Tutti a casa. La Roma con la vittoria nel trofeo «Sud Tirol Cup Amica Chips» ( sì, lo sponsor era quello della patatina che tira), ha chiuso le due settimane di ritiro in Val Pusteria. Anche stavolta Ranieri ha optato per esperimenti come se piovesse. Il risultato del resto contava poco, meglio vedere le seconde linee e mettere in vetrina chi dovrà andare via. Comunque vincere fa sempre bene, nessuno si è fatto male, Menez ha confermato di essere pronto a stupire. Più che un esperimento, la terza Roma stagionale è sembrata un’utopia. Come se Ranieri intendesse valutare più gli uomini che la squadra. Di questi tempi ci sta tutto. E allora una linea difensiva che non vedremo mai più, Rosi e Antunes sulle fasce, coppia di centrali Mexes-Cassetti; ritorno ai quattro centrocampisti, su Guberti e Menez esterni nulla da eccepire, ma la coppia di centrali Perrotta-Greco è stata molto più che un esperimento.
Claudio Ranieri
Totti: “La Supercoppa la nostra rivincita”
«Gioco ancora 4 o 5 anni, così qualcuno si ammazza». Scherza Francesco Totti nel corso di una lunga intervista rilasciata a Roma Channel nel penultimo giorno di ritiro a Riscone. E’ pronto alla battuta il capitano, come sempre. Ma si fa anche serio quando si parla del deferimento ricevuto per le dichiarazioni sull’Inter in conferenza stampa e quando fissa gli obiettivi stagionali. Obiettivi raggiungibili soprattutto se la Roma avrà a disposizione il miglior Totti, come quello in gran forma che si è visto a Riscone.
Quali sono le tue condizioni fisiche? Sto bene, durante la vacanze ho lavorato. L’importante era mantenere il peso, perché con il mio problema al ginocchio è fondamentale controllare il peso.
Taddei: “La mia Nazionale è la Roma, vinceremo lo scudetto”
E’ sempre il primo ad entrare in campo e l’ultimo ad uscire. Se dipendesse da lui, starebbe sempre dentro il campo a correre e a giocare col pallone. Perché lui si diverte, è fatto così. Rodrigo Taddei è un uomo felice «merito della mia nuova famiglia, che mi fa sentire anche italiano» e un giocatore soddisfatto per aver firmato da poco il contratto che gli consentirà di chiudere la sua carriera a Roma «non ho mai pensato di andare via».
Menez ha conquistato Ranieri
Una spallata al passato. Un gesto di Jeremy Menez nella partita contro il Sud Tirol Alto Adige può essere considerato il simbolo di una svolta: un intervento deciso del francese dall’aria malinconica per riconquistare il pallone. Della serie: «Lo voglio, lo prendo, fatti più in là ragazzo». Si può diventare grandi e grossi anche così: prendendo a spallate gli avversari. Poi, pallone tra i piedi, nessun problema. Come dice Totti «in circolazione ci sono pochi calciatori con il suo talento». Oggi Menez nell’amichevole contro la squadra qatarina dell’Al Sadd a Bolzano (ore 20.45: diretta tv su La 7) partirà titolare. Ranieri in questi giorni è sempre più alchimista: prova e riprova moduli e giocatori «perché se non lo faccio ora, quando?».
Riscone di Brunico – Roma, allenamento senza Simplicio e Adriano
Non piove, il sole c’è ma non cuoce (temperatura intorno
La prima vera Roma targata Ranieri
«Ma siamo sicuri che questa preparazione atletica con il pallone ci farà arrivare fino in fondo?» «Sono venticinque anni che lavoro così, non preoccupatevi e fidatevi di me». Il botta e risposta è andato in scena ieri mattina ai 2.200 metri d’altezza di Plan de Corones tra alcuni tifosi giallorossi e Claudio Ranieri, in libera uscita anche lui insieme ai suoi collaboratori Damiano, Capanna, Nanni e Bertelli. Non è certo uno che si nasconde dietro a un dito, Claudio Ranieri. Lui è uno abituato a metterci la faccia, sempre. E anche ieri ha fatto lo stesso con i tifosi che gli “chiedevano conto” di una preparazione per certi versi poco “pesante” atleticamente rispetto al passato e che manifestavano preoccupazione per la durata dei giallorossi nella prossima stagione. «Fidatevi di me» ha detto Ranieri, che vanta un’apertura di credito nei confronti dell’ambiente romanista per lo straordinario lavoro svolto lo scorso anno.
Roma: 4 maglie in cerca d’autore
Sette maglie assegnate, quattro in cerca di proprietario. Sette ruoli sui quali Claudio Ranieri ha le idee chiare, quattro che costringono l’allenatore di San Saba a fare riflessioni. I sette con l’animo tranquillo sono Julio Sergio in porta, Juan secondo centrale difensivo, Riise esterno basso, De Rossi e Pizarro a centrocampo, Totti e Vucinic in attacco. A cui va aggiunta la scommessa Adriano. L’esterno destro Il posto da titolare se lo giocano Rosi e Cassetti, che ha rinnovato il contratto fino al 2011.
Mercato Roma: giorni decisivi
Magari avranno parlato del tempo o delle vacanze, ma il lungo colloquio di ieri pomeriggio a centrocampo tra Claudio Ranieri e il d.s. Daniele Pradè, sbarcato nel pomeriggio a Riscone di Brunico, dovrebbe aver toccato due argomenti: la condizione della squadra e il mercato. Sul primo tema, il lavoro è sotto gli occhi di tutti: Ranieri preferisce l’allenamento con il pallone alle corse nei boschi. Il secondo, il mercato, è invece come sempre coperto dalle nebbie romane. Qualcosa, però, si sta muovendo, anche se lo stesso Pradè, intervenuto ieri sera alla premiazione dell’Airc (Associazione italiana Roma Club), ha detto: «Siamo molto soddisfatti dei nostri acquisti. Adriano e Simplicio sono due campioni. Rosi è pronto per il grande salto». Assalto Behrami.
Roma-Burdisso: ancora 48 ore
«Abbiamo preso Adriano e Simplicio, è tornato Rosi, abbiamo riscattato Lobont. Siamo convinti di avere una squadra molto competitiva». Daniele Pradé, ieri sera a Riscone, non si è voluto sbilanciare più di tanto con i tifosi. E non ha fatto il nome di Nicolas Burdisso. Anche se il centrale argentino continua ad essere in cima ai suoi pensieri. Soprattutto perché entro 48 ore potrebbe esserci la svolta che tutti aspettano, quella che consegnerà a Ranieri il centrale che, da quando ha messo piede a Trigoria neanche dodici mesi fa, ha conquistato tutti per le sue prestazioni e il suo atteggiamento. Tra oggi e domani, infatti, Nicolas tornerà in Italia. Il giorno chiave, però, è mercoledì.
Roma 2010/2011: le tre certezze di Ranieri
Secondo il Messaggero sono tre le certezze di Ranieri per la Roma targata 2010/2011:
1) Il sistema di gioco: la base resta il 4-4-2. Ranieri sta provando a Riscone il 4-3-3, ma non è da escludere che, a fine settimana nel torneo di Parigi, torni al modulo che preferisce. Due punte centrali, davanti alle due linee di quattro giocatori. Con la possibilità di avere magari sulla fascia, da esterno alto, un giocatore più offensivo: Menez o addirittura Vucinic. Non il tridente, però. Perché quella è solo una forzatura d’estate, utile per rendere partecipi gli attaccanti e per avere in ogni caso l’opzione da presentare, in corsa, in alcune gare della nuova stagione.
Olympiakos: pronti 6,5 mln per Baptista
Claudio Ranieri e Daniele Pradè a bordo campo parlottano fitto fitto. Il direttore sportivo giallorosso e il mister, ieri pomeriggio a Riscone, hanno avuto un colloquio piuttosto lungo. Pradé ha chiesto informazioni su questi primi giorni di lavoro, Ranieri gliene ha chieste altre sul mercato. Burdisso sì, ma non solo. Perché l’arrivo dell’argentino (e anche di un vice Riise) dipende molto dai «colpi in uscita» per dirla alla Spalletti.
Roma, Ranieri ad Adriano: “Lo dissi anche a Careca, creca di divertirti”
Claudio Ranieri interviene in sala stampa dopo l’amichevole della Roma contro l’Alto Adige e lo fa per elogiare Francesco Totti e stimolare ancora di più Adriano, autore di una buona reazione al rigore fallito e a cui il testaccino sice solo: “Deve divertirsi“. Da La Gazzetta dello Sport:
Ci sono virtù e vizi che si intravedono anche quando affronti un avversario di due categorie inferiore. La Roma che ha battuto 4-1 il Sud Tirol Alto Adige è ripartita da dove era rimasta. Ha una certa facilità ad andare a segno, ha calciatori che riescono ad essere spettacolari pur giocando da fermo – Vucinic e Totti sono uno spot, si cercano e divertono – ma conferma una certa tendenza ad incassare gol evitabili. La rete firmata da Cascone, in anticipo su Riise, ha riproposto un film già visto: e se è vero che dell’ultima difesa titolare mancavano Julio Sergio – affaticamento muscolare -, Burdisso – per ora giocatore dell’Inter – e Juan – vacanze post mondiale -, non si può dimenticare che Cicinho, Mexes e Riise sono gente navigata e Andreolli flottava nell’ Under 21.
Roma, Ranieri prova ancora il tridente
Nel corso dell’amichevole della Roma contro l’Alto Adige, Claudio Ranieri ha utilizzato ancora il tridente. Come è andata? Lo riferisce Il Corriere dello Sport:
Siamo al secondo indizio. Nella prima amichevole, quella classica contro boscaioli e soci, tridente più Menez. Nella seconda, ieri, contro l’Alto Adige neopromosso in Prima divisione, ancora tridente, conclusa con un quattro a uno che non sottolinea fino in fondo le inevitabili difficoltà stagionali dei giallorossi. Claudio Ranieri sembra davvero intenzionato a percorrere la strada di una Roma d’attacco, del resto la qualità ce l’ha là davanti. Le risposte, almeno nel tabellino dei marcatori, sembrano legittimare nuovi, futuri, indizi, pure se non compare il nome della punta che sta meglio, Vucinic, per lui due traverse e tante altre cose di qualità ma anche un po’ troppa presunzione, quella di chi sa di essere forte, sarà il caso che il montenegrino la lasci negli spogliatoi, se lo farà, siamo pronti a scommettere su una sua grande stagione. E’ stato un quattro-tre-tre classico quello che ieri ci ha proposto il tecnico giallorosso, stavolta con tre centrocampisti alle spalle delle punte, Barusso al centro che non ha convinto neppure se stesso, Brighi da una parte e Taddei dall’altra a cercare di creare gioco, con tutti gli inevitabili limiti del calcio estivo.
Ranieri: “Adriano? E’ triste, noi dobbiamo farlo tornare a sorridere. La polemica Totti-Lega? I politici pensassero a risolvere tutti i problemi che abbiamo”
La conferenza stampa del tecnico della Roma Claudio Ranieri dopo l’amichevole contro l’Alto Adige.
“Vucinic è apparso molto sciolto nella manovra e nei suoi movimenti classici; Mirko sta andando molto bene. La difesa ha fatto il suo, abbiamo lasciato soltanto quella occasione su calcio d’angolo; trovare le misure su palle inattive necessita sempre di più allenamento.







