Roma 2010/2011: le tre certezze di Ranieri

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 Secondo il Messaggero sono tre le certezze di Ranieri per la Roma targata 2010/2011:

1) Il sistema di gioco: la base resta il 4-4-2. Ranieri sta provando a Riscone il 4-3-3, ma non è da escludere che, a fine settimana nel torneo di Parigi, torni al modulo che preferisce. Due punte centrali, davanti alle due linee di quattro giocatori. Con la possibilità di avere magari sulla fascia, da esterno alto, un giocatore più offensivo: Menez o addirittura Vucinic. Non il tridente, però. Perché quella è solo una forzatura d’estate, utile per rendere partecipi gli attaccanti e per avere in ogni caso l’opzione da presentare, in corsa, in alcune gare della nuova stagione. Il 4-4-2 di Ranieri, però, può avere anche la variante del rombo, tenendo presente che spesso l’allenatore sceglie di specchiarsi nella rivale. E quindi, quando l’avversaria di giornata si presenta con il trequartista, non è da escludere che la Roma rubi l’idea, mettendo dietro ai due attaccanti uno tra Menez, Simplicio o Perrotta.
2) Due punte, ma Vucinic c’è sempre. Partendo ancora dal tridente visto nelle prime due amichevoli a Riscone, nel primo caso addirittura con l’aggiunta di Menez utilizzato da centrocampista, Ranieri non cancella a priori la soluzione più offensiva, ma per vedere insieme Totti, Adriano e Vucinic, sarà fondamentale la disponibilità dei tre nei rientri e soprattutto del montenegrino che potrebbe finire di partenza sulla fascia sinistra, da esterno puro. La formula più gettonata, però, prevede solo uno tra Totti e Adriano. Più ovviamente Vucinic, intoccabile proprio come lo è stato nella scorsa stagione. Per qualità e corsa. Poi ci sarà da scegliere il centrocampista: vedremo Menez, ma anche Simplicio. Oppure un giocatore di fascia. Uno che somiglia a Taddei e che può essere anche l’ultimo colpo di mercato (la pista Behrami è ancora praticabile).
3) Più spazio a Menez. Il francesino avrà finalmente la sua grande chance: Ranieri lo considera l’uomo in più. E cercherà di trovargli un posto in squadra. L’idea è di farlo partire dalla fascia, a destra o a sinistra è lo stesso. Esterno in fase difensiva e magari trequartista o comunque libero di andarsi a scegliere la posizione ideale in fase di possesso palla. In casi di emergenza potrebbe fare pure la seconda punta, accanto a uno degli attaccanti, o proprio l’intermedio, anche se la Roma diventerebbe troppo spregiudicata. E Ranieri, invece, all’equilibrio di squadra tiene tantissimo. Da sempre.


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