Adriano torna in brasile

 Adriano è tornato in Brasile. L’attaccante è arrivato oggi a Rio de Janeiro, due giorni dopo la rescissione del contratto con la Roma. L’Imperatore è giunto intorno alle 8 del mattino: dopo essere partito da Roma con un volo Alitalia, il brasiliano è sbarcato all’aeroporto di Guarulhos a San Paolo e ha poi preso un volo charter per Santos Dumont, a Sud di Rio, dove ad attenderlo c’erano alcuni amici che lo hanno accompagnato fino alla sua abitazione a Barra da Tijuca. Delusi i numerosi giornalisti che lo attendevano all’aeroporto Carlos Jobim, a nord di Rio, convinti che il giocatore sarebbe arrivato con un volo della compagnia Air France.

L’orgoglio di Pizarro

 Da Repubblica.it:

Cosa sarebbe successo se quel rigore non fosse finito in fondo alla rete del Lecce? Chissà se se lo è chiesto David Pizarro, quando ha quasi strappato la sfera dalle mani del compagno di squadra Borriello per realizzare il primo gol della sua stagione. Una sorta di risposta silenziosa a chi lo accusava di non tenere alla Roma mettendone in dubbio la professionalità. Un gol importante per la Roma, utile per riassaporare la scia della zona Champions (-2 dal quarto posto anche se con una gara in più delle concorrenti Lazio e Udinese). Ma soprattutto per il cileno, che cancella con un colpo di spugna i quasi tre mesi di inattività, le polemiche per il rientro e i dissapori, a distanza ravvicinata e non, con Ranieri.
ORGOGLIO CILENO – “Pizarro non mi guardava negli occhi“, l’accusa lanciata dall’ex tecnico al giocatore cileno. A Lecce, invece, il regista ha fissato il portiere avversario Rosati fino all’ultimo istante, prima di spiazzarlo. La rabbia orgogliosa con cui Pizarro esulta parla per lui: “Io non mi tiro indietro“. Un messaggio scandito non verbalmente, ma incarnato da quella corsa verso i tifosi romanisti arrivati fino in Salento, mostrando la lupa sul petto, per dire a tutti che i problemi con la Roma sono risolti. Per la verità, è bastato l’addio a Ranieri e la fiducia di Montella per tornare a sentirsi indispensabile, cancellare le tre settimane di cure a Santiago, i litigi con la dirigenza, la rabbia verso l’ambiente – tutti, dalla società ai supporters – che lo aveva scaricato dopo il “gran rifiuto” di Genova. E tornare a stringere i denti pur di esserci. Come sempre era accaduto nelle precedenti quattro annate a Trigoria, come a Bologna, come ieri. L’infortunio di una settimana fa all’Olimpico dimenticato in poche ore: e a Donetsk, martedì, sarà in campo per guidare la squadra alla riscossa. Anche perché l’unica vittoria in trasferta in questa Champions League, a Basilea, la Roma l’ha raccolta senza di lui. Una macchia nella stagione del centrocampista, da lavare con un’impresa.

Adriano, Vucinic e Borriello: ecco che succede

 Dal Corriere dello Sport:

Napoli chiama Vucinic. Adriano non chiama nessuno. Bor­riello risponde a Ranieri.
ADRIANO – […] ieri, dal Brasile è interve­nuto Gilmar Rinaldi rivendicando il suo ruolo di unico manager del­l’attaccante. Adriano, però, in questi giorni sta parlando con Ca­lenda per presentarsi all’incontro con la società giallorossa con le idee chiare. E, nonostante gli spif­feri che filtrano da Trigoria, da una posizione di forza. Perché se ci fossero state le motivazioni per la rescissione del contratto, la Ro­ma lo avrebbe già fatto. […] C’è però la possibilità che il gioca­tore si convinca a tornare anzi­tempo in Brasile, sempre che si trovi un punto d’incontro econo­mico.

Ag. Adriano: “Per ora nessun incontro con la società. Rescissione? Notizia falsa”

 Mercato Roma: Gilmar Rinaldi, manager che cura gli interessi di Adriano, ha parlato del suo assistito in merito alla situazione dell’attaccante brasiliano:

C’è un incontro in programma tra la società, i procuratori ed Adriano per definire meglio la situazione del giocatore?
“Per ora non c’è alcun incontro in programma tra il giocatore e la società – afferma Rinaldi a Vocegiallorossa.it – . Né io e né il giocatore siamo stati contattati dalla società. Non è fissato alcun incontro.”
Si parlava di un incontro con Adriano e Calenda ed il direttore operativo della Roma Montali.
“Il procuratore di Adriano sono io ed adesso sto in Brasile. Queste sono cose che hanno riportato i giornali ma io curo gli interessi del giocatore ed a me risulta che non c’è nessun appuntamento in programma.”

Adriano: “Chiedo scusa, ma non bisogna montare un caso”

 Ecco le parole di Adriano a Sky: “Ho fatto un controllo con Castagna e sto bene. Sto migliorando ma bisogna avere pazienza per il mio ritorno. La visita era in programma il 26 in una clinica, poi la società l’ha spostata all’ultimo a Trigoria dove non ci sono attrezzature. Mi sono sentito male e ho fatto del male a me stesso. Domenica non sono andato perchè ero arrabbiato, chiedo scusa ai tifosi, alla società, a tutti.

Pizarro ok per lo Shakhtar. Adriano, c’è il Corinthians

 Da Repubblica.it:

La Roma che continua a inciampare, la telenovela Adriano che, nonostante il finale ormai inevitabile, continua a nascondere punti oscuri. Unica notizia rassicurante, le condizioni di Pizarro che dopo lo spavento di ieri può tirare un sospiro di sollievo. Ma nel caos dominante che regna tutto intorno, torna sotto accusa la preparazione di Ranieri anche dopo le dimissioni del tecnico: oltre alle parole di Montella, c’è un elemento preoccupante ad accendere la spia dell’alta tensione: se la Roma marciasse nei novanta minuti al ritmo dell’ultima mezz’ora di gioco, sarebbe quartultima.
ADRIANO VERSO LA RESCISSIONE – Impossibile, mentre si osserva il presente di una Roma incapace di ritrovarsi fino in fondo, e vittima di se stessa e dei suoi soliti limiti di concentrazione, dimenticare la questione Adriano.

Rimonte e cali fisici: Montella non guarisce la Roma

 Roma, rimonte e guai fisici. Montella non guarisce la squadra giallorossa. Dall’Ansa:

Continuando a giocare così il quarto posto resterà un miraggio. È questa l’unica certezza in casa della Roma dopo il pareggio interno col Parma. Anzi, no. L’altro punto fermo riguarda il futuro di Adriano: l’Imperatore non vestirà più i colori giallorossi e dovrà cercare un altro club, magari in Brasile, pronto a dargli la stessa fiducia ricevuta, e puntualmente disattesa, dalla Città Eterna. Città che, dopo il 2-2 dell’Olimpico, si è risvegliata più delusa che arrabbiata. I tifosi, infatti, dopo le dimissioni rassegnate da Ranieri, si attendevano una reazione da parte di Totti e compagni, un moto d’orgoglio per risalire la china e puntare dritti alla conquista dell’ultimo pass utile che vale l’accesso alla prossima Champions League.

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