Julio Sergio è il migliore

 Da Il Romanista:

Chi è stato il migliore giocatore della Roma in questa primi sei mesi di stagione? Dal ritiro di Riscone di Brunico a Roma-Parma chi ha stupito di più? A queste due domande c’è una sola risposta: Julio Sergio.  Analizzando i voti presi dai tutti i giocatori sia con Spalletti sia con Ranieri e sondando il pensiero dei tifosi su internet, il portiere brasiliano ha ottenuto la miglior media voto insieme a Juan ed è stato eletto dal pubblico romanista la sorpresa più positiva.

Dal 2 luglio ad oggi sono stati 181 giorni di Roma, dalla vittoria col Gent a quella contro il Parma: quindici vittorie, sei pareggi e sei sconfitte nei ventisette incontri disputati. In molti di questi Francesco Totti è mancato ma il suo apporto è stato comunque incredibile, con ventuno gol sui cinquantasette realizzati. Per questo e per tutti i motivi tecnici e passionali a lui legati, lo abbiamo considerato fuori classifica.

Conti: “Toni è l’uomo giusto per andare in Champions”

 Dal Corriere dello Sport:

Conti, proviamo a dare un voto a questo anno che stiamo per salutare? «Direi una piena sufficienza. Non è stato un anno felice come i precedenti, abbiamo dovuto affrontare alcune dif­ficoltà, ma grazie alla professionalità di giocatori e tecnico, ne stiamo venen­do fuori abbastanza bene».
E’ stato l’anno dell’addio a Luciano Spalletti. «Io non dimentico quello che abbia­mo fatto insieme con Luciano in quat­tro stagioni. Con la Roma ha fatto un grandissimo lavoro, l’ha riportata dove deve stare questa squadra, abbiamo vinto tre coppe e sfiorato uno scudetto che probabilmente avremmo merita­to».

Toni sogna in giallorosso, Cicinho ha l’incubo romanista

 “Spero di fare sei mesi alla grande qui a Roma”. Firmato Luca Toni. La punta classe ’77 parla già da romanista. L’augurio del bomber campione del mondo in Germania 2006 – attraverso Radio Centro Suono Sport – è condiviso da tutti i tifosi giallorossi. Il curriculum dell’attaccante nato a Pavullo è di quelli che fanno ben sperare: 161 reti divisi tra la “A” e le serie minori, più i 38 siglati in Bundesliga ed i 16 in azzurro. “Sono straconvinto di essere il 2 gennaio a Roma” ha assicurato questa mattina il giocatore; ormai è prossimo a vestire la maglia della Roma. Restano alcuni dettagli da limare, come le modalità del divorzio per sei mesi con il Bayern Monaco. Il tanto sospirato annuncio dovrebbe arrivare proprio il secondo giorno dell’anno nuovo, anche se non sono escluse sorprese per cui Toni potrebbe arrivare nella città eterna con qualche giorno di anticipo, rispetto alla data indicata, e sostenere già le visite mediche. “Sono molto carico, voglio questa situazione e alla fine succederà”. E’ anche l’augurio di tutti i sostenitori della Sud che potranno (forse) ammirare il suo gesto d’esultanza già al Flaminio nell’amichevole contro la Cisco (il 2 gennaio alle ore 15,00). Aspettando l’appuntamento ufficiale, fissato per mercoledì 6 gennaio a Cagliari, ore 15, allo Stadio Sant’Elia.
CICINHO CHOCCicinho vuole tornare in Brasile e lasciare così la Roma. Ha fretta di abbandonare la Capitale e rientrare nel suo paese d’origine. L’esterno carioca, attraverso il sito Globoesporte.com, ha annunciato la sua decisione: “Ho già chiarito qual e’ la mia volontà e ho detto che volevo ritornare, ma il San Paolo non e’ in condizione di comprarmi”.

Arrivederci Roma, Antunes vola in Portogallo

 Gennaio è alle porte, il mercato sta per aprire i suoi battenti ed in casa Roma c’è chi viene e c’è chi va. Se Toni festeggerà la notte di San Silvestro nella Capitale c’è chi, tra i romanisti, non celebrerà l’anno nuovo con la maglia giallorossa addosso. Cerci e Guberti sono vicini ad un trasferimento, il primo con destinazione Bari, il secondo verso Bergamo. Ma c’è un altro giallorosso con le valigie pronte; si tratta di Gabriel Antunes, il giovane terzino classe ’87 giunto a Roma dal Paços de Ferriera per 1,2 milioni di euro. Antunes sperava, e credeva, di potersi giocare le sue chances nella formazione di Trigoria, ma prima Spalletti e poi Ranieri lo hanno tenuto segregato negli ultimi posti delle gerarchie preferendogli nell’ordine Riise, Burdisso, Tonetto, Cassetti e Andreolli. Non potendo neanche giocarsi le sue carte in Europa League – essendo escluso dalla lista Uefa – a gennaio cambierà nuovamente maglia e lascerà la capitale con un biglietto di andata (e ritorno) con destinazione Portogallo. Antunes non fa parte del progetto giallorosso, tanto che i dirigenti della Roma hanno trovato una nuova sistemazione all’esterno sinistro. Si tratta del Leixoes Sport Club, una società di calcio di Matosinhos in Portogallo nel distretto di Oporto che per garantirsi le prestazioni del giovane esterno ha fatto uno sforzo economico notevole.

Riise: “Nel 2010 voglio vincere due coppe”

 L’intervista di John Arne Riise rilasciata al canale tematico della società giallorossa Roma Channel:

Come hai passato le vacanze?
“Molto bene, anche se al freddo. Eravamo 15 gradi sotto lo zero. A me il Natale piace passarlo con la famiglia e gli amici”.
In Inghilterra si gioca anche il 26 dicembre.
“Qui è meglio. Preferisco fare un po’ di vacanza. Ci sono troppe partite anche in Italia, ma a Liverpool non mi fermavo veramente mai”.
Sei d’accordo con Platini, quindi. Meno partite.
“Le vacanze sono importanti per tutti”.
Ne risente la qualità?
Sicuro. Adesso, per esempio, sto molto bene fisicamente”.
Ti sei allenato?
“Mi sento bene, ho perso mezzo kilo. Mi sono allenato per due ore tutti i giorni. Questo è un periodo importante per me e la squadra e vogliamo continuare così”.

Verdone: “Io, loro e Lara”. E la Roma

 Carlo Verdone, in occasione del debutto del film “Io, loro e Lara”, nelle sale dal 5 gennaio prossimo, ha parlato della sua ultima fatica cinematografica, di Roma e della sua passione per i colori giallorossi: «L’amore per questa squadra nasce come per tutti i bambini, sui banchi di scuola delle elementari, con la raccolta delle figurine, quando si faceva la raccolta delle figurine Panini. Poi naturalmente diventi della squadra per cui tifa la maggior parte dei bambini. C’erano molti romanisti e mi fecero diventare romanista i ragazzini che ci tenevano molto a compilare sull’album Panini la squadra della Roma, che disegnavano sul quaderno il gol della Roma. All’epoca non si vedevano le partite su Sky, continuamente, in duretta e differita. Non c’era diretta gol. Facevano vedere di sera un tempo di una partita. Ci si ricordava il gol e lo si rifaceva sul quaderno. Poi chiaramente la prima volta che vai allo stadio e già avevi una simpatia è fatta. Diventi romanista perché qualcuno ti ha portato in Curva Sud a vedere la partita.

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