Lunedì 5 luglio, il giorno dell’arbitrato: Italpetroli e Unicredit si troveranno di fronte al Collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto e comunicheranno il risultato degli incontri precedenti. In caso di accordo, la partita finirebbe così, altrimenti sarà lo stesso Ruperto a sentenziare. Il lodo, a quel punto, indicherebbe anche le sorti della A.S. Roma. Da Il Romanista:
L’ultimo incontro è in agenda domani davanti al presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto. Se Unicredit e Compagnia Italpetroli non avranno raggiunto un accordo in zona Cesarini, si andrà a sentenza arbitrale. Al momento, le parti sarebbero ancora distanti. Meno distanti di quando sono iniziate le trattative. Ma distanti. E non ci sarebbe ancora – ribadiamolo – un’intesa. Due gli ostacoli principali. Primo, la valutazione che verrebbe data da Unicredit agli asset di Compagnia Italpetroli sarebbe di gran lunga inferiore a quella fatta effettuare dalla holding della famiglia Sensi. Secondo, il futuro dell’ As Roma. Da chi sarebbe gestita?E come? La stessa banca avrebbe intenzione di lasciare che se ne occupi un soggetto terzo. I Sensi sono preoccupati.
Valon Behrami rientra di diritto nei programmi della Roma, che ha già sondato il terreno con il West Ham – che ne detiene il cartellino – e immagazzinato l’informazione più importante: non è impossibile mettere le mani sull’esterno. Valutato 8 milioni di euro. Il problema, tuttavia, è che l’arbitrato in corso sospende o rimanda di fatto qualunque attivita di mercato. Da Il Romanista:
Organi di stampa e di informazione che non riescono a capirci più nulla: nessuna colpa, per carità, ma la complessità e la segretezza della trattativa tra Unicredit e Italpetroli per cancellare il debito della holding petrolifera producono – quale effetto evidente – quello di non sapere più a che punto dell’accordo ci si trovi per davvero. Tant’è che le versioni sono spesso contrastanti. Per Finanza Mercati, sarà alla fine Cesare Ruperto a dover prendere una decisione. Testuale:
MF – Dow Jones:
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