Mazzone: “Toni è il giocatore che mancava alla Roma”

 Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso, ha parlato a Radio Incontro dell’arrivo in giallorosso di Luca Toni:

“Non e’ che abbiamo preso pizze e fichi, abbiamo preso un campione del mondo molto forte in acrobazia, un giocatore che manca alla Roma. Toni verra’ a Roma con grandi motivazioni, e’ stato mortificato e umiliato in Germania, torna in Italia e in una citta’ meravigliosa. Sono stato un suo allenatore, sono tra quelli che l’ha rilanciato, l’abbiamo preso al Brescia con il presidente Corioni, ha fatto benissimo, poi ha avuto un infortunio, si e’ ripreso e ha fatto una grande carriera”.
Mazzone non capisce lo scetticismo che avverte sull’arrivo dell’ex Palermo e Fiorentina.
“I problemi che ha avuto al Bayern Monaco possono essere solo di natura fisica, ma potenzialmente il giocatore ha grandi qualita’ e grande carattere, non capisco questo scetticismo. Mi auguro che stia bene e che torni a giocare ai suoi livelli.

Mazzone: “Ranieri è come me, Julio Sergio è una sorpresa e la Roma può arrivare quarta”

 Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso, ha espresso un giudizio sul derby di ieri vinto dalla formazione giallorossa grazie ad un gol di Marco Cassetti: “Onestamente nel primo tempo la Roma è andata così e così. Nel secondo meglio. Però, senza lasciarci accecare dalle nostre rivalità, la Lazio ha giocato bene. Erano sciolti e disinvolti. Noi invece eravamo un po’ più nervosi. Forse il risultato è stato un po’ bugiardo per quello che si è visto. Un pareggio sarebbe stato più giusto, poi ovviamente da romanista dico meglio così. Ranieri? Il problema della Roma sono i gol subiti. Ieri finalmente i giallorossi sono riusciti a non prenderne e guarda caso hanno vinto – continua Mazzone a Romanews.eu -. I tre attaccanti? Se i giocatori sono in buone condizioni la Roma può anche non trovare problemi a giocare in modo così offensivo. E’ chiaro che quando non si ha il possesso della palla, con tre punte in campo, si deve fare molta attenzione. Francesco Totti? Il capitano lo vedo sempre bene, è in netta crescita.

Mazzone: “Ranieri è un uomo eccezionale e Totti deve andare ai Mondiali”

 Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso, e’ intervenuto ai microfoni de “La Mia Romanita’ in tv” rilasciando le seguenti dichiarazioni:
Si e’ appena giocata Atalanta–Roma che ci riporta alla mente un episodio particolare della sua carriera, quando allenava il Brescia…
“Quando a noi romani ci toccano la mamma e la nostra citta’ penso che andiamo un po’ tutti fuori di testa. Voi che cosa avreste fatto?”.
Parliamo un po’ di Ranieri, che lei ha avuto al Catanzaro.
“Un uomo eccezionale, un grande professionista che non ha avuto sconti da nessuno. L’ultima “scorrettezza” l’ha subita dalla Juventus, che lo ha esonerato all’ultima di campionato”.
Lei rappresenta l’emblema dell’allenatore che ha sempre saputo adeguarsi alle risorse che aveva a disposizione.
“Non e’ l’allenatore che detta il modulo o da’ le nozioni, ma sono le caratteristiche dei giocatori, da lui valutate, che l’allenatore stesso riesce ad applicare in campo”.

La ripresa dopo la sosta: nell’era Sensi un mix di gioie e dolori

 Domenica 22 novembre la Roma tornerà a giocare allo Stadio Olimpico nella gara contro il Bari, dopo la sosta del campionato dovuta agli spareggi per le qualificazioni ai prossimi mondiali africani. La storia della squadra giallorossa dopo la pausa è colorata di gioie e dolori. Dalla stagione 1993/94, da quando cioè Franco Sensi si sedette sul trono più altro della società di Trigoria, la Roma ha giocato 68 partite dopo il periodo di sosta, riuscendo a vincere 32 volte (il 47 % dei casi), mentre 22 (32 %) sono stati i pareggi e 14 (21 %) le sconfitte. Spalletti guida la speciale classifica in negativo del rendimento dopo la sosta con il 37,50 % di sconfitte, mentre Capello ha il pregio di aver tenuto concentrata la squadra durante la pausa e raggiunto il maggior numero di vittorie con il 55 % di successi.

Roma, tifo spaccato: Ranieri piace a una parte, Spalletti manca a molti

Confusione, dubbi, incertezza e quel sentimento di rabbia frammisto ad amore eterno che porta, sotto sotto, anche il tifo più caldo e più ostile all’attuale corso della Roma, a fischiare ma non troppo. Non con convinzione.
Tra  gli inossidabili contestatori che continuano a mettere sul patibolo di tutto e di più e gli infaticabili acclamatori “a prescindere dal risultato”, a Roma sta crescendo quella parte di tifo a cui manca Luciano Spalletti.
A scapito di Claudio Ranieri. Ce ne parla il quotidiano Il Tempo – edizione odierna – ripercorrendo e riprendendo gli interventi pubblici del tifo nelle ore immediatamente successive alla vittoria contro il Bologna. Testuale:

Mazzone: “I tifosi hanno passione, ma ora si esagera”

 Carlo Mazzone ha parlato del momento difficile della Roma e della contestazione dei tifosi giallorossi alla squadra all’Ansa: “È un momento difficile nei rapporti fra la Roma ed i propri tifosi. Vorrei, a tal proposito, mandare un messaggio: il valore e la determinazione di una tifoseria vanno giudicati nei momenti difficili. In questo ha ragione Ranieri. C’è molta preoccupazione, che porta tensione; adesso ci basterebbe un’altra vittoria per venire fuori da questa situazione e migliorare la classifica. C’è comunque una certa insofferenza, e non solo a Roma – aggiunge Mazzone -: ho letto lo sfogo di Cassano e mi rendo conto che qualcosa sta cambiando nella mentalità del tifoso vero. Dopo un risultato negativo, c’è subito la presunzione di sottolinearlo; invece, io penso che il tifoso bravo, che vuole bene alla propria squadra, si veda nei momenti difficili.

Bologna 2009/10: difesa colabrodo (18 gol subiti), attacco sterile (9 reti, Osvaldo e Adailton a quota 3)

 Il Bologna è avversario rispettabile, ma in questo momento alla Roma poteva andare peggio. I rossoblu, infatti, continuano a stazionare nei bassifondi della classifica (terzultimi a 9 punti in condivisione con Livorno e Atalanta dopo un avvio di stagione nel quale hanno pagato – e lo sa bene Giuseppe Papadopulo che ne ha fatto le spese per tutti con l’esonero di tre turni or sono – la scarsa vena dell’attacco (solo 9 reti all’attivo, con Marco Di Vaio non certo nello stesso stato di forma dello scorso anno) e le troppe disattenzioni in retroguardia (15 gol subiti, peggio hanno fatto solo Napoli, Genoa e giallorossi). Dopo aver prolungato il contratto al vice cannoniere dello scorso anno, il club ha impostato la campagna acquisti su rinforzi a basso costo e esperienza garantita. Una sorta di usato sicuro che ha permesso agli emiliani di annoverare nelle proprie fila calciatori del calibro di Cristian Zenoni,    Salvatore Lanna, Daniele Portanova, Giacomo Tedesco e Marcelo Zalayeta. Ai quali va aggiunta la bravura del giovanissimo estremo difensore Emiliano Viviano e la permanenza di riferimenti di reparto quali sono Davide Bombardini, Massimo Mutarelli, Gaby Mudingayi, Francesco Valiani.

Mazzone: “Per il mondiale servono Totti e Nesta”

 Dopo la faticosa vittoria  dell’Italia su Cipro, l’ex allenatore della Roma Carlo Mazzone ha rilasciato un’intervista a Tuttomercatoweb.com. Il tecnico ha commentato le scelte di Lippi e il possibile ritorno di Francesco Totti.
L’invecchiamento della squadra è un problema?

Lippi sta cercando di proporre ancora giocatori di esperienza e di valore, ma pian piano penso che inserirà qualche giovane di valore come da progetto”.Lei vedi giovani interessanti da poter inserire?
Penso che qualcosa ci sia. Già diversi di quelli che ora fanno parte del gruppo della Nazionale sono giovani”.
Si parla dei possibili ritorni di Totti e
Nesta, lei condivide?
“Se fossi io l’allenatore li metterei subito in campo. Questi sono due grandi campioni, in campo e fuori. Fanno qualità e anche gruppo, ma sono scelte che dobbiamo lasciare a Lippi. Lui merita rispetto perché la fiducia datagli è stata ripagata con la vittoria del Mondiale“.

Da Spalletti a Ranieri: la Roma ha perso le ali

 La Roma ha perso le ali. In questo primo mese di cura Ranieri la squadra giallorossa ha evidenziato una caratteristica: non sa più segnare con i suoi esterni. Il trend segue però la linea tracciata nell’ultima Roma di Spalletti. Il tecnico di Certaldo, nella scorsa stagione, provò a variare il corso dell’annata cambiando il modulo: dalla linea di centrocampo al rombo, facendo così a meno della spinta sulle fasce. Eppure solo pochi anni fa la Roma sembrava non poter fare a meno delle reti degli esterni, dal tris Giuly-Mancini-Taddei della stagione 2007/08 si è passati alla nuova linea Taddei-Cerci-Guberti, considerando Menez e Vucinic più attaccanti che esterni (anche loro però hanno la casella 0 nelle realizzazioni in campionato).

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