Roma black out totale, ma i giovani devono aspettare

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 Dopo la serataccia svizzera la Roma si lecca le ferite. Nella notte di Basilea la squadra di Ranieri – alla sua prima panchina giallorossa in Europa – è parsa irriconoscibile. Male la forma fisica e mentale, pessimo il gioco prodotto, traballante la fase difensiva con altre due reti subite – salgono a 15 i gol incassati dall’inizio di stagione – e misero anche l’attacco, unico punto fermo della Roma 2009/2010. Almeno fino a ieri sera. Infatti la formazione capitolina al Sankt Jakob-Park è rimasta all’asciutto di gol, cosa rara fino a questo momento. Non accadeva da 12 incontri, vale a dire dalla gara contro il Chievo del 3 maggio scorso.

Fino a ieri erano stati 26 i gol stagionali in sette gare, 11 dei quali siglati da Francesco Totti. Proprio il capitano ieri ha colpito la traversa; quel legno ha fatto svanire il sogno di rimonta stile Siena, segno che la serata non voleva cambiare verso. La squadra sembra demoralizzata, distrutta, ma bisogna rimettere i cocci a posto e nel più breve tempo possibile. Domenica sera, infatti, all’Olimpico scenderà la Fiorentina dell’ex Prandelli (anche se per poche settimane). E proprio nell’impianto che sorge all’interno del Foro Italico i viola non battono i giallorossi da 17 anni. Era il 23 febbraio 1992 e la partita terminò con il punteggio di 1-3: di Batistuta (2), Dunga e Voeller le marcature.

PANCHINE A CONFRONTO – Sono quindici i precedenti di Prandelli contro la Roma; il suo score parla di 2 vittorie, 5 pareggi ed 8 sconfitte, l’ultima subita il 30 novembre 2008 quando Francesco Totti fece esultare l’Olimpico con un destro al volo che trafisse il portiere viola Frey (a proposito, con Totti a segno contro l’estremo difensore francese, la Roma ha sempre vinto). Il tecnico bresciano si può considerare un ex, infatti nella stagione 2004/2005 si trasferì nella Capitale per sostituire Capello, appena accasatosi a Torino. Ma la sua esperienza in giallorosso si concluse prima dell’esordio in una partita ufficiale poiché, a pochi mesi dell’ingaggio, si dimise per la grave malattia che colpì la moglie. Un anno dopo firmò per la Fiorentina. Sono 280 i suoi incontri in serie A: 130 vittorie, 69 pareggi ed 82 sconfitte. I precedenti di Ranieri contro la sua ex squadra sono per ora 11, con 4 vittorie all’attivo, 4 sconfitte e 3 pareggi ottenuti. Il tecnico romano domenica collezionerà la 270esima panchina in serie A, traguardo importante considerando i suoi anni da emigrato in giro per l’Europa. Esperienza estera iniziata proprio dopo il suo divorzio con la squadra toscana.

I due allenatori si sfideranno per la sesta volta in carriera; nei 5 precedenti il mister testaccino è in leggero vantaggio grazie alle due vittorie ottenute contro l’unica di Prandelli (l’unico pareggio tra i due allenatori si è verificato il 31 agosto 2008 tra Fiorentina e Juventus).

LA ROMA DEI GIOVANI – La calda estate romana, quando la stagione sportiva della Roma doveva ancora partire ufficialmente, si aprì con la programmazione del nuovo corso spallettiano. Durante il colloquio avvenuto a Villa Pacelli tra la società ed il tecnico toscano, lo stesso mister aveva dichiarato di voler ringiovanire la rosa. E le premesse erano corrette. L’innesto di Guberti sulla corsia di sinistra, l’avanzamento tra gli undici titolari di Menez, e l’inserimento di Andreolli, Cerci ed Okaka (tra Spalletti e l’attaccante giallorosso era nato un buon feeling). Poi il patatrack: prima le dimissioni di Spalletti e poi la scelta del nuovo tecnico hanno fatto cambiare la gestione della linea verde di Trigoria. Tra Siena e Basilea il messaggio è stato chiaro: i giovani devono aspettare, divisi tra panchina e tribuna. Ma la situazione non preoccupa i diretti interessati. Domenico Scopelliti, manager che cura gli interessi di Okaka, ad AsRomalive.com, ha dichiarato di “essere fiducioso”. “La scorsa settimana devo ammettere che qualche perplessità mi è sorta – ha dichiarato Scopelliti – . La dottoressa Sensi aveva detto che la Roma avrebbe puntato sui giovani: le convocazioni di Siena sembravano smentire questo indirizzo. Poi Ranieri ha parlato con Stefano e lo ha rassicurato: è stato un gesto che a lui ha fatto enormemente piacere. Anche a me ha fatto effetto vedere un allenatore che da’ spiegazioni ad un ragazzo“. Meno sereno è però Alessio Cerci – che nella gestione Spalletti ha conquistato minuti di gioco riuscendo anche a siglare una rete – che da quando sulla panchina si è seduto Ranieri ha collezionato solo due tribune: “Sono a disposizione, ma non so se domenica farò parte del gruppo. Con Ranieri è tutto apposto, ogni allenatore fa le sue valutazioni e noi giocatori dobbiamo accettarle e rimanere a disposizione” ha dichiarato l’attaccante di Valmontone. A gennaio, quando si riaprirà ufficialmente il calcio mercato, si tireranno le somme e si faranno le dovute considerazioni. Ma la Roma che deve rinascere dalle fondamenta ha bisogno di un mix tra vecchia guardia e nuove leve.


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