Scudetto Roma, Collovati: “E’ possibile”

 Da Il Messaggero:

«Scudetto per la Roma? Lo dissi in tempi non sospetti, figuriamoci ora – ha detto Fulvio Collovati – Sensazioni da ex calciatore. Quella di Ranieri è una squadra che non si accontenta mai. Ha uno spirito di rivalsa che accomuna l’allenatore, esonerato lo scorso anno dalla Juventus, la proprietà, contestata per mesi dalla tifoseria, e un gruppo che in molti avevano considerato finito».
Cosa dovrebbe accadere per assistere ad una rimonta che avrebbe del clamoroso?

«Prima di tutto la Roma deve continuare ad inanellare risultati positivi e poi sperare nella Champions…».
Secondo lei, quindi, la competizione europea sarà decisiva?

«Certamente. Se l’Inter dovesse esser eliminata, le ripercussioni psicologiche potrebbero essere notevoli. Al contrario, se dovesse superare il Chelsea e andare avanti, la fatica si farebbe sentire e potrebbe perdere colpi in campionato».

Europa: Roma meglio di Barça, Real, Manchester e Chelsea

 Da Il Corriere dello Sport:

Nessuno come la Roma in Europa. Nè il Chel­sea o il Manchester United. Nè il Bayern Monaco o il Bayer Leverkusen. Nè, tantomeno, Real Madrid o Bar­cellona. Diciannove partite utili consecutive, nessuno come la Roma che, dopo l’ennesima impresa sul cam­po della Fiorentina, non solo ha consentito a Ranieri di eguagliare il suo record d’imbattilibità ma anche di ri­badire come in questo momento sia la squadra più in salute di tutto il nostro continente. Neppure le corazzate d’Europa riescono a reggere il passo con la squadra di Claudio Ranieri, ultima scon­fitta riconosciuta il ventotto ottobre scorso a Udine, da quel giorno solo sorrisi, arricchiti da una scalata in classifica che basta guardarla per rendersi conto dei grandi numeri che la Roma sta mettendo insieme da quando a Trigoria è sbar­cato Ranieri. La leader­ship di questa classifica dei giallorossi è rafforzata anche dai numeri interni a questa classifica.

Taddei ha rimesso le ali. A giorni il rinnovo, il suo futuro sarà ancora giallorosso

 Rodrigo Taddei ha rimesso le ali. Nonostante la prova sottotono di ieri sera sul prato toscano, l’esterno giallorosso, da due mesi a questa parte, ha ripreso a correre e a macinare kilometri tra fatica, sudore e giocate di alta qualità. Cuore e grinta da mediano e piedi da brasiliano, finalmente Rodrigo è tornato a livelli che dalle latitudini di Trigoria si erano scordati. Ieri non è stato brillante affrontando la Fiorentina, squadra che secondo le voci di mercato potrebbe tentare il brasiliano per la prossima stagione. Il contratto firmato da Taddei con il club di proprietà dei Sensi, infatti, scadrà il prossimo 30 giugno e da qualche giorno a questa parte potrebbe firmare per qualsiasi altra società. Così, probabilmente, non sarà. Perché la volontà di rimanere nella Capitale ancora a lungo è stata ripetutamente dichiarata. Sia dal giocatore che dalla dirigenza capitolina. Taddei ha espresso il desiderio di voler continuare a vestire i colori giallorossi, mentre dagli uffici di Trigoria non vorrebbero privarsi di un elemento, finalmente ritrovato, a parametro zero. Un giocatore che in 5 anni di permanenza nella città eterna ha dato tanto, sia in termini di risultati che in termini di realizzazioni. Giunto alle porte di Trigoria nell’estate 2005, si portò da Siena un bagaglio di 15 gol siglati in 74 match disputati con la maglia toscana.

Montali: “In tre anni la Roma può vincere lo scudetto”

 Gian Paolo Montali, in una intervista a Repubblica.it, ha parlato del momento positivo che stanno attraversando i giallorossi e  spiega il motivo della rinascita romanista:

“Lo dicevo anche un paio di mesi fa: nel giro di due-tre anni, se la Roma prende consapevolezza nei propri mezzi e fa un lavoro basato su programmazione e chiarezza, può vincere lo scudetto. Non sta scritto da nessuna parte che nello sport chi spende di più, alla fine vince. La carta non va mai in campo, ci vanno le persone”.
Intanto che messaggio ha mandato la Roma al campionato con la vittoria di Firenze?
“Un segnale di continuità al lavoro di questi ultimi tre mesi. Pur non avendo fatto una partita delle migliori la squadra ha dimostrato grandissime qualità morali, grande rigore e non si è persa d’animo. Il risultato è frutto della tenacia di tutti, perché sono convinto che il lavoro paga sempre”.

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