Tifosi in estasi: a-Roma giallorosso all’Olimpico

Da Il Corriere della Sera:

Sempre senza Totti – e non è poco – ma la Roma torna al completo. La partita col Milan è una sorta di spareggio per il secondo posto, l’attesa in città è spasmodica e Claudio Ranieri può finalmente sorridere per il recupero di pedine inamovibili della sua scacchiera. Giocheranno tutti dal primo minuto? Parola al tecnico: «I rientri di Toni, Pizarro e Julio Sergio sono fondamentali. Tornano a disposizione tra i convocati quindi sono utilizzabili. Nessuno potrà essere al top della condizione fisica, ma i ragazzi sono pronti e motivati». Gli elogi a Leonardo non nascondono i propositi di rivincita dell’allenatore giallorosso: «Avremo l’atteggiamento giusto per non farli giocare e impostare la nostra partita. Quella rossonera è una squadra molto esperta, una delle più forti in ambito internazionale. Speriamo di riprenderci ciò che ci fu tolto nell’andata a San Siro: col Milan è iniziata la nostra macchia nera delle tre sconfitte consecutive comprese Livorno e Udinese. Peggiorare non possiamo».

Ranieri: “Olimpico esaurito, Roma sulla buona strada”

 Claudio Ranieri l’ha detto a pieni polmoni: “Sono orgoglioso dei miei ragazzi“. Nella conferenza della vigilia di Roma-Milan, il testaccino è stato prodigo di complimenti nei confronti dei calciatori giallorossi e ha cercato di spronarli attraverso un pubblico elogio. L’articolo de Il Romanista, in edicola oggi, riprende e sviluppa il concetto:

«Sono orgoglioso per i miei ragazzi, hanno lavorato sodo». Messaggio di Claudio Ranieri a tutti quelli che dopo l’eliminazione in Europa e il pareggio di Napoli hanno criticato la formazione giallorossa. La Roma non si tocca, non è giusto, per tutto quello che questo gruppo è stato capace di fare dal 2 settembre, giorno di insediamento del tecnico, fino a oggi. Nessuno avrebbe mai pensato che Roma- Milan di questa sera sarebbe valsa il secondo posto in campionato. Quindi il lavoro del gruppo è solo da elogiare. «Le critiche fanno sempre bene. Io devo elogiare la mia squadra per quello che ha fatto fino ad adesso. I ragazzi a Napoli si son comportati bene e hanno reagito bene all’uscita dall’Europa League». Stasera si giocherà con lo stadio esaurito, non succedeva da Roma-Parma dello scudetto.

Roma-Milan, tutto è pronto. Ranieri non vuole rischiare Toni: Baptista e Vucinic in campo dall’inizio

 ROMA – La Roma farà il pieno. Domani sera (ore 20.45), la squadra giallorossa affronterà il Milan, allo stadio Olimpico. E «i biglietti per la gara sono esauriti in ogni ordine di posto», ha spiegato la società in un comunicato. Ranieri deve fare i conti con l’assenza di Totti. Anche se Toni, Pizarro e Julio Sergio sono stati convocati, avendo tutti smaltito i rispettivi infortuni. «Vogliamo riprenderci i punti che ci hanno tolto nell’andata», ha detto l’allenatore in conferenza-stampa.
Ranieri ha fornito poche indicazioni in merito alla formazione che scenderà in campo contro i rossoneri. Il tecnico non riproporrà il 3-5-2 schierato a Napoli, ma opterà per il 4-4-2: occorrerà, infatti, una squadra quadrata per battere l’undici di Leonardo. Toni, con ogni probabilità, non farà parte della formazione titolare, è trapelato in serata dal Fulvio Bernardini. L’ex attaccante del Bayern Monaco non gioca da 42 giorni; vale a dire dalla sfida contro la Juventus del 23 gennaio. E, secondo lo staff tecnico, ha svolto pochi allenamenti per poter giocare dall’inizio. Il calciatore sarebbe quindi esposto a una ricaduta dell’infortunio al polpaccio sinistro: un’eventualità che induce a usare la prudenza. Una ricomparsa del problema, infatti, metterebbe Luca a rischio in vista del Mondiale.

Juan: “Roma? Mai pensato di andar via, ho sempre dato il massimo”

 «Sono felicissimo della mia scelta. Caratterialmente, anche se spesso qualcuno ha detto il contrario, mi affeziono tanto alla squadra in cui gioco. E’ successo al Flamengo come al Bayer Leverkusen. E anche qui. Sono timido e non cerco pubblicità di alcun tipo». Parole di Juan, il baluardo difensivo della Roma, che ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero:

Eppure, l’estate scorsa, era vicinissimo all’addio. Conferma?
«No. Non ho mai pensato a lasciare la Roma. Non ne vedevo il motivo, la necessità».
Forse per le troppe critiche ricevute per le tante assenze. Era stanco di quella situazione?

«Solo bugie e falsità. Io sapevo che dovevo solo guarire bene. Perché nei primi due anni due infortuni diversi mi avevano fatto saltare tante gare. Prima la caviglia, poi il muscolo della coscia. Il secondo imprevisto dipendeva da quello precedente. Ma, lo ribadisco ora, non mi sono mai tirato indietro».
Che cosa vuole dire?

«Ho dimostrato in più di una circostanza il mio amore per la Roma. Ho rinunciato alla Seleçao, addirittura alle Olimpiadi per essere disponibile per questa squadra e rimettermi in piedi. C’è chi sosteneva il contrario. Anche Dunga in questo senso mi ha aiutato, ha capito.

Ranieri: “Scudetto Roma? Solo l’Inter può perderlo”

 Intervistato da Il Giornale, Claudio Ranieri ha parlato del suo passato juventino, del presente e del futuro:

Allora caro Ranieri, superato il trauma seguito all’addio alla Juve? «Mai provato un trauma, mai mi sono sentito un vituperato a Torino. Credo che in tantissimi abbiano invece capito la lezione».
E cioè?
«Che a Torino, con la Juve, non ho dato solo il massimo. Ho dato di più».
Che sensazione prova nello scoprirsi profeta in patria?
«Il saggio che c’è dentro di me continua a ripetermi che devo lavorare sodo, che non posso fermarmi qui e che per conquistare i romani devo raggiungere un risultato. Non è facile, lo so. Nel frattempo mi godo qualche riconoscimento».
Tipo?
«Qualche giorno fa, ero in largo Chigi, per un’intervista. Mi hanno fermato e quasi sequestrato alcuni funzionari di palazzo Chigi aderenti al club Roma e mi hanno portato dentro, in visita ad alcune sale, quella dove si riunisce il Consiglio dei ministri.

Roma-Milan: Toni lancia la sfida ai rossoneri dopo la doppietta del 2005

 Il bomber punta i rossoneri. Luca Toni lustra gli scarpini, contro il Milan vuole esserci. Lo ha fatto intendere a parole “Sto bene, ho recuperato dall’infortunio” e lo ha rimarcato nel corso dell’ultimo allenamento – quello pomeridiano – nel quale non ha riscontrato fastidio e ha svolto regolare seduta con i compagni. A questo punto, la palla passa a Claudio Ranieri cui servirà solo il coraggio – ma non è poca cosa, specie per una sfida tanto dlicata quale è quella contro la squadra di Leonardo – di affiancarlo a Mirko Vucinic.
SCELTE DI ISTINTO. Decidesse con l’impulso, il testaccino – in realtà – saprebbe già cosa fare. Toni dal 1′ per mettere l’ariete nelle condizioni di bombardare la porta rossonera. Toni dal 1′ per andare incontro al desiderio di un Olimpico che – udite udite – stavolta s’è davvero esaurito in ogni ordine di posto.

Petruzzi: “Roma superiore al Milan”

 “Da quando c’è Ranieri vedo la Roma giocare in scioltezza e con semplicità. Sembra essere superiore a tutte le altre squadre. Domenica contro il Napoli ha sofferto nel primo tempo, però poi si è ritrovata sul 2 a 0 e se avesse avuto un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto vincere la partita. Credo che come squadra la Roma sia superiore al Milan, e questo l’Inter lo sa. Il Milan vive con più individualità. Ronaldinho sta bene e Borriello sta diventando un giocatore molto importante. Penso che sabato ci sarà da divertirsi”. Parole di Fabio Petruzzi, ex difensore giallorosso, che è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro a Diario di Bordocampo e ha espresso la propria opinione sulla sfida di sabato e sulla Nazionale.

Sul possibile ritorno di Totti e Nesta in Nazionale “Francesco deve andare ai Mondiali in Sud Africa, è un fuoriclasse. Anche con una sola gamba fa la differenza. E’ un giocatore che ti può mandare in porta in qualsiasi modo. E poi fa reparto da solo. Dipenderà tutto da lui, cosi come per Nesta. Mi auguro con tutto il cuore che sia Francesco che Alessandro alla fine possano andare ai Mondiali”.

Roma-Milan: Julio Sergio, Toni e Pizarro. Ranieri comincia a crederci

 Passa da ieri un giorno solo e accade di tutto. Roma-Milan inizia a essere una partita “da trepidante attesa” in casa giallorossa per motivazioni che vanno al di là del blasone e della classifica (che già tanto basterebbe a giustificare l’Olimpico tutto esaurito come non accadeva da tempo): in 24 ore, infatti, gli scenari sono stati stravolti. Doveva essere la gara dei grandi assenti ma potrebbe trasformarsi nella partita dei ritorni attesi dal popolo capitolino: Francesco Totti (Rino Gattuso e Alexandre Pato tra i rossoneri) la defezione sicura – con tanto di garanzia che il programma di recupero del Capitano procede nei tempi e nei modi stabiliti – mentre sale una vocina dal Fulvio Bernardini carica di ottimismo. Va detto piano, ma va detto. Claudio Ranieri farà di tutto per schierare, nell’undici titolare da contrapporre alla formazione di Leonardo, Julio Sergio, David Pizarro e Luca Toni. Ad avvalorare la tesi, proprio quanto accaduto nel corso di un mercoledì da capogiro.

Ranieri: “Prima la Roma poi la Nazionale”

 Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista a Il Tempo. Ecco le parole dell’allenatore della Roma:

Ranieri, che Roma ha ritrovato?
«La città è super cambiata, 35 anni fa era molto diversa. Ma di tanto in tanto sono tornato. Ho casa, mia madre e i miei parenti vivono qui. Roma è sempre la stessa. Quando sei fuori ti accorgi di quanto sia unica in tutte le sue manifestazioni. Anche se siamo “caciaroni” noi romani siamo ben voluti da tutti: l’ho toccato con mano girando per il mondo».
Da allenatore della Roma come si sente?

«Si può immaginare cosa significhi per me. Da bambino allo stadio già mi veniva il batticuore a pensare: e se stessi io in campo? Figuriamoci adesso che sono l’allenatore».
Qui c’è troppa pressione?

«La vivo sdrammatizzando molto. C’è un palazzo in via Tornabuoni a Firenze dove l’architetto ha scritto: “è più facile criticare che fare”».
Che squadra ha trovato a Trigoria?
«Mi aspettavo uno spogliatoio molto problematico e invece dopo una settimana mi sono reso conto che c’erano dei bravissimi ragazzi. Dovevo soltanto aiutarli a ritrovare serenità. Sapevo che la Roma era una grossa squadra, bisognava solo capire se era finito un ciclo o si poteva ancora provare a raggiungere cose importanti con questo gruppo. Si può fare ancora tanto, cercando anche di migliorare la rosa».

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.