Ranieri-Menez-Roma, il disgelo. Francese pronto per il Genoa

Jeremy Menez e Claudio Ranieri sembrano aver messo da poarte l’ascia di guerra e il tecnico testaccino, nonostante la prontezza con la quale aveva puntato l’indice sul francese dopo lo scorcio di campionato disputato da Menez contro il Cagliari, pare voler chiudere il capitolo. Menez è stato convocato per la gara Roma-Genoa: il trequartista non partirà titolare ma è verosimile pensare a un minutaggio nell’undici in campo nelle fasi del secondo tempo. Il Romanista racconta le fasi alterne del rapporto tra i diretti interessati, fatto di bizze, incomprensioni e ricociture.  Propiro come i rapporti d’amore:

Roma-Genoa: attesi 35 mila giallorossi

La Curva Sud garantirà solito tifo, calore e colore: Roma-Genoa, ore 15 stadio Olimpico, tuttavia non pare garantire quella cornice di pubblico da tutto esaurito che ci si attende nelle gare più importanti.
Dovrebbero essere non più di ottomila, infatti, i giallorossi paganti. Una cornice scarna che conserva il trend degli ultimi incontri casalinghi.Il Romanista in edicola stamane sviscera la faccenda in maniera puntuale:
Seimila, massimo ottomila paganti. Roma-Genoa, non sarà per pochi intimi ma confermerà il trend, casalingo, di questa stagione. Escludendo i match ad alto impatto emotivo: con Juventus, Lazio e Napoli, dove i botteghini hanno vissuto grandiosi momenti di gloria, la sfida di oggi pomeriggio resta in linea con il periodo storico che si sta vivendo. I molti incontri delle ultime settimane, il periodo climatico poco amichevole e la chiusura del settore ospiti hanno, poi, ulteriormente “selezionato” l’affluenza allo stadio. A differenza dello scorso campionato, i tifosi genoani non potranno aggirare in nessun modo il vincolo imposto.

Azevedo vuole la Roma: braccio di ferro con l’Atletico Paranaense

Il calciomercato della Roma entra nella fase cruciale: dopo Luca Toni, infatti, sono le ore in cui vanno risolti più di un affare intavolato. In entrata e in uscita. Nicolas Burdisso, Julio Baptista, Marcio Azevedo, Fabio Simplicio. Un quadrilatero di nomi che rappresentano il corso della società giallorossa per il presente e per il prossimo futuro. Mentre le trattative che porterebbero Baptista all’Inter e Burdisso (e conguaglio, dice la Roma) in giallorosso paiono intrecciate e sembrano viaggiare in parallelo (per cui, una dipende dall’altra), quelle relative a Simplicio e Azevedo procedono in autonomia e sono svincolate dall’esito delle altre. Per Simplicio, si è detto del forte avvicinamento tra le parti, ma il cartellino del centrocampista rosanero potrebbe essere a diposizione della Roma solo a giugno; riguardo Azevedo, la saga si arricchisce – dopo la brusca frenata del presidente dell’Atletico Paranaense – della ferma volontà del calciatore, disposto a tutto pur di venire a Roma. Lo racconta il Corriere dello Sport:

Roma-Genoa: De Rossi non si piega

 ROMA-GENOA – Senza Francesco Totti, ma con Daniele De Rossi. Mentre il capitano del presente corre verso Torino (obiettivo Juventus), quello del futuro si rende protagonista di un recupero tutt’altro che scontato: il biondo di Ostia farà parte della formazione che Claudio Ranieri manderà in campo contro il Genoa (Stadio Olimpico, ore 15.00). Daniele non ha smaltito del tutto i postumi della contusione alla faccia anteriore della tibia, ma stringerà i denti.
La giornata di domani potrebbe coincidere con l’ultima “comparsa” di Julio Baptista con la maglia della Roma. Il brasiliano partirà dalla panchina. Prima di partire per Milano.

TELEPAS CHIUSO – Entrambi gli allenatori, tanto quello di Testaccio, quanto quello dei Grifoni, interpretano la sfida come un’autostrada: i rossoblù sperano di trovare il casello aperto, per lanciarsi verso le zone alte della classifica, mentre il tecnico romanista è in cerca di conferme da Champions e conta di far trovare “il Telepas chiuso“. Prima non prenderle. Poi darle. E’ il credo tattico di Ranieri, che per la fase B si aggrappa a Toni e Vucinic. Il montenegrino ha superato l’affaticamento al flessore: “Mirko non ha più problemi“, assicura il mister. Luca invece sta marciando dritto verso la forma migliore. Ed è pronto ad esplodere per la prima volta con la maglia della Roma: “Più si allena e più migliora la condizione. Mi auguro che faccia una partita sullo stile di quella con il Chievo. Luca è un professionista serio e si integra benissimo in questo spogliatoio“, l’elogio di Ranieri. Che nella conferenza stampa della vigilia ha praticamente annunciato il modulo a rombo. Strano, non che lo faccia. Ma che lo dica.

Gasperini: “A Roma per il salto di qualità”

 Le dichiarazioni di Gasperini in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Genoa:
LA PARTITA“Sarà una partita difficile ma noi ci siamo, anche per il campionato. È tutto imprevedibile, ma in questo girone di ritorno con gli innesti e i recuperi credo che potremo fare bene. Il presidente sta facendo di tutto per rinforzare la squadra e questa è una garanzia per i tifosi”.
DAINELLI“È un giocatore che conosce bene il campionato, inseribile da subito. A Roma? Sì, potrebbe essere in campo dall’inizio, penso che giocherà. Può dare un contributo importante, migliorando il nostro reparto difensivo e credo anche che non ci vorrà molto tempo per un suo inserimento completo nei nostri schemi e nella squadra”.
TONI“Sicuramente un bel duello, ma quello che conterà di più alla fine sarà quello tra le due squadre in campo. Affronteremo una formazione importante, che vale le prime del campionato, lo avevamo già notato all’andata ma con Ranieri ha saputo infilare la strada giusta”.

L’avversaria: il Genoa di Preziosi e Gasperini riparte da Roma (con Suazo e Dainelli)

Mezza serie A 2009/10 è messa in archivio: il campionato ha virato verso la fase di ritorno e si ricomincia dalla prima (che in realtà è la ventesima). Genoa-Roma è stata la gara di cartello di inizio stagione: nella circostanza (23 agosto 2009), al Luigi Ferraris si imposero i rossoblu di misura (3-2, reti tutte nella ripresa di Criscito, Taddei e Totti a dare l’illusione di un avvio capitolino alla grande, Zapater e Biava a regalare la prima gioia al Marassi genoano e i primi tre punti alla coppia Preziosi & Gasperini). Il binomio P & G che tanto bene aveva fatto l’anno precedente (nel 2008/09 il Genoa chiuse il campionato al quinto posto, mancando il piazzamento utile per i preliminari in Champions League solo perchè la Fiorentina, a pari punti, sfruttò il vantaggio degli scontri diretti), lancia la sfida a se stesso e al tifo del Grifone decidendo, in corso di ultima sessione di calciomercato estivo, di stravolgere l’organico. Quasi inevitabile la perdita di un asso offensivo quale è Diego Milito (finito all’Inter a fare l’attaccante titolare della squadra campione d’Italia, già 11 gol per lui fino a oggi), alla cessione del bomber argentino si vanno ad aggiungere la vendita del cartellino di Matteo Ferrari (Besiktas), Thiago Motta (anche lui alla corte di Josè Mourinho), Rubinho (scambio di portieri col Palermo, che cede al Genoa Marco Amelia), Anthony Vanden Borre (Portsmouth). Ovvero, non solo cinque calciatori della rosa ma un pentagono titolare e facente parte dell’ossatura della squadra. Fatta la cassa, pronti all’investimento: ricostruire l’organico, per Gian Piero Gasperini classe 1958 di professione valido allenatore, è stata una sfida di cui l’ex centrocampista (con trascorsi da calciatore nella Juventus e nel Palermo) s’è mostrato all’altezza. Il giocattolo, e Preziosi (quello dei Giochi Preziosi, ndr) in materia non è secondo a nessuno, ha ripreso a funzionare: come un Lego messo lì ad assecondare fantasia e desideri, il Genoa s’è rigenerato a prescindere dal colore, dalla forma. Via un quadratino blu (Milito), ecco un rettangolo rosso (Hernan Crespo), perduto un incastro giallo (Motta) torna utile quel pezzo verde (Alberto Zapater). Emiliano Moretti per Matteo Ferrari, Amelia per Rubinho. Sergio Floccari. E quel talento pregiato che è Houssine Kharja, corteggiato da club di prim’ordine e finito nelle fila rossoblu: avrebbe dovuto dettare tempi di gioco e garantire ripartenze di qualità, poi il 14 ottobre 2009, durante una seduta di allenamento, subisce un grave infortunio. Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, fuori per 6 mesi: mazzata a cui occorre far fronte con chi c’è. Senza paura, senza recriminazione. Perchè, da che mondo e mondo, dire Genoa è equivalso a parlare di sacrificio, sudore, attaccamento alla maglia, cuore. E il cuore, storia vecchia come il pianeta, consente di sopperire alle più grandi lacune.

Ranieri: “Genoa pericoloso, Suazo una mina; De Rossi c’è. Forse il rombo, i bilanci alla fine”

Claudio Ranieri vuole riprendere da dove si è interrotto: la conferenza della vigilia di Roma-Genoa è l’occasione, per il tecnico giallorosso, di spronare i suoi verso un filotto di vittorie che possa consentire di ambire a qualche cosa di importante. La sessione di allenamento della vigilia ha mostrato la buona condizione di Daniele De Rossi e Mirko Vucinic: presto per dire chi scenderà in campo ma Ranieri può contare anche sul supporto di Capitan Futuro che sembrava non dovesse farcela. Missione, battere i Grifoni per riscattare la sconfitta dell’andata (3-2 del Genoa in rimonta) e andare all’assalto del quarto posto. Anche perchè, la Roma di inizio campionato è, fortunatamente, un ricordo lontano.
CONVOCATI.
Ci sono De Rossi e Vucinic: Mirko non ha più problemi. Per Daniele è stato il primo allenamento dopo una settimana di recupero in seguito ai colpi ricevuti a Cagliari e mi ha dato la sua disponibilità. Philippe Mexes ha fatto tutta la settimana di allenamenti senza evidenziare problemi. Cicinho ha una piccola botta al ginocchio e si è allenato a corrente alternata. Avevo già due terzini destri quindi portarne un terzo mi sembrava troppo“.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.