Arbitrato: asset Italpetroli ad Unicredit non prima di settembre. Udienza 26 luglio verrà sospesa

di Redazione Commenta


 Un accordo complesso, in cui non sono previsti colpi di scena, ma che comunque non può essere chiuso a stretto giro di posta. I legali di Italpetroli e Unicredit sono al lavoro per definire tutti i dettagli rimasti in sospeso, dopo la firma sulla lettera di intenti di giovedì scorso. Oggi c’è stato un fitto scambio di documenti tra lo studio Carbonetti (per la banca) e lo studio Gambino (per la holding), le bozze si stanno sempre più trasformando nella versione ufficiale che verrà consegnata al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto. Tuttavia, sull’esecuzione delle mosse concordate dalle parti incombono tempi tecnici tutt’altro che brevi. Ad esempio, il passaggio di Italpetroli a Unicredit non potrà avvenire prima di settembre. Anche per questo, si va verso la sospensione dell’udienza del 26 luglio: in parole povere, la pratica verrà lasciata aperta.
Ruperto sperava di arrivare alla sentenza entro la fine di luglio, dando mandato ai suoi collaboratori di intensificare il lavoro di scrittura del lodo, ma allo stesso tempo era stato previdente nel chiedere alla Camera di Commercio di Roma una proroga rispetto alla scadenza dei 180 giorni a partire dal 24 febbraio (apertura dell’arbitrato). La richiesta è stata inoltrata lunedì, al presidente dell’arbitrato di certo non farà piacere la notizia del nuovo ritardo. I rappresentanti dell’Istituto bancario e di Italpetroli firmeranno una puntuazione, in attesa di poter apporre le sigle sull’accordo definitivo. E la Roma? Per forza di cose, anche il via libera sulla cessione della società resta momentaneamente in sospeso. Tifosi e acquirenti dovranno armarsi di pazienza…
Simone Di Segni


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