Juan – Mexes: da coppia fissa a rivali per una maglia

 Ormai non ci sono dubbi: Philippe Mexes è stato indirettamente invitato a ritrovare la necessaria concentrazione e la tranquillità che gli hanno permesso di diventare uno dei più forti difensori del Mondo. Appetito dai maggiori club internazionali.

Difficile, per lui, sopportare in silenzio una panchina “per scelta tecnica” dopo anni di titolarità del ruolo al centro della difesa. Per fortuna, le alternative sono più che valide visto che toccherà a Juan giocare titolare al fianco del riferimento imprescindibile, Nicolas Burdisso.

Palermo-Roma: Ranieri si affida alla coppia Totti – Vucinic

E’ il giorno di Palermo-Roma, turno infrasettimanale della quinta giornata, e Claudio Ranieri ha lasciato intendere che il concetto del turn over, in questo momento, non può essere preso in considerazione.

Occorre confermare quanto di buono fatto vedere contro la Fiorentina, e nel farlo ci si deve affidare ai migliori. Tradotto: pochi cambi rispetto a domenica, i giovani dovranno ancora aspettare.

Palermo-Roma, Ranieri cerca la terza vittoria

 Dopo la confortante e bella prestazione conclusasi con il successo contro la Fiorentina, anche la Roma, con tutta la serie A, torna in campo per il turno infrasettimanale di campionato.

La Sicilia è la nuova destinazione dei giallorossi che affronteranno in rapida successione prima Palermo e poi Catania.

I rosanero, dopo una buona partenza e i proclami estivi dell’allenatore Walter Zenga (“lottiamo per lo scudetto“) hanno accusato un calo che si è evidenziato ulteriormente con la sconfitta di Parma (1-0, gol dell’ex Zaccardo e polemiche per la mancata assegnazione di un calcio di rigore a Miccoli e compagni nei minuti di recupero). Quella del Barbera è per la Roma una trasferta difficile: i giallorossi lo scorso anno ci lasciarono le penne dopo essere passati per primi con Baptista e aver subito la rimonta firmata Miccoli.

Ag. Guberti ad Asromalive.com: “Spalletti la fortuna di Stefano. Comunque esploderà…”

 La Roma vincente e finalmente convincente dell’Olimpico contro la Fiorentina ha un rovescio della medaglia: i giocatori che sono rimasti a guardare. Il passaggio da Spalletti al tecnico trasteverino è stato traumatico per Menez, Cerci, Andreolli e Guberti, divisi tra panchina e tribuna. Ma l’agente dell’esterno ex Bari, Claudio De Nicola, intervistato da Asromalive.com, si è detto “ottimista e tranquillo” per la situazione. Aggiungendo, però, che qualora la Roma decidesse di non puntare sul ragazzo, le offerte non mancherebbero…

Curva Sud, film dei 90′: dalla protesta (Tessera del Tifoso) al rifiuto della maglia di Totti

La Roma impiega 45 minuti per segnare tre gol alla Fiorentina e mettere in bagaglio la seconda vittoria consecutiva in campionato della gestione Ranieri (intervallata dal black out in Europa League), ma il cuore più caldo della tifoseria giallorossa è rimasto fuori dallo stadio per 32 minuti: protesta contro la Tessera del TIfoso (in particolare, contestazione rispetto all’articolo 9 della suddetta che ha valore retroattivo e secondo cui, coloro con precedenti sono impossibilitati ad accedere alle partite).

Che l’utile fosse unito al dilettevole, e che ci scappasse l’enesima contestazione verso la famiglia Sensi, va da sè. Il settore della sud si è cominciato a riempire soltanto al 32’ del primo tempo con la Roma già in vantaggio per 2-0. All’ingresso in curva, ha fatto seguito lo scoppio di alcuni petardi, mentre in Tribuna Tevere, in avvio di partita, era apparso uno striscione emblematico:

Noi cor core grosso, voi co’ la panza piena, vergogna“,

Roma-Fiorentina 3-1: rassegna stampa

Brutta in Coppa e bella in campionato: il doppio volto della Roma che a Basilea sembrava una squadra senza alcuno stimolo e improvvisamente, contro la Fiorentina, ritrova motivazioni, grinta e carattere, non ha lasciato indifferenti i maggiori organi di stampa.

Il tema ricorrente sulle prime pagine dei quotidiani – sportivi e non – è ovviamente questo, oltre al fatto che lo sfogo e la ferma posizione di Claudio Ranieri in conferenza stampa (“Voglio vedere l’ABC del calcio”) ha dato frutti insperati e altamente positivi.

Fiorentina k.o. dopo una frazione, la Roma ha fatto quello che sa fare mandando al tappeto i viola dopo solo un tempo con l’apporto decisivo dei due elementi di maggior spicco: Francesco Totti e  Daniele De Rossi.

Ranieri: “Totti un campione, Vucinic fondamentale. Abbiamo venduto cara la pelle”

 Voglio vedere sempre gente che venda cara la pelle“. Come stasera. Claudio Ranieri è raggiante, nel post partita di Roma-Fiorentina. Il tecnico ha visto la sua squadra cambiare volto, dopo la deludente prestazione di Basilea: “La reazione? E’ quello che abbiamo davanti agli occhi. Motivazioni e approccio sono importanti nel calcio. Ci sono gare in cui riesci a rendere di più. Siamo come una macchina da Formula 1: appena non gira un piccolo particolare, non riusciamo a rendere al 100%“. Ranieri elogia il gruppo. Ma non lesina complimenti anche ai singoli: “Totti è un campione. Lui è un simbolo della Roma. Veramente una gran partita stasera. Gli si può dare qualche consiglio, ma è sufficiente che faccia il Totti…  Qualcuno ha voluto creare un caso. Juan? Sa leggere l’azione in maniera sublime. Non è ancora al top della forma, devo parlare con lui per capire se sarà disponibile mercoledì. Non posso certo tirargli il collo…“.

Ranieri perentorio: “Ora voglio vedere l’ABC del calcio”

I toni sono già da “allarme rosso”: nella classica conferenza stampa della vigilia di campionato, quello che si presenta ai microfoni della stampa è un Claudio Ranieri molto serio e duro.  Con poca voglia di prestarsi a battute e siparietti. Il messaggio eloquente portato in dote dal tecnico testaccino è che, a questo punto, è vietato scherzare.

Il primo punto affrontato dal mister giallorosso prende in esame l’aspetto tecnico-tattico, e le parole d’esordio sono perentorie:

Basta figuracce. Dobbiamo lottare su ogni palla e mettere in pratica quello che io chiamo molto semplicemente l’ABC del calcio. Intendo dire che occorre gestirsi affinchè non si prendano gol, migliorare sia in fase difensiva che offensiva, soffrire tutti insieme e per tutti i 90 minuti. I ragazzi sanno che questo è un momento difficile, però devono tirare fuori il carattere: solo così potremo uscire da questa situazione. La Fiorentina? Una grande squadra che ha fatto bene anche in Champions League seppur perdendo a Lione. Dovremo fare attenzione e crescere in fretta”.

Un pensiero agli esclusi, che nella circostanza sono Matteo Brighi e Julio Baptista:

Roma vicina alla 1000° vittoria in Serie A; Fiorentina “in bianco” all’Olimpico dal 1992

 Per uscire da tunnel in cui è entrata, alla Roma serve la grande prestazione – ovviamente corredata con i tre punti – nel match di domani sera contro la Fiorentina che va a chiudere la quarta giornata del campionato di serie A. I giallorossi, dopo la figuraccia in Europa League, vogliono recuperare terreno in campionato dando continuità al successo di Siena della scorsa settimana.

La situazione è ovviamente delicata: soltanto 3 punti in altrettante gare; falsa partenza per le sconfitte racimolate a Genova contro gli uomini di Gasperini e all’Olimpico contro la Juventus di quel fenomeno che risponde al nome di Diego. Claudio Ranieri è riuscito a interrompere il trend negativo ma ora gli tocca ripartire nuovamente.

Si tratta di dimostrare, questa volta, che Basilea fa meno testo di Siena. Di fronte, i viola di Cesare Prandelli: un avversario da prendere con le molle e che ha mostrato una propria fisionomia. Segnano pochissimo, appena 3 gol , ma sono reti pesanti: hanno infatti  fruttato 7 punti al team dell’ex Prandelli; Alberto Gilardino (ancora furioso per l’ingiusta espulsione di Lione) è, momentaneamente, l’artefice principale e il riferimento imprescindibile. In attesa che Adrian Mutu torni a pensare solo al calcio giocato, in attesa che baby Jovetic esploda definitivamente e dando continuità ai risultati.

Roma black out totale, ma i giovani devono aspettare

 Dopo la serataccia svizzera la Roma si lecca le ferite. Nella notte di Basilea la squadra di Ranieri – alla sua prima panchina giallorossa in Europa – è parsa irriconoscibile. Male la forma fisica e mentale, pessimo il gioco prodotto, traballante la fase difensiva con altre due reti subite – salgono a 15 i gol incassati dall’inizio di stagione – e misero anche l’attacco, unico punto fermo della Roma 2009/2010. Almeno fino a ieri sera. Infatti la formazione capitolina al Sankt Jakob-Park è rimasta all’asciutto di gol, cosa rara fino a questo momento. Non accadeva da 12 incontri, vale a dire dalla gara contro il Chievo del 3 maggio scorso.

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