Cagliari-Roma: Borriello, esordio al Sant’Elia. Come Toni

 Braccio in orizzontale, con la mano a mettere in moto le dita e loro cinque – le dita – innescate in un movimento rotatorio che non va mai nè troppo avanti nè troppo indietro: osservare quel gesto (che se il braccio fosse stato verticale avrebbe descritto uno a cui era appena venuta l’idea) era come venire piacevolmente sfidati da chi ti stava dicendo: “Visto che ho fatto?“.
DA TONI… Il bomber che Roma invocava per garantire un contributo importante a un attacco depotenziato dalle precarie condizioni di salute di Francesco Totti – lo scorso gennaio – aveva fattezze da marcantonio e rispondeva al nome di Luca Toni. Bastò incrociare – allora – un paio di coincidenze: la necessità capitolina e il malumore del bavarese a cui Van Gaal aveva tolto in sequenza posto da titolare, sorriso, posto da panchinaro. Il resto lo fecero le dirigenza e le capacità di pubbliche relazioni del Capitano, che quando c’è da spendere una parola in favore della Roma riesce in un colpo solo a farlo in fretta e farlo bene. L’ariete dipinse la Capitale d’un “giallo entusiasmo” che motivava la voglia di crederci – in quella rimonta, in quell’aggancio, in quello scudetto – e vanificava d’un colpo il gelo invernale di temperature lineari quanto richiesto dall’inverno inoltrato. Che l’apparizione di Toni in mezzo al campo, con tanto di casacca giallorossa, si concretizzasse nel giorno dell’Epifania pareva allora un dettaglio inserito in un contesto assolutamente benaugurante. Era il 32′ della ripresa, con la Roma in vantaggio di due reti sul Cagliari, quando Claudio Ranieri optava per l’inserimento del neo acquisto. Si stava per scrivere di un capolavoro, l’ennesimo, del testaccino. Ma di come andò a finire quella giornata (tutti: giornalisti della carta stampata e del web, pubblicisti, stagisti costretti a riscrivere pezzi e pagelle in virtù di una manciata di minuti di recupero) lo raccontano oggi le statistiche. Ci si era dimenticati (o si era cercato di farlo, nessuno escluso) di che volesse dire giocare al Sant’Elia. Roba che ci vedi la Roma da quindici anni e capisci per davvero che le partite finiscono solo quando “arbitro fischia”, direbbe uno che sulla panchina giallorossa si è accomodato dopo aver vinto uno scudetto alla Samp. Col senno di poi, quei due punti persi avrebbero consentito di bissare la festa del 2001 al Circo Massimo ma la storia recente e già ingiallita, a questo punto, interessa poco.
…A BORRIELLO. Non servisse ricordarla solo per un assist messo lì dagli intrecci degli eventi: ovvero, quello secondo cui Marco Borriello – come Toni qualche mese fa – dovrebbe debuttare con la maglia capitolina proprio a Cagliari.

Totti – Borriello: pronti per Cagliari

 Marco Borriello ha convinto subito: in cinque minuti ha conquistato Roma, in una settimana di allenamento ha sciolto i dubbi di Claudio Ranieri. Cagliari-Roma consentirà di assistere al debutto in giallorosso dell’ex rossonero che diventa di fatto il 34esimo partner d’attacco di Francesco Totti nel corso della lunga carriera capitolina del Capitano. Da repubblica.it:

Borriello è l’anti-Cagliari

 Dal Corriere dello Sport:

Il Sant’Elia come San Siro. Nel senso che, fino a qualche anno fa, lo stadio milanese era quello dove la Roma poteva vantare, si fa per dire, la più lunga striscia senza vittorie. Poi è arrivato Luciano Spalletti e quella striscia è stata interrotta. E’ rimasta, però, anche se può sembrare strano, quella del San­t’Elia di Cagliari dove i giallorossi non riescono a vincere da quasi quindici anni, ventinove ottobre del 1995 la data dell’ultimo suc­cesso romanista in Sardegna, due a zero il risultato finale, due volte il nome di Daniel Fonseca nel ta­bellino dei marcatori, Carletto Mazzone a esultare in panchina.

Infortunio Riise: Ranieri punta su Castellini

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Il 25 agosto, con la stessa meraviglia di un bambino a Disneyland, guardandosi attorno e dandosi un pizzicotto, Paolo Castellini disse una frase talmente vera, umana, da suscitare tenerezza. «Per me la Roma è un’emozione devastante». Proprio così, viva la sincerità. Fu come mettersi a nudo, senza filtri, senza tralasciare nulla: i sentimenti, innanzitutto. Così forti da sentirsi devastato, appunto. E forse, al primo impatto, anche inadeguato. «Già portare la borsa di questa società mi responsabilizza» disse ancora Castellini. Ce la farà? Era il 25 agosto. Un paio di settimane dopo, la prospettiva di Paolo Castellini è cambiata. Oggi e per i prossimi venti, trenta giorni, la sua borsa la porterà qualcun altro. Lui dovrà scendere in campo, dimostrare di aver smaltito l’emozione, reggere l’urto con il calcio di alto livello e le responsabilità che questo comporta.

Cagliari-Roma: Borriello in ballottaggio con Vucinic

 Dal Corriere della Sera:

Nelle ultime due settimane ha perso per strada Adriano e Riise, ora Claudio Ranieri spera di aver pagato il primo tributo stagionale alla malasorte, archiviando la parentesi nazionali senza nuovi problemi per la sua Roma. I giorni di sosta hanno permesso comunque al tecnico giallorosso di recuperare appieno due titolari – Julio Sergio e David Pizarro, che nella gara d’esordio all’Olimpico contro il Cesena avevano giocato non al meglio – verificando sul campo l’impatto in squadra del neo arrivo Borriello.

Cagliari-Roma: Castellini per Riise, Totti-Borriello con Vucinic o Menez

 John Arne Riise non teme neppure il trauma cranico. Thunderbolt avrebbe svestito il pigiama clinico per indossare in sequenza le casacche della nazionale norvegese e quella della Roma: fosse stato per lui, già stasera tornava a scorazzare lungo la fascia. Invece lo stop è stato perentorio: tolti gli scarpini, salutati i compagni, Riise è tornato a casa. In Norvegia. Le ultime novità inerenti il giallorosso arrivano da Sky Sport: stando all’emittente, il laterale non rientrerà a Roma fino alla conclusione degli accertamenti medici e non galopperà sull’erba verde fino ad avvenuta guarigione. Che, tradotto in settimane, significa almeno quattro mesi in caso di esito negativo della risonanza magnetica cui verrà sottoposto. In caso contrario, la tempistica si allungherebbe ulteriormente. Da richiamare i cori di giornata scanditi a Trigoria, dove i tifosi presenti non hanno dimenticato di rendere omaggio al beniamino scandendo quell'”olè olè olè olè Riise Riise” tanto irrinunciabile quanto lo è il rosso capitolino.

Cagliari-Roma, Conti in dubbio

 Tanto papà Bruno staziona nei cuori giallorossi quanto Daniele Conti è inviso ai capitolini: se non altro, perchè sono parecchie le sofferenze riservate dal calciatore isolano al pubblico capitolino. Eppure, stavolta la novità è che il centrocampista potrebbe non essere disponibile per la sfida del Sant’Elia (distorsione alla caviglia). Pier Paolo Bisoli deciderà all’ultimo rispetto al suo impiego. Da Il Romanista:

LUI FARÀ di tutto per esserci, perché quella contro la Roma è sempre una sfida particolare. Ma Daniele Conti deve fare i conti con l’infortunio al piede destro (distorsione alla caviglia rimediata mettendo lo scarpino in una buca del prato dello stadio) che ancora gli dà problemi e difficilmente sabato sera sarà in campo al Sant’Elia contro la squadra in cui è cresciuto. E a cui, spesso e volentieri, si diverte a segnare e dare dei dispiaceri, ultimo caso la rete del 2-2 allo scadere lo scorso 6 gennaio.

Cagliari-Roma: Sant’Elia, 15 anni di attesa

 La beffa dello scorso anno – quando il Sant’Elia regalò al pubblico di casa una rimonta incredibile maturata agli sgoccioli della gara – è solo l’ultimo episodio da aggiungersi a una quindicina di anni di agrodolce, nei quali i capitolini non sono riusciti a sfatare il tabù dello stadio rossoblu. Ultima vittoria pervenuta: 29 ottobre 1995, Cagliari-Roma 0-2 (doppietta di Fonseca, in panchina c’era Carlo Mazzone). Da La Repubblica:

Cinque giorni per sfatare un tabù. La trasferta di Cagliari trascina con sé fantasmi e paure: la Roma al Sant´Elia non riesce a vincere da ben 15 anni. (…) Era il 29 ottobre 1995, doppietta di Fonseca, allenatore Mazzone, e Roma che vinceva 2-0.

Roma, Riise out. Tocca a Castellini

 John Arne Riise rischia uno stop di medio periodo. Dopo la notte trascorsa in ospedale per accertamenti, l’esterno della Roma deve per forza di cose arrendersi di fronte allo stato di fatto: non disponibile a Cagliari e nell’esordio di Champions League contro il Bayern Monaco, poi si vedrà. Claudio Ranieri è preoccupato, Castelini si prepara all’esordio. Da Il Corriere dello Sport:

La Roma è in ansia per Riise. Il difensore norvegese è ricoverato in ospedale a Oslo per una commozione cerebrale, riportata in seguito a uno scontro di gioco durante l’allenamento allo stadio Ullevaal. Riise resterà ricoverato almeno fino a oggi e naturalmente non giocherà la partita in programma oggi tra Norvegia e Portogallo a Oslo. Riise ha subìto un colpo for tuito con il compagno di nazionale Espen Ruud.

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