Ora Ranieri si può sbizzarrire

 L’arrivo di Borriello consente a Ranieri tante soluzione tattiche. Il Romanista fotografa così i moduli che il tecnico giallorosso può schierare grazie all’acquisto dell’ex milanista:

4-4-2 E’ il modulo che Ranieri ha sempre avuto in mente, fin dalla scorsa stagione ma la mancanza di un vero attaccante da area di rigore gli ha sempre impedito di metterlo in pratica. Ora con l’arrivo di Borriello la situazione è cambiata perché l’ex milanista sembra il giocatore ideale per questo modulo e il compagno ideale per Francesco Totti, che così potrebbe “dividere” le botte dei difensori avversari. Con Borriello e Totti in avanti, ritorna in discussione il ruolo di Vucinic, che sulla scia di quello che gli ha chiesto già dallo scorso anno Ranieri, dovrà sacrificarsi sulla fascia con compiti che siano anche di copertura. Con De Rossi e Pizarro in mezzo al campo (o Brighi, Simplicio, Perrotta, anche qui c’è solo l’imbarazzo della scelta) dalla parte opposta giocherebbe Taddei e non Menez per una questione di equilibri tattici.

Borriello: Ranieri tranquillizza Adriano

 Dal Messaggero:

«Sbrigati, io punto sempre su di te». La Roma annuncia il colpo Borriello e Claudio Ranieri si prende a quattr’occhi Adriano. Nessuna intenzione di scaricare il brasiliano a gennaio. Anche i dirigenti sono stati chiari con lui, quando sono andati a spiegargli il perché del nuovo acquisto, dell’arrivo di un centravanti. L’Imperatore rimane la scommessa della stagione: per il club e per l’allenatore. Quest’ultimo, però, è anche tanto realista: «Se resterà un mese senza pallone, poi avrà bisogno di un altro mese per ritrovare la condizione migliore», parole ripetute nello scorso weekend dal tecnico. Si punta ad averlo al meglio, o quasi, tra metà e fine ottobre.

Mercato Roma: finale scoppiettante

 Dal Tempo:

Due sogni in uno. Acquistare Borriello e soffiarlo alla Juventus. La Roma esulta e chiude il mercato con il botto che non ti aspetti. Un capolavoro di squadra, con i dirigenti e la banca a dividersi i meriti. Al termine di un’estate piena di difficoltà, la Sensi è riuscita a sbloccare la situazione e accontentare Ranieri con il centravanti che mancava. Visti i problemi di Adriano, a Trigoria si è accesa la lampadina domenica notte: con Ibra al Milan e Robinho in arrivo Borriello era in vendita, perché non provarci? Prima Pradè ha proposto invano uno scambio con Baptista, quindi è intervenuta la Sensi che, convinto il giocatore, si è attaccata al telefono con Galliani e ci è rimasta fino a lunedì notte.

Rosella Sensi: una zampata in stile papà Franco

 Dal Romanista:

La Roma di Rosella Sensi (e del suo staff) regina del mercato. Non è un’opinione, è un fatto. La Roma non è una squadra da cui si fugge (anzi, non se ne vuole andare nessuno, neppure quelli che dovrebbero farlo), ma un club che mantiene intatto il suo fascino, attraendo campionissimi affamati di vittoria. Sono stati centrati tutti gli obiettivi del mercato giallorosso, a cominciare dal bandito Burdisso, che era la richiesta esplicita di mister Ranieri, mentre l’emergenza che si era creata in attacco dopo l’infortunio di Adriano si è trasformata in una straordinaria opportunità con l’acquisto sul filo del rasoio di un centravanti del calibro di Marco Borriello. Una zampata degna di Franco Sensi, quella messa a segno dalla giovane presidente che ha sbaragliato in entrambi i casi la concorrenza di una squadra che si chiama Juventus.

Totti: telefonata convincente a Borriello

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Roma-Juventus 2-0, decidono Burdisso e Borriello. Sarebbe già una bella soddisfazione, gustarsi gli effetti del contrappasso. Per anni e anni, Torino è stata calcisticamente più trendy. Ma l’entusiasmo romanista aumenta perché con l’arrivo in prestito di Borriello la Roma stacca la Juventus e prende la scia delle milanesi. Come l’argentino, il centravanti napoletano ha preferito il giallorosso al bianconero. Per soldi, innanzitutto. Ma anche per appeal e competitività. E, si sussurra, per una telefonata molto convincente di Francesco Totti.

Ranieri aspetta il vero Vucinic

 Dalla Gazzetta dello Sport:

L’eleganza del diesel. Mirko Vucinic è fatto così: false partenze, motore che fatica a carburare, sgassate improvvise, cilindri che sembrano incepparsi. Poi, quando la macchina pare destinata a fermarsi, entra il turbo: Mirko si risveglia e comincia la nuova stagione. Ecco allora l’altro Vucinic: quello che gioca con il frac, che segna gol a vagoni, che ti fa vincere i derby e che finisce nel mirino dei club europei. Arriva l’estate ed è un peccato: la macchina è lanciata, fermarla è un delitto. Passano le vacanze, si torna in campo e la storia ricomincia. Il vizietto È un remake, il Vucinic viso pallido di questi tempi. Come ai tempi di Lecce, in cui le vacanze duravano fino ad ottobre. Come nel 2006, quando sbarcò a Roma con un ginocchio che non stava bene. Come nel 2008, quando si svegliò all’improvviso a Bordeaux, nel giorno del suo compleanno, 1 ottobre. Come nell’autunno 2009, quando i tifosi lo fischiavano e Ranieri lo difendeva.

Roma: Doni congela Marchetti e Rubinho, ultimo assalto a Behrami

 Dal Corriere dello Sport:

Ieri la Roma ha incassato una serie di no, che rendono complicato il completamento della campagna acqui­sti. Oggi è l’ultimo giorno di mercato e solo un colpo a sorpresa potrebbe con­segnare a Ranieri un nuovo rinforzo. Il primo no è arrivato da Lisbona. Rui Co­sta ha dovuto rinunciare a Doni, dopo aver tentato invano di cedere Roberto. Così per tutta la giornata di ieri il val­zer di portieri ha preso un’altra dire­zione. Roberto Mancini ha fatto sapere attraverso un suo emissario di essere disponibile a uno scambio tra Doni e Given. Ma il portiere irlandese vuole garanzie su un im­piego da titolare e fa fatica a lasciare l’In­ghilterra per la scuo­la dei figli. Discorso complicato, quindi. Per Doni resta in piedi un’ultima pos­sibilità, un altro club inglese. Oggi se ne saprà di più. Con Marchetti e Rubinho che restano congela­ti. Per l’azzurro la Roma spera ancora di poter fare un pre­stito oneroso, spo­stando i soldi di una cessione «last minu­te».

Julio Baptista: ora diventa un caso

 Dal Corriere dello Sport:

Quello di Julio Baptista ri­schia di diventare un vero e proprio caso e la Roma vuol portarlo davan­ti alla Fifa. Due anni fa per convin­cerlo a lasciare il Real Madrid la so­cietà giallorossa fece ponti d’oro, un contratto faraonico e telefonate per fargli dire sì da parte dei giocatori, Totti in testa. Al primo anno in gial­lorosso la “Bestia” conquistò tutti. Un gol nel derby che permise di conquistare una vittoria scacciacri­si, undici reti tra campionato e Champions League gli valsero la promozione, nonostante un grosso­lano errore contro l’Arsenal, che costò l’eliminazione.

Cicinho: spuntano Real Sociedad ed Hercules

 Dal Corriere dello Sport:

C’è pure Cicinho. Forse qualcuno se lo era dimenticato, ma l’esterno basso (senza ironia) bra­siliano è tuttora a Trigoria, esiliato nel gruppo degli indesiderati, in at­tesa di trovare una squadra che possa consentirgli di tornare a sen­tirsi un giocatore. E se fosse pro­prio lui, l’ingaggio pesante che, se traslocasse, consentirebbe in extre­mis una nuova operazione in entra­ta? Alla luce di tutto quello che è ac­caduto negli ultimi due mesi, sem­bra francamente impossibile. An­che se ieri, il suo procuratore, Ri­cardo Sarti, ha aperto la porta e la speranza a una cessione. Sarti, sorprendendo un po’ tutti, crediamo la stessa Roma, nella mattinata di ieri ha fatto sa­pere che potrebbero esserci un pa­io di club spagnoli interessati a prendere Cicinho che, dopo il pre­stito al San Paolo nella seconda par­te della passata stagione, è rientra­to a Trigoria senza riuscire a con­vincere Claudio Ranieri a dargli una nuova opportunità. Pare, a dar retta a Sarti, che ci sarebbero due club spagnoli pronti a prendere in prestito l’esterno bra­siliano.

Roma, Ranieri alla caccia del modulo ideale

 Le prime apparizioni della Roma non hanno entusiasmato: tra i motivi delle scarse prostazioni offerte, Il Corriere dello Sport individua l’eccessivo eclettismo tattico cui Claudio Ranieri ha sottoposto la sua Roma. L’invito è chiaro: mister, scegli un modulo e insisti con quello. Testuale:

Sarà il caso di scegliere. Un modulo di base. E giocare con quello, cambiandolo soltanto di fronte a situazioni di forza maggiore. Perché quello che ha lasciato più perplessi nelle prime due partite ufficiali della stagione, la sfida di Supercoppa e l’esordio in campionato all’Olimpico contro il Cesena, è stato proprio il tourbillon che Clau­dio Ranieri ha proposto in questi centottanta minuti. Tourbillon iniziale, ma anche, anzi soprattutto, durante i novanta minuti della gara.

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