Rosella Sensi e Unicredit hanno firmato ieri l’accordo per l’azzeramento dei debiti della Compagnia Italpetroli verso le banche. L’intesa conferma l’impegno a vendere l’As Roma, ma per ora la vendita non decolla, come anticipato dal Sole 24 Ore online di domenica 25 luglio.Scarseggiano i compratori. E le proposte sono basse, come quella che avrebbe presentato la famiglia Angelucci, 100 milioni di euro o forse meno per il 100% della Magica, contro una stima dei venditori di 150 milioni.
accordo Italpetroli Unicredit
Comunicato Italpetroli – Unicredit
Accordo Italpetroli Unicredit, ecco il comunicato pubblicato sul sito della Roma:
Compagnia Italpetroli comunica, su richiesta della Consob che, in conformità alla Puntuazione
dell’8 luglio scorso, è intervenuto tra le parti un accordo, previsto dalla Puntuazione stessa,
avente ad oggetto la definitiva sistemazione dell’indebitamento finanziario complessivo del
Gruppo Italpetroli.
L’accordo prevede, con riguardo ad A.S. Roma S.p.A., il conferimento di mandato esclusivo
all’advisor Rothschild S.p.A. per l’assistenza ai fini dell’avvio del processo di cessione del
pacchetto di controllo della stessa A.S. Roma S.p.A..
Italpetroli-Unicredit: lunedì da Ruperto per l’accordo
Futuro Roma, l’articolo di MF-Dow Jones:
Dopo la firma dell’accordo definitivo, atteso per queste ore, i protagonisti torneranno a riunirsi attorno al tavolo lunedì 26 luglio in quella che potrebbe diventare la data ultima della partita Unicredit-Italpetroli.
All’incontro presso lo studio del presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto, calabrese doc, già presidente della Corte Costituzionale e conosciuto al mondo del calcio anche perchè il giudice della prima, durissima, sentenza su calciopoli saranno presenti anche gli altri due arbitri componenti il collegio: Romano Vaccarella, giurista, già giudice della Corte Costituzionale, avvocato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il giurista e professore universitario Enrico Gabrielli.
Italpetroli: “La negoziazione dell’accordo è ancora in corso”
Il comunicato apparso sul sito ufficiale della Roma in merito all’accordo
Italpetroli – Unicredit: si firma
La firma dell’accordo tra Italpetroli e Unicredit si avvicina. Le parti si erano imposte il 20 luglio come termine ultimo per perfezionare il patto che porterà la holding dei Sensi nelle mani della banca, unitamente al mandato a vendere della società giallorossa. Che pro tempore verrà gestita da Rosella Sensi. Tuttavia, alcune questioni tecniche rischiano di far slittare la fine dell’arbitrato. Non è in ballo la firma sui contratti, che potrebbe essere posticipata solo di alcune ore. Il nodo, in realtà, è un altro: a prescindere dalla sigla sull’accordo, Italpetroli non potrebbe passare nell’immediato nelle mani della banca. Per questo, nelle prossime ore, al presidente del collegio arbitrale, professor Cesare Ruperto, verrà profilata l’ipotesi di lasciare in sospeso l’udienza del 26 luglio.
Arbitrato: asset Italpetroli ad Unicredit non prima di settembre. Udienza 26 luglio verrà sospesa
Un accordo complesso, in cui non sono previsti colpi di
Arbitrato Italpetroli-Unicredit, ecco i particolari
Dal sito ‘www.lasignoraingiallorosso.it‘, ecco alcuni particolari dell’accordo conciliativo sottoscritto da Italpetroli e Unicredit in seno all’arbitrato promosso dalla famiglia Sensi per dirimere la questione del debito che il gruppo petrolifero accusa nei confronti della banca di Alessandro Profumo.
Arbitrato finito? No – I legali di Italpetroli e Piazza Cordusio dovranno mettere a punto un accordo più complesso, entro il 20 luglio. Considerati i molti ritardi, il presidente del collegio arbitrale Prof. Cesare Ruperto ha deciso di fissare la prossima udienza per il 26 luglio.
La Roma festeggia l’intesa Italpetroli-Unicredit
Da Milano Finanza:
Alla fine di un interminabile tira e molla, Rosella Sensi ha detto sì. La lettera d’intenti tra Unicredit e Italpetroli per risolvere la questione legata al debito della holding di casa Sensi che controlla la Roma è stata siglata dalle parti alla presenza del presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto. Una decisione sofferta, quella della famiglia Sensi, che mette fine a un impero petrolifero e immobiliare costruito da Franco Sensi che è stato messo a dura prova proprio dalla Roma. Oberata da un debito di quasi 400 milioni nei confronti delle banche Italpetroli è, da oggi, nelle mani di Unicredit. (…) Quello che è già noto riguarda i contorni generici dell’accordo che prevede una buonuscita per i Sensi di circa 30 milioni di euro in immobili, mentre attraverso il meccanismo della cessione dei beni usciranno da Italpetroli gli altri asset immobiliari e petroliferi.
Alemanno scende in piazza per la Roma
Da Affaritaliani.it:
”Spero che gli imprenditori di Roma ci mettano la faccia”, aveva detto ieri il sindaco capitolino Gianni Alemanno a margine di un convegno alla Luiss mentre da lì a poche ore sarebbe iniziato l’ennesimo incontro-fiume fra Rosella Sensi e Piergiorgio Peluso, responsabile del Corporate di UniCredit nello studio del presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto.
Insomma, mentre la città seguiva con molta attenzione gli sviluppi della complessa telenovela che ha messo fine alla lunga presidenza della famiglia Sensi (oltre 17 anni), l’esponente pidiellino si è auspicato che gli industriali della capitale possano scendere in campo per rilevare l’AS Roma. Non solo un auspicio, perché, secondo quanto risulta ad Affari, mentre il tira e molla fra le parti era agli sgoccioli, Alemanno ha già iniziato a sondare le reali intenzioni del tessuto imprenditoriale della Capitale per rilevare il club giallorosso e far sì che rimanga sotto il controllo di una proprietà casalinga.
La Roma a Unicredit, per la Sensi una gestione a tempo
Il Tempo:
È fatta! Da ieri sera la Roma non è più dei Sensi. O almeno non lo è più dal punto di vista più tecnico del termine, visto che l’accordo firmato da Rosella Sensi per il rientro del debito di Italpetroli con Unicredit prevede la «gestione» del club fino al momento in cui Rotschild (l’advisor incaricato dell’operazione dalla banca) non riuscirà a trovare l’acquirente giusto per il futuro della Roma. Un compratore che di fatto al momento non c’è, o se c’è è rimasto sapientemente fuori dalle beghe legali tra le due parti. Ad osservare e decidere come muoversi in un futuro che, ora più che mai, appare imminente.
Italpetroli-Unicredit: c’è l’accordo
Se Rosella Sensi non tornerà indietro nelle prossime quarantott’ore, la Roma avrà un nuovo padrone: la banca. Secondo il Corriere dello Sport è stato trovato l’accordo tra Unicredit e Italpetroli:
C’è l’accordo. E’ pronto, preparato e scritto dagli avvocati. Diciassette anni di storia sportiva potrebbero finire lunedì a mezzogiorno, davanti al conciliatore Cesare Ruperto, quando è attesa la firma delle carte che stabiliscono l’intesa “ amichevole” e la conseguente cessione della società di calcio. La banca poi cercherebbe di gestire il periodo di transizione in attesa di un nuovo proprietario.
Sensi-Roma: fasi finali
Italpetroli-Unicredit: l’accordo di conciliazione è pronto. Secondo il Tempo lunedì alle ore 12 nello studio del professore Cesare Ruperto si dovrebbe raggiungere l’accordo fra i Sensi e la Banca:
Sistemati gli ultimi dettagli, va inserito l’ultimo tassello, che in questi casi è una formalità ma viste le puntate precedenti non può essere considerato tale: la firma di Rosella Sensi. Lunedì alle ore 12 nello studio del professore Cesare Ruperto si dovrebbe scrivere la parola «fine» su un’era della Roma lunga 17 anni. L’ipotesi di intesa prevede il passaggio di tutti i beni dei Sensi a Unicredit, compreso il club giallorosso in cambio dell’annullamento del maxi-debito di Italpetroli. La vendita della Roma verrebbe subito affidata alla banca d’affari Rotschild, con modalità e condizioni dettate da piazza Cordusio. Ieri pomeriggio i legali delle parti (Gambino-Conte per la holding e Carbonetti-Di Gravio per la banca) si sono riuniti per altre due ore nello studio di Carbonetti in via di San Valentino per la stesura dell’accordo. Se verrà firmato, i Sensi manterranno nel loro patrimonio alcuni immobili per un valore di 25-30 milioni di euro. E, soprattutto, estingueranno il debito di 325 milioni di euro (più interessi) nei confronti di Unicredit e quello di circa 90 milioni verso Montepaschi. Le prossime 48 ore serviranno a scacciare via gli ultimi dubbi.
Unicredit-Italpetroli: accordo vicino
Unicredit-Italpetroli: accordo vicino. Secondo la Gazzetta dello Sport lunedì nello studio di Cesare Ruperto sarà firmata l’intesa:
Forse è stato solo un lapsus freudiano. Oppure la sa parecchio lunga. «Vigiliamo sul destino della squadra — ha ribadito ieri mattina — ma non possiamo fare altrettanto sull’aspetto economico, perché la Roma appartiene solo alla società e alla banca». Alla banca? Di già? Non gli è scappata, il sindaco deve sapere il fatto suo. «Vogliamo una Roma forte e senza problemi di finanziamento alle spalle», dice senza mezzi termini. Ultime ore. Eccoci qua, ha tutti i crismi dello sdoganamento. E perso pure l’ultimo sostegno, il destino di Rosella Sensi sembra segnato. Lunedì la Roma (insieme agli asset di Italpetroli) sarà davvero della banca, che la affiderà in gestione ad un advisor per valorizzarla e venderla al miglior offerente? Lei avrà l’ultima parola, il potere di firma. I suoi avvocati, uno staff guidato da Agostino Gambino, hanno esaurito il proprio compito. «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, a questo punto non dipende più da noi», dicono al termine dell’ultimo incontro con i colleghi che rappresentano UniCredit.
Italpetroli-Unicredit, lavori in corso
Unicredit e Italpetroli sono impegnate nella ricerca di un accordo in sede arbitrale che eviterebbe l’incognita di un lodo affidato alle esperte mani del professor Cesare Ruperto. Da ‘Il Corriere dello Sport’:
Si tratta. Tra Unicredit e Italpetroli per cercare quel punto di incontro che vorrebbe dire conciliazione, cioè il passaggio di buona parte degli asset del gruppo Italpetroli