Cessione Roma, il 2011 di Mr President?

 Se nei destini della Roma entra prepotentemente il Presidente di un collegio arbitrale, significa che la giustizia – per una delle sue molteplici sfaccettature – ha messo piede, per l’ennesima volta, nel contesto calcistico. E nella capitale, tra lo sventolio di drappi giallorossi e le vicissitudini di Totti, tra la rincorsa verso il rafforzamento della rosa e partite più o meno indelebili, da un certo momento (la vicenda è stata lunga e intricata, ha tenuto banco in maniera significativa per buona parte del mese estivo) l’importanza e la notorietà del magistrato Cesare Ruperto hanno minato quella dei protagonisti schierati sul terreno di gioco. Di fatto, Ruperto è simbolicamente riportato quale figura in grado di chiudere un’era, quella dei Sensi, e spalancarne una nuova. Ancora tutta da scrivere, attualmente in divenire.  Il punto e a capo è stato ufficializzato a Milano: alle 17.45 di lunedì 26 luglio, Italpetroli e Unicredit hanno sancito l’intesa cercata da tempo rispetto all’estinzione del debito che la holding petrolifera ha accumulato nei confronti dell’Istituto di credito. Il debito del gruppo che ha fatto capo alla famiglia originaria delle Marche, non esiste più: 325 milioni di arretrato evaporati da un istante all’altro. Il tempo che le lancette dei secondi spostassero di una unità quella dei minuti. Alle 17.45 il capoluogo lombardo annullava di fatto anche gli altri “spiccioli” (perchè a confronto parevano davvero un’inezia tant’è che non se ne parlava mai) che Italpetroli (una ottantina di milioni) avrebbe dovuto restituire alla Monte dei Paschi di Siena e quell’altro milioncino e poco più che l’erede di Franco aveva da ritornare alla compagnia di Alessandro Profumo. Denaro chiesto a titolo personale. Istanti, gesti, facce, luoghi. Non più l’Olimpico vestito a gara ma il nome di una via romana. Cesare Ferrero da Cambiano, civico 82.

Cessione Roma, statunitensi in vantaggio

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ancora venti giorni, e il futuro della Roma sarà più chiaro, nel bene o nel male. La finestra concessa agli acquirenti per presentare un’offerta vincolante scadrà il 30 gennaio, ma UniCredit conta di chiudere la faccenda qualche giorno prima. La banca sta trattando la vendita con un gruppo di imprenditori statunitensi, cui è stata concessa una sorta di corsia preferenziale. Le parti — l’istituto di credito, l’advisor Rothschild, gli studi legali— si sono incontrate già un paio di volte, a New York e a Roma. La scelta è caduta sulla proposta americana perché ritenuta la più concreta e affidabile, con un progetto serio e a lungo termine. Il gruppo statunitense, che fa capo ad un investitore di Boston già azionista di minoranza dei Red Sox di baseball, si è impegnato a presentare un’offerta definitiva entro il 15-20 gennaio. La trattativa è ben avviata — e i contorni del progetto già molto chiari, compreso il futuro organigramma della società— e c’è la volontà di chiudere. Ma non mancano le difficoltà, nate soprattutto durante la lettura della due diligence del club.

Cessione Roma, statunitensi in pole-position?

 Da Sporteconomy.i t:

Sport, entertainment e business: è il leit motiv della proposta americana. Angelucci, però, spera nell’uscita degli statunitensi e nell’out definitivo di AABAR, che ha dei fan soprattutto nella componente romana di UC.  Dopo le parole di Gianni Alemanno (il sindaco di Roma ha confermato la presenza di 4 soggetti interessati all’acquisto del club capitolino) e di Unicredit sul caso “ASROMA” è calata una nebbia fitta, in attesa di superare le vacanze natalizie e il termine ultimo per la presentazione delle cosiddette offerte vincolanti (il prossimo 31 gennaio, ma non si esclude, se servirà, un eventuale slittamento al 15 febbraio 2011). Sporteconomy è in grado di presentare una fotografia realistica dell’attuale situazione, soprattutto in visione prospettica: In pole position, per volontà di chiusura, è l’offerta americana. Si tratta di una cordata composta da cinque diversi soggetti (riconducibili ai settori della ristorazione, della cinematografia e delle costruzioni di grandi impianti sportivi). I pretendenti statunitensi sarebbero pronti a investire in un piano industriale a sette anni, per una cifra record (chi ha avuto accesso a questo piano parla persino di 560 mln di euro complessivi).

Società sul modello Barcellona

 Dal Romanista:

La priorità resta un acquirente unico, credibile, che possieda per l´As Roma un serio progetto industriale a lunga  scadenza. Ma di fronte all´eventualità di dover svendere il club, oppure di cederlo a investitori non di alto profilo,  in ambienti finanziari non viene ritenuta così peregrina l´ipotesi anticipata da “Il Romanista”. Sul modello del Barcellona, diversi autorevoli soggetti si unirebbero per fare da architrave alla nuova As Roma. Ognuno di loro  gestirebbe specifiche aree di competenza. Ripetiamolo: è una possibile carta di riserva. Che potrebbe essere  giocata, comunque, non prima del termine del processo di vendita. Dunque, fine gennaio.

La precedenza viene  data a quei quattro nomi che continuano a ballare. Quelli deputati a proporre le offerte vincolanti. Fonti finanziarie  insistevano ieri nell´accreditare, oltre alla famiglia Angelucci, anche un gruppo americano. Dove per gruppo si  intende un insieme di investitori, tutti – almeno così risulta a “Il Romanista” – affidabili e seriamente intenzionati ad  andare avanti. Il problema è che i loro nomi continuano a restare avvolti nel mistero. Gli altri due soggetti ritenuti  ancora in corsa sono il fondo Aabar e, così sembra, l´ex patron di Ancona e Ternana, Edoardo Longarini.

Cessione Roma, si sussurra l’arrivo di Angelucci

 Da DNews:

Ultima partita del 2010 per la Roma. Sfida difficilissima ma stimolante per i giallorossi che a San Siro cercano il passaporto per tornare a lottare per il titolo. Contro il Milan, domani sera (arbitro Damato di Barletta), è fondamentale vincere e non è concesso perdere. «Mi auguro che la Roma faccia un regalo di Natale ai tifosi – le parole della presidente Rosella Sensi – il 2010 è stato un anno impegnativo e pieno di soddisfazioni. Un anno difficile, importante, ma anche glorioso se pensiamo alla rimonta sull´Inter, squadra più forte dal punto di vista degli investimenti». La numero uno giallorossa spera in uno scherzetto ai rossoneri, saldamente primi in classifica: «Ce la metteremo tutta – dice la Sensi – ma dobbiamo pensare anche che facciamo i conti con gli avversari. Borriello (ex milanista, n.d.r.)? È un grande professionista e sabato metterà l´emozione da parte. Galliani? Speriamo di rovinargli il Natale».

Futuro societario: anno nuovo, proprietario nuovo

 Futuro societario, l’articolo di Repubblica.it:

Le offerte vincolanti per la Roma dovranno attendere ancora. Di comunicazioni ufficiali non c’è – come da abitudini – nessuna traccia. Ma la data del 15 dicembre, inizialmente inserita all’interno della vendor due diligence come il termine ultimo per presentare le offerte vincolanti per l’acquisto della Roma, slitta alla fine gennaio. Una scelta che Unicredit e l’advisor Rothschild hanno già comunicato – come riferisce Mf Dow Jones – ai nomi di potenziali acquirenti che, in questa fase, sono in “data room”, ossia nel momento di analisi, studio e valutazione della radiografia sulla situazione contabile e finanziaria del club di Trigoria. Della partita, nonostante le dichiarazioni di Alemanno secondo cui “in corsa sono in quattro, due italiani e due stranieri”, dovrebbero essere rimasti in due: la famiglia Angelucci e il misterioso gruppo imprenditoriale statunitense.

Compagnia Italpetroli: “Per la Roma contatti con un numero limitato di potenziali acquirenti”

 Il comunicato della Compagnia Italpetroli sulla trattativa di vendita della società giallorossa:

Facendo seguito al precedente comunicato del 10 novembre u.s., Compagnia Italpetroli S.p.A. intende fornire un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività finalizzate alla  cessione della partecipazione in A.S. Roma.
A seguito della ricezione di offerte non vincolanti sono in corso contatti con un numero limitato di potenziali acquirenti, cui è stato dato accesso ad informazioni di maggiore dettaglio per la predisposizione di offerte vincolanti.

La Roma e Berlusconi…

 Da Repubblica.it:

Entro fine anno la Roma potrebbe avere un nuovo padrone: la banca Unicredit non ha alcuna intenzione, ovviamente, di svendere un club così prestigioso, e conosciuto ormai in tutto il mondo. Ma adesso siamo arrivati ad uno snodo cruciale: le offerte dei compratori adesso saranno vincolanti. Dopo ci potrà essere la “due diligence”, vale a dire chi è interessato conoscerà i conti (e gli eventuali debiti) della società. Al momento pare siano rimasti in corsa solo due acquirenti: uno è italiano, l’altro Usa. L’italiano è Giampaolo Angelucci, un impero fra cliniche e giornali. L’altro è un gruppo Usa, che ha fatto la sua offerta (segreta) tramite lo studio Tonucci di Roma, uno dei più importanti studi d’affari d’Italia.

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