex squadra. Stasera prenderò tutte le decisioni”.
ROMA. “Siamo la squadra che ha fatto più punti nell’anno solare quindi i ragazzi sono stati bravi anche se ultimamente non stiamo facendo bene. Vogliamo migliorare perché non siamo contenti. Poco gioco? Secondo me ce l’abbiamo un gioco, altrimenti non avremmo portato tante persone allo stadio lo scorso anno”.
PIZARRO. “Pizarro può giocare o davanti la difesa o dietro le punte ma non sulle fasce. Ho parlato con il ragazzo perché per me non c’è nessun problema. Ho chiesto se avesse problemi e il ragazzo mi ha risposto di no e che era meglio farlo rientrare gradatamente per recuperare la forma”.

Ranieri: “Niente turnover, voglio battere il ferro finchè è caldo”

 Ecco le parole di Ranieri in conferenza stampa:

Ripartire A Brescia ci eravamo ritrovati, ma dobbiamo continuare.

Tridente Non escludo mai nulla. Io dico che per giocare con tre attaccanti tutti devono correre. Non si vince con più attaccanti. Tutti devono dare il loro.

Greco – Ho piena fiducia nel ragazzo.

Il momento – Il difficile è sempre fare i 3 punti. Bisogna avere sempre la massima umiltà, compatti e continuare su questa strada.

Ranieri: “Domani ci faremo trovare pronti. Mi piacerebbe portare un trofeo a Roma dopo 50 anni”

La conferenza stampa integrale di Ranieri alla vigilia di Roma-Panathinaikos
Quante possibilità ha la Roma di qualificarsi?
“Credo che abbiamo il cinquanta e cinquanta, loro sono una squadra ben organizzata, giocheranno ad aspettarci per ripartire in contropiede, come nella gara di andata. Ci faremo trovare pronti per questo”.
E’ la partita più importante dell’anno?
“Ma me lo avete detto da settembre, da quando sono arrivato. Sì, è la più importante. E poi il Napoli sarà la più importante. Ragioniamo così noi. Ogni partita è un esame. Un esame differente. Questo è un esame estero, contro una squadra in testa al suo campionato. Sappiamo che è molto particolare. Dovremo essere impegnati e concentrati al massimo”.
L’assenza di Pizarro?
“Fino ad ora la squadra sta facendo bene, sta mascherando bene le assenze importanti, nopn solo di Pizarro, ma anche degli altri che non posso convocare. Stiamo facendo bene ma dobbiamo continuare”
I tifosi vivono una favola. C’è la favola scudetto e la favola europea. Lei vorrebbe riportare un trofeo europeo a Roma dopo cinquanta anni. Cosa significherebbe?
“Innanzi tutto, anche bse sono romano devo farmi conoscere dai miei fratelli romani, non è che sanno molto di me. Quando ho detto ‘non sono De Coubertin, per me ogni partita è l’ultima, vale un dentro o fuori. Può essere Europa o campionato, amichevole, va giocata al cento per cento. Dopo cinquanta anni, si chiamava Coppa delle Fiere, mi piacerebbe portare un trofeo a Roma, ma non sarà facile, ce ne accorgeremo domani. Prima di tutto deve essserci il sogno, poi ci deve essere l’azione. Il sogno lo abbiamo detto, ma contano i fatti. I fatti dicono che domani sarà difficilissima. L’altro sogno non ci pensiamo, l’Inter è di un altro pianeta. Non ci stiamo pensando. Noi spingiamo tantissimo ma siamo ancora lontani. Solo loro possono perderlo. Noi vogliamo guardarci bene da quelle squadre che vogliono raggiungere i tre posti che vogliono dire che vai diretto alla fase finale. Il quarto vuol dire preliminari e sarebbe pericolosissimo perchè sono ‘liberi’ da quest’anno, puoi incontrare subito una grande. E allora è importantissimo arrivare terzi. Entro le prime tre”.
Una volta la Roma sembrava una squadra isterica. Come è cambiata così tanto?
“Io non posso parlare degli altri. Ho un ottimo spogliatoio, chiedo non si disperdano energie nervose in cose che non ci riguardano. Noi vogliamo fare bene, rispettare arbitro e guardalinee. Poi a volte anche noi usciamo dal seminato, ma subito rientraimo nella norma”.
C’è timore di aver perso tempo con Totti?
“Non credo né che si sia sbagliato né che si sia perso tempo. Ha avuto infortuni su quel ginocchio. Il dottotre che meglio di tutti lo conosce ci dà tempi e modi che noi rispettiamo, meglio non si può fare”.
Cosa serve alla Roma per arrivare in fondo in Europa?
“Deve essere forte. Deve trovarsi al omento giusto al posto giusto. Incontrare quelle squadre con tutti i supoi giocatori e giocarsela alla pari. E poi avere il pizzico di fortuna per essere decisivo e vincere. perchè se non hai un pizzico di fortuna non arrivi”.
Secondo lei la Roma può avere queste qualità?
“Certo. Non siamo qui per partecipare, dobbiamo averle, e se non ce le abbiamo ce le inventiamo. Dobbiamo fare il massimo, poi accetteremo il responso del campo. Dobbiamo uscire dal campo sapendo che abbiamo dato tutto e di più. Quando esci avendo raschiato il fondo del barile e aver dato più di quello che avevi puoi solo stringere la mano agli avversari e fargli i complimenti”.
Quanto può essere decisivo Vucinic?
“Dobbiamo essere tutti decisivi. Può essere decisivo anche chi gioca solo due partite, dobbiamo lavorare”.
Vucinic ha avuto una metmorofosi, è più sciolto quando gioca. Di chi sono i meriti?
“Sono solo suoi. Mirko veniva da un infortunio e si stava riprendendo, quindi non poteva essere al 100%. Ha lavorato tanto e sta raccogliendo i frutti del suo lavoro”.
Su Menez. Ha fatto progressi? Può far parte del progetto per domani?
“Certo. Ha fatto dei progressi si sta impegnando e tutti i convocati fanno parte del progetto”.
Quanti dubbi ha per domani?
“Mi piace perché cambiate le domande, una volta mi chiuedevate la formazione, ora mi chiedete i dubbi (ride, ndr). Lo sapete che stasera farò il rescoconto e poi deciderò la formazione”.
Teme che la pressione possa salire man mano che impegni si facciano più importanti?
“A Roma c’è sempre pressione.Un conto è avere pressioni negative quando vai male un conto e averle positive. Nel momento difficile i ragazzi hanno dimostrato grandi cose. Spero che quando arriveranno le pressioni positive i ragazzi facciano lo stesso”.
Perché nonstante i risultati positivi l’Olimpico non è mai pieno?
“Me lo sono chiesto ma non riesco a capire il perché. Spero che domani l’Olimpico sia pieno perché ne abbiamo bisogno. Quando lo riempiremo vorrà dire che saremo sulla strada giusta”
È in grado Juan di giocare tre partite in pochi giorni?
“Io scherzando lo chiamo Benjamin Botton perché quando sono arrivato aveva 40 anni adesso sembra che ne abbia 25. Vedremo se giocherà, ma non mi sembra stanco”.
Cerci può essere utilizzato anche da seconda punta?
“Si se lui ci crede ha le caratteristiche adatte per fare la seconda punta. Ha un gran tiro, un bel dribbling può fare la seconda punta tranquillamente”.
Che effetto ha vi ha fatto la reazione inspiegabile degli interisti durante la partita di sabato?
“Questa è una qualità di Mourinho. Far sentire la squadra contro tutti e che è sola.I giocatori gli rispondono in questo senso. Poi dopo rivedono gli episodi e capiscono che hanno sbagliato, ma nel momento del gioco pensano che sia tutto sbagliato. Tagliavento è stato bravissimo ma credo, senza voler far polemica, che il fallo di Milito è grave cosi come le proteste di Eto’o che ha abbracciato l’arbitro. Se lo fanno in Europa vengono cacciati. Tagliavento è stato di ghiaccio”.
Cosa pensa della regola che vieta le bestemmie?Come pensate di muovervi ?
“Penso sia una cosa positiva perché le immagini arrivano in tutte le case. Noi siamo dei punti di riferimento per i bambini che ci guardano. Anche se delle volte  delle parole vengono fraintese”.

 Claudio Ranieri, alla vigilia di Roma-Panathinaikos, gara valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, ha incontrato i giornalisti a Trigoria per la conferenza stampa:
LA PARTITA – “Credo che abbiamo il cinquanta e cinquanta, loro sono una squadra ben organizzata, giocheranno ad aspettarci per ripartire in contropiede, come nella gara di andata. Ci faremo trovare pronti per questo. La più importante dell’anno? Sì, è la più importante. E poi il Napoli sarà la più importante. Ragioniamo così noi. Ogni partita è un esame. Un esame differente. Questo è un esame estero, contro una squadra in testa al suo campionato. Sappiamo che è molto particolare. Dovremo essere impegnati e concentrati al massimo. Cosa serve alla Roma per arrivare in fondo in Europa? Deve essere forte. Deve trovarsi al momento giusto al posto giusto. Incontrare quelle squadre con tutti i supoi giocatori e giocarsela alla pari. E poi avere il pizzico di fortuna per essere decisivo e vincere. perchè se non hai un pizzico di fortuna non arrivi. Non siamo qui per partecipare, dobbiamo averle, e se non ce le abbiamo ce le inventiamo. Dobbiamo fare il massimo, poi accetteremo il responso del campo. Dobbiamo uscire dal campo sapendo che abbiamo dato tutto e di più. Quando esci avendo raschiato il fondo del barile e aver dato più di quello che avevi puoi solo stringere la mano agli avversari e fargli i complimenti. Dubbi di formazione? Una volta mi chiedevate la formazione, ora mi chiedete i dubbi (ride, ndr). Lo sapete che stasera farò il rescoconto e poi deciderò la formazione”.

Mihajlovic: “A Roma per passare il turno, c’è l’Europa in ballo”

 Sinisa Mihajlovic, tecnico del Catania prossimo avversario della Roma in Coppa Italia, ha parlato in conferenza stampa della gara di domani sera contro i giallorossi, con fischio d’inizio alle ore 21,00: “Non è un intralcio, c’è l’Europa in ballo. Può darsi che ci sarà un po’ di turnover o, magari, solo in parte. Di sicuro avranno spazio anche quei calciatori che finora hanno giocato meno. Faremo di tutto per vincere. Si può raggiungere qualsiasi traguardo se ci credi veramente e non mi aspetto una Roma svogliata. Morimoto? Dovrebbe giocare, sta a lui convincermi a schierarlo in campo. Penso che il gol messo a segno sabato gli sia stato molto utile, l’ho visto più solare, meno triste. Anche Moretti potrei far giocare dall’inizio a Roma. Plasmati? Vedremo. Lopez non è ancora al top a, anche volendo, il transfer non è ancora arrivato. Noi andiamo a Roma per passare il turno. Giocheremo in casa della Roma ma noi con chiunque andiamo a giocare andiamo sempre per cercare di vincere.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.