Montella: “Molti giocatori sono sensibili, meglio esordire in trasferta”

 Il Corriere dello Sport ha intervistato Vincenzo Montella. Ecco i pensieri del nuovo allenatore Roma a poche dall’esordio sulla panchina giallorossa:

Ieri nel suo primo allenamento ha provato la Roma con il 4-2-3-1. Spalletti le ha lasciato qualcosa… «Mi ha lasciato spesso in panchi­na… Credo che in due giorni sia dif­ficilissimo poter insegnare un siste­ma di gioco. Questi giocatori hanno bisogno di altro. In questo momento ci potranno essere pic­cole variazioni. C’è poco tempo e c’è biso­gno di capirsi subito. Per me i giocatori migliori devono gio­care nelle posizioni dove possono espri­mersi al meglio, ma c’è un avversa­rio che studierà anche quello che dico io e non voglio dare vantaggi all’avversario».
Guiderà molto giocatori che sono stati fino a poco tempo fa suoi com­pagni. «Un conto è essere giocatori, un altro è essere amici. La squadra de­ve mettere i giocatori migliori nel­le condizioni di esprimersi al me­glio. La fase più importante è quel­la di transizione, pas­sare il prima possibi­le da quella offensiva a quella difensiva e viceversa è quello che fa la differenza».

Mazzone: “Montella? Gli auguro di diventare come Guardiola”

 Il Romanista ha intervistato Carlo Mazzone. Ecco le parole dell’ex tecnico della Roma sul delicato momento che sta vivendo la squadra giallorossa:

Mazzone come legge questo momento della Roma? “E’ un momento difficile, sia tecnico che ambientale. Triste perché una persona seria come Ranieri, uno dei nostri, un romano vero, ha dovuto dare le dimissioni per sua dignità personale. Lui ha capito che aveva fatto il suo tempo.”
Anche lei ha vissuto una situazione simile alla Roma. “Io una volta ho tentato di dare le dimissioni ma il Presidente Sensi non le accettò.

Mazzone: “Con Totti la Roma è più forte. Da Guardiola lezione di calcio”

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Carletto Mazzone torna a parlare della Roma e di Francesco Totti. Per l’ex tecnico giallorosso, non c’è formazione capitolina che possa fare meglio di quanto sappia garantire una squadra con il capitano tra i titolari. Infine, un attestato di stima nei confronti di Pep Guardiola. Le dichiarazioni più interessanti di Mazzone:
GOL. “La Roma prende troppi gol, così non va. Ci sono sempre tensioni, commenti forti. Insomma, qualcosa non funziona. Speriamo che si risolva tutto e che la Roma possa esprimere le sue notevoli potenzialità tecniche. E’ un momento particolare”.
BRAVURA E FORTUNA. “Nel calcio bisogna essere bravi e fortunati e per ora la Roma non è nell’una e nell’altra condizione”.
TOTTI. “Giallorossi meglio senza Totti? No, non sono d’accordo. Totti è un giocatore di grande valore tecnico, non dobbiamo certo chiedergli la prestazione, ma solo delle giocate che sono sempre di alto contenuto tecnico. Forse a Francesco sta mancando il gol, ne ha fatto pochissimi, ma di certo non è lui il problema della Roma”.

Mazzone: “Questione Lippi – Ranieri? Insinuazioni pesanti e personali. Da Claudio non me lo sarei aspettato”

 Tengono ancora banco gli episodi riguardanti la partita di ieri sera fra Brescia e Roma. A parlare questa volta, è il buon Carlo Mazzone che, a proposito del match di ieri sera ha dichiarato:

È vero che ieri Russo è incappato in una giornataccia, ma attenti a polemizzare con gli arbitri. Serve solo a indisporli. Certo le sue sviste hanno inciso molto sul risultato di Brescia-Roma. Ma gli arbitri giocano nel ruolo più difficile, per questo mi chiedo: ma perchè continuiamo a dire no alla moviola in campo? Sembra ci faccia piacere assistere a certi errori, per poi potergli dare addosso. Eppure sono sicuro che anche Russo, dopo aver rivisto cosa ha combinato, la scorsa notte l’ha passata in bianco“.

Brescia-Roma, l’avversaria: Diamanti – Eder – Caracciolo. Rondinelle senza timore

 Il trade union – qualora volessimo trovarne uno – è senza dubbio Carletto Mazzone, anima capitolina prestata – dal 2000 al 2003 – alla società bresciana. Più di Gigi Di Biagio, più di Fabio Petruzzi. Non tanto per l’incapacità di questi ultimi di farsi ricordare in maniera positiva da dirigenza e tifoseria lombarda quanto per la virtù – tutta tipica del Magara – di giungere, incidere, lasciare un ricordo indelebile. Tuttavia, nella circostanza, lo spazio riservato ai ricordi lascia il tempo che trova: perchè la Roma ha necessità di tornare la macchina da punti di qualche mese fa ma anche per il fatto che il Brescia – dopo la sconfitta dell’esordio, la vittoria casalinga alla 2a di campionato e quella esterna di domenica – intende dare seguito all’incitamento di patron Luigi Corioni, secondo cui: “Dopo aver allestito una rosa simile, ci tocca qualcosa in più che la salvezza. Diamanti? Forte come Baggio, se non di più”. Tra le Rondinelle e i giallorossi è la 45a sfida: nelle 44 occasioni precedenti, la Roma ha maturato 22 successi (6 fuori casa) a fronte di 9 vittorie bresciane (di cui otto al Rigamonti) e 13 pareggi (8 a Brescia, 5 a Roma). Lo score casalingo di Caracciolo e compagni, dunque, ribalta le statistiche complessive che – solo quelle – danno in evidente vantaggio la Roma: alle premesse suggerite dai numeri, inoltre, occorre contestualizzare il match. Non solo analizzando la crisi che ha avviluppato lo spogliatoio capitolino (a secco di vittorie in campionato), non solo richiamando le pesanti assenze cui deve raportarsi Claudio Ranieri (mancheranno, tra gli altri, Francesco Totti e daniele De Rossi) ma anche per il felice momento degli uomini di Giuseppe Iachini. Per la Roma si prevede una trasferta complicata, soprattutto alla luce dell’ottimo rendimento espresso nelle ultime giornate dalla Leonessa, reduce dal successo esterno in casa di un Chievo che sembrava lanciatissimo dopo le prime due uscite. A decidere l’incontro, nella circostanza, è stato Alessandro Diamanti, nuovo idolo dei sostenitori biancoblu. Dicono di lui. Iachini: “Diamanti è un fenomeno, attualmente non va oltre il trenta per cento“. Corioni: “Figuriamoci che Diamanti vedremo quando i test ci garantiranno che è al cento per cento della condizione“. L’entusiasmo in città è alle stelle, nonostante il numero degli abbonati (poche migliaia) non rispecchi fedelmente la passione che aleggia intorno alla squadra: ha contribuito, in tal senso, la Tessera del Tifoso (freno a mano conseguenziale tirato dalle tifoserie di tutta Italia) che non ha lasciato insensibile una tifoseria da sempre sensibile alle vicende correlate al mondo ultras.

Mazzone: “Mai visto in tanti anni di calcio”

 Il tifo a senso unico nel corso di Lazio-Inter ha lasciato sconcerto anche uno tanto navigato come Carletto Mazzone. L’ex allenatore della Roma, nonchè tifoso capitolino, non perde occasione per dire che lui, una cosa così, non l’aveva mai visto prima. Non si parla tanto del fatto che una squadra possa affrontare una partita in maniera “più tranquilla del solito”, quanto piuttosto del clima farsesco che si è respirato ieri all’Olimpico dove – mentre si giocava a una porta sola – pareva di essere di fronte a un pubblico accomunato dagli stessi colori. Mazzone è intervenuto sulle pagine di calciomercato.it per ribadire lo sconcerto:

Roma-Udinese, Mazzone: “Rombo e non Perrotta mediano”

 Da Il Romanista:

Sostituire gli uomini migliori ma senza perdere la propria fisionomia. Smaltita la delusione per i due punti gettati a Livorno, Claudio Ranieri si trova a fare i conti con una squadra che perde pezzi per strada. Sì perché con Capitan Totti ancora fermo ai box e Capitan Futuro appiedato per un turno del giudice sportivo insieme a Taddei, Mexes e Pizarro, contro l’Udinese l’emergenza rischia di essere di quelle da allarme rosso.
Ma se i dubbi su chi scenderà in campo sono pochi, molti di più sono quelli che riguardano la posizione che assumeranno i centrocampisti della Roma sul rettangolo di gioco. Un vero e proprio rompicapo sul quale il maestro Carlo Mazzone, prova a dare qualche suggerimento a quello che è stato un suo ex giocatore prima, un suo allievo poi.

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