Riise: “Atene? Voglio cancellare l’incubo”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Se pure li ha dentro, i cattivi ricordi adesso paiono diventati materia friabile come quella dei sogni. Eppure per John Arne Riise le linee eleganti dell’Oaca – lo stadio che gli incombe addosso – evocano uno spettro ingombrante: la sconfitta nella finale di Champions contro il Milan. Era il 23 maggio 2007 e il norvegese lasciava Atene col morale a terra: Liverpool battuto e l’appuntamento per provare a dimenticare ancora tutto da definire.
Troppo bella la Grecia per tenerla agganciata alla memoria con una storia del genere e allora stasera, proprio all’Oaca, Riise intende voltare pagina contro il Panathinaikos. «Non voglio più pensare a quella sconfitta – dice il difensore esterno norvegese –  e stavolta c’è l’occasione per voltare pagina. Sappiamo che ci aspetta una partita difficile, ma la Roma è pronta: siamo in un ottimo momento».

Napoli-Roma, limitazioni sugli striscioni

 In occasione di Napoli-Roma, il Casms (Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) ha vietato “l’introduzione di striscioni non strettamente attinenti al messaggio sportivo, ancorchè precedentemente autorizzati“. Il provvedimento si va ad aggiungere alla decisione di chiudere il settore ospiti. In riferimento agli striscioni, il Casms ha stabilito lo stesso divieto per le partite Bologna – Juventus, Siena – Napoli, Genoa – Udinese, Juventus – Palermo, Genoa – Bologna.

Gilberto Silva salta la Roma

 Da Il Romanista:

Dopo la tensione dei giorni scorsi, sfociata nella lite tra Karagounis e Leto nell’intervallo della partita con il Kavala, sembra essere tornato tutto alla normalità all’interno del Panathinaikos. «Se hai un problema con la tua famiglia, lo risolvi tra le mura della tua casa», afferma in conferenza stampa il tecnico Nioplias. «C’è stato un episodio spiacevole nello spogliatoio, non lo nego. Ma adesso è il momento di mettere tutto questo alle nostre spalle e pensare a battere la Roma. La vita va avanti».
C’è una partita di Europa League da affrontare ma soprattutto un campionato da conquistare. E l’Olympiacos, ora distante solo tre punti, fa paura. Dunque guai a distrarsi: «Mi aspetto di migliorare, di fare meglio. In questo ultimo periodo abbiamo perso punti in campionato. Naturalmente mi aspetto una prestazione diversa e, possibilmente, anche un risultato diverso da quello di domenica scorsa».

Giovanissimi Nazionali, Montella può chiudere senza ko

 Da Il Romanista:

Imbattuti dopo 19 partite di campionato grazie a uno score di 18 vittorie e un solo pareggio. Sono questi i numeri dei Giovanissimi Nazionali di Vincenzo Montella che nel proprio girone non sembrano avere rivali. Ma i classe ’95 di Trigoria stanno andando oltre ogni pronostico anche se confrontati alle formazioni che compongono gli altri sei raggruppamenti.
La categoria Giovanissimi Nazionali, in totale, è formata da 102 squadre. Tra queste solamente tre sono ancora senza sconfitte dopo poco più di metà percorso. La Roma fa ovviamente parte di questo terzetto che viene completato da Empoli e Atalanta. I toscani, che disputano il girone D, stanno dominando il proprio raggruppamento come i giallorossi, lasciando la Fiorentina, seconda a 46, a ben nove punti di distanza. Uno score, quello degli empolesi, frutto di 18 vittorie e 2 pareggi.

Baptista ha già eliminato il Panathinaikos

 Da Il Romanista:

«Il fatto che l’Inter lo voglia, testimonia quanto vale. E allora, preferisco tenermelo stretto». Parola di Claudio Ranieri, a gennaio, con il mercato ancora aperto e la società nerazzurra alla ricerca di un vice Snejder, individuato proprio in quel Julio Baptista che a Roma sembrava aver smarrito, insieme alla condizione di forma, addirittura la propria identità calcistica. Quella che gli aveva fatto meritare l’appellativo di “Bestia”, a Londra ma ancor più in Spagna, col Siviglia prima e il Real Madrid poi. «Chissà che non sia proprio lui il giocatore che andiamo cercando» aveva detto ancora il tecnico di San Saba, sapendo che, come era accaduto con Taddei, Perrotta, e tanti altri, quella di Julio Baptista avrebbe potuto costituire un’altra sfida personale nel recupero di un giocatore. Una sfida che, alla luce delle ultime prove, potrebbe rivelarsi la sua ennesima scommessa vinta.

Taddei e l’aurelio greco

 Da Il Corriere dello Sport:

L’aurelio e un gol partita. Tutto qui ad Atene, sponda Olympiacos, Champions League, girone eliminatorio, diciotto ottobre 2006. Protagonisti Rodrigo Taddei e Simone Perrotta. Due dei sette giallorossi che andarono in campo quel giorno (in più c’era Vucinic in panchina). L’aurelio diventò aurelio pubblico quella sera qui ad Atene, un dribbling che bisogna vederlo per provare a capirlo, una magia tutta brasiliana, Taddei lo faceva spesso in allenamenti, Aurelio Andreazzoli, uno dei vice di Spalletti, lo sfidava da tempo a farlo in una partita vera, Rodrigo gli rispose con quella giocata che solo uno stinco di un avversario non trasformò in un gol da copertina di qualsiasi trasmissione di calcio.
Che ce lo voglia riproporre qui all’ombra del Partenone? Del resto, il Taddei di oggi è il Taddei di allora, recuperato al 100%, uomo ovunque del centrocampo romanista, lo puoi mettere ovunque, destra, sinistra, trequartista centrale, lui risponde con quantità e qualità, sempre riconosciuta la quantità, un po’ meno la qualità che pure in quell’aurelio ha il suo marchio di fabbrica.

Panathinaikos-Roma, Vucinic: “Voglio la finale”

 Da Il Corriere dello Sport:

Tocca a lui. Ancora lui, l’uomo del Montenegro. Totti a casa con l’influenza e un occhio al ginocchio, Toni non ancora recuperato, toccherà di nuovo a Mirko Vucinic essere il punto di riferimento offensivo della squadra giallorossa, il principale indiziato, si fa per dire, per cercare quel gol, meglio ancora se al plurale, che in partite di coppa in trasferta vogliono dire una solida ipoteca per continuare l’avventura europea. Del resto il montenegrino è uomo di coppa.
Capitano a parte, è l’unico altro romanista che può vantare un tabellino in doppia cifra in Europa, dieci reti, spesso e molto volentieri in partite che sono rimaste nella memoria dei tifosi come a Madrid, come all’Olimpico nell’unica vittoria sul Manchester United, come contro lo Sporting Lisbona per una vittoria fondamentale con un gol che è stato un capolavoro, come, sempre in casa, quella doppietta al Chelsea che per una notte riconsegnò a Luciano Spalletti una Roma che si pensava smarrita.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.