Lazio-Inter: ecco come l’hanno “vista” Totti, Perrotta, De Rossi e Ranieri

 Da La Gazzetta dello Sport:

Totti ad una certa ora si è messo sul divano con i pupi in braccio e le pantofole ai piedi, e ha sintonizzato sulla partita con lo stesso distacco con cui avrebbe infilato nel lettore dvd un film cecoslovacco. Perrotta è andato direttamente al cinema, come aveva promesso. Pare lo abbia ispirato il nuovo film di Favino, Cosa voglio di più. Salvo pensare, all’uscita, dopo aver riacceso il cellulare, che sarebbe stato meglio intitolarlo Cosa voleva di più. Ma tanto lo sapeva. Vucinic è rimasto a casa a massaggiarsi i muscoli e accarezzare il pancione di Stefania. Ranieri l’ha vista, ma col consueto aplomb inglese, reso ancora più composto dalla qualità della cucina di Rosanna, la moglie.

Pizarro: “Siamo soli, contro tutto e tutti”

 Da Il Messaggero:

Prima del recupero al Tardini, Luis Jimenez, centrocampista cileno, prende il secondo giallo e finisce la partita in anticipo. Lui, ex talentino dell’Inter e della Lazio, è l’immagine dell’agonismo, sano ci mancherebbe, del Parma nell’anticipo contro la Roma. David Pizarro sorride ripensando alla voglia del suo connazionale di fare lo sgambetto alla Roma. Ma diventa serio quando dice: «Noi siamo soli, lo avete capito? Soli contro tutto e tutti». Il mediano, finito in panchina per il solito fastidio al ginocchio, si prepara alla finale di Coppa Italia, mercoledì sera con l’Inter.

Anche il Parma vittima della dura legge di Ranieri

 La vittoria della Roma al Tardini di Parma ha confermato un lusinghiero trend che accompagna Claudio Ranieri: quello di lasciare ben poche speranze (e punti) alle squadre da lui precedentemente dirette. I bravi giornalisti amano chiamarla ‘legge dell’ex’: ferrea e spietata, spesso corroborata dal cosiddetto ‘gol dell’ex’, tra le poche regole indiscusse e indiscutibili del mondo del calcio che, per il resto, di regole ne conosce ben poche (parliamo di quelle naturali, non pensate subito male). In presenza di allenatori poco propensi a elargire doni agli ex discepoli, la norma non codificata potrebbe quindi definirsi ‘legge di Ranieri’. La quale, nella stagione in corso, ha trovato rigida applicazione. Dei 24 punti finora messi a disposizione dal calendario nella stagione 2009-2010, le ex squadre di Ranieri sono state capaci di strapparne soltanto due al loro beniamino di un tempo. Juventus, Fiorentina e (con la gara di oggi) Parma hanno lasciato sul campo tutta la dote.

Ranieri torna a Parma: il “testaccino” romanista, mai dimenticato dai Ducali

 Quando sabato pomeriggio Claudio Ranieri solcherà l’erba dello stadio “Tardini” di Parma, per un attimo tornerà con il pensiero all’oramai lontano 2007. Perché il ritorno in Italia del tecnico romano e la sua nuova ascesa nel campionato italiano, ripartì proprio dalla città ducale. Siamo precisamente al 12 febbraio 2007: dopo ben due anni di inattività e a dieci anni dall’ultima esperienza in Italia, Ranieri accetta la proposta del neo presidente gialloblù Tommaso Ghirardi, che lo chiama per sostituire l’allora tecnico ducale, Stefano Pioli (che ora sta facendo grande il piccolo Sassuolo in Serie B). L’obiettivo non è affatto dei più semplici: bisogna tentare una disperata risalita verso la salvezza, impresa che, al suo arrivo, in tanti ritengono impossibile. E difatti la partenza sulla panchina gialloblù non è certamente delle migliori: esordio con sconfitta in Coppa Uefa contro lo Sporting Braga, seguito da altre due sconfitte per 1-0 contro la Sampdoria e nel ritorno di Coppa Uefa. In molti lo danno per arrugginito, non più adatto a sostenere le pressioni del campionato italiano.

Mercato Allenatori – Ranieri, Leonardo, Mourinho: chi resta, chi va, chi bho…

 Comincia la girandola. Claudio Ranieri, Leonardo e Josè Mourinho. Roma, Milan e Inter. Mica tutto così scontato. Gli allenatori di serie A, anche loro, sono strettamente coinvolti dal calciomercato estivo e le panchine – già traballanti nel corso della lunga stagione calcistica – cominciano a farsi roventi con il sole a palla. Delle prime tre squadre in classifica – tanto per dirne una – pare che l’unico certo della permanenza nell’attuale squadra di appartenenza sia proprio Claudio Ranieri che – dopo averci messo 35 anni di peregrinazione in giro per il mondo – dalla sua Capitale, dalla sua Roma non ha certo voglia di andare via. Il testaccino, forte di una passione viscerale per i colori giallorossi e capace di mettere sul piatto della bilancia un’annata da incorniciare, sembra a tutti gli effetti inchiodato alla panca capitolina. Da dove non si alzerà nemmeno per andare a bere un caffè. Rosella Sensi riparte da Ranieri che, per il primo anno, avrà la possibilità di costruire l’organico a propria immagine e somiglianza fin da subito. Per una sicura conferma, uno scontato – a questo punto – addio.

CONFERENZA STAMPA RANIERI: “Roma e i tifosi, un tutt’uno. Pensiamo solo al Parma”

 Claudio Ranieri in conferenza stampa, alla vigilia di Parma-Roma:
REAZIONE.La sconfitta contro la Sampdoria è stata affrontata sportivamente: gli uomini di sport hanno questa forza d’animo pazzesca che si perda, che si vinca, che si pareggi. Io dico che ha reagito bene è determinata e motivata. Io dico sempre che per noi deve parlare il campo, la partita di domani ci dirà come la Roma ha reagito. Non abbiamo trovato lucidità, altruismo. La Roma l’avete vista: a volte alle prime due occasioni abbiamo fatto due gol, stavolta su quattro occasioni ne abbiamo fatto solo uno“.
IL PARMA.Duplice timore: hanno la serenità di aver raggiunto ciò che era nelle loro ambizione. Potrebbe essere un’arma a doppio taglio: o giocano meglio o giocano peggio. Tatticamento lo sappiamo, le squadre di Guidolin pressano, si chiudono e ripartono sempre in contropiede veloce. Poi, ci sarà caldo. Dovremmo essere intelligenti e motivati. Davanti avremo una squadra che cercherà di fare la sua partita, di batterci perchè è giusto che lo sport sia questo“.
LAZIO-INTER.La Lazio se la giocherà, poi l’Inter vincendo dimostrerà che è la più forte come sta dimostrando in Europa. I biancocelesti scenderanno in campo per togliersi una grande soddisfazione. Non siamo più arbitri del nostro destino, non dipendiamo più solo dai nostri risultati ma dai nostri e da quelli dell’Inter“.
6000 TIFOSI. Pazzesco, significa che la squadra gli sta piacendo. Noi e i tifosi siamo un tuttuno, il tifo sa che il gruppo ha bisogno di tutto l’aiuto possibile e con la forza l’energia che ci dà il nostro pubblico possiamo farcela. Noi abbiamo gettato le basi per un programma futuro: quello di avere una squadra che lotta sempre. Questo vuole il tifoso giallorosso: vedere i suoi giocatori lottare su ogni palla a prescindere dal risultato. L’altra sera abbiamo perso però ci hanno applaudito: hanno visto dare tutto, è quello che io ho cercato di insegnare ai ragazzi ed è l’obiettivo che avrà anche la Roma del futuro“.

Il Manchester United su Vucinic, il Chelsea insiste per De Rossi

 Da Leggo:

Le sterline tentano la Roma. Dopo l’anno orribile in Europa, le squadre inglesi hanno deciso di puntare sui gioielli giallorossi, protagonisti della splendida annata firmata da Claudio Ranieri. Il giocatore in cima alla lista dei team d’Oltremanica è Daniele De Rossi, desiderio nemmeno troppo nascosto di Chelsea e Manchester United. Ma la società giallorossa, per ora, non è intenzionata a cedere il centrocampista azzurro. Nemmeno di fronte a una maxi-offerta da 40 milioni di euro che i Blues di Ancelotti avrebbero già presentato nella scorsa finestra di mercato. L’altro nome illustre è quello di Mirko Vucinic.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.