Party Poker, Totti nuovo testimonial: “Quando c’è da mettersi in gioco non mi tiro mai indietro”

 Si chiama Francesco Totti, l’asso nella manica di Party Poker: il Capitano è il nuovo testimonial del noto portale di poker online.

A dare l’ufficialità della notizia è il PartyPoker Blog. Prossimamente il “numero dieci” sarà protagonista di una serie di spot molto divertenti: “Ho vinto tante importanti sfide nella mia carriera – ha dichiarato Francesco – e quando c’è da mettersi in gioco con abilità, intelligenza, lealtà e passione, non mi tiro mai indietro ed anche quella al tavola verde è una sfida che presenta tutte queste caratteristiche e perciò affrontarla mi stimola e mi diverte.  Grazie a PartyPoker.it ho potuto abbinare la mia passione per le sfide sportive, anche il poker ha infatti delle peculiarità che lo avvicinano molto ad una disciplina sportiva, a quella per i giochi di carte”. Perchè Party Poker ha scelto Francesco Totti? Risponde Daniele Nauri, country manager di Party Poker Italia: “Secondo noi concentra tutte le caratteristiche migliori di approccio al mondo del poker: sportività, abilità, sicurezza e simpatia. Insomma con Totti siamo sicuri di avere in mano un asso vincente“.

Milano Finanza: I sindaci Italpetroli nel mirino di Unicredit

 L’articolo di Milano Finanza:

Milano Finanza – Dopo settimane di silenzio, dopo i gol di Mirko Vucinic, con una squadra al secondo posto nel campionato di Serie A, si torna a parlare delle vicende societarie legate alla As Roma e a Italpetroli, la holding della famiglia Sensi, controllata al 49% da Unicredit. L’assemblea di ieri doveva servire a fare luce su alcuni rilievi avanzati dal collegio dei sindaci e dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers in materia di continuità aziendale. Il bilancio 2008 era stato approvato con una perdita di 33 milioni riportata a nuovo, spostata cioè sull’anno successivo. Il via libera dei revisori al bilancio era stato condizionato al piano di dismissione di asset di Italpetroli, ma il piano finora è stato disatteso. Inoltre Unicredit aveva chiesto a sindaci e revisori di giustificare la firma sul bilancio avvenuta dopo la richiesta inoltrata dalla stessa banca di Piazza Cordusio di annullare del piano di ristrutturazione del debito di Italpetroli per via del mancato pagamento di due tranche.
Ieri Rosella Sensi, numero uno della holding, affiancata dal professor Agostino Gambino, ha risposto alle contestazioni sottolineando che per il pagamento del debito e per il piano di dismissioni, la holding sta procedendo come previsto. Una difesa che adesso dovrà essere messa al vaglio di sindaci e revisori. «Ci incontreremo nei prossimi giorni», spiegano a MF-Milano Finanza alcune fonti vicine al collegio sindacale, «e metteremo in una relazione quello che è venuto fuori in assemblea, ma soprattutto risponderemo ai rilievi mossi sul nostro operato da parte di Unicredit. Siamo fiduciosi di poter trovare un accordo con la banca». Il problema è capire su quali basi Unicredit potrebbe accettare un’ intesa con Italpetroli.
Le vie per uscire da questa situazione per la banca, che vanta un credito ormai vicino ai 400 milioni di euro, sono due. La prima passa per una possibile ricapitalizzazione, operazione a cui Unicredit non si sottrarrebbe, la seconda è invece legata all’asset di maggior valore di Italpetroli: la As Roma. Dismettere immediatamente la società giallorossa, che tra l’altro negli ultimi mesi ha visto crescere il proprio valore, potrebbe risolvere molti dei problemi finanziari della holding di casa Sensi, andando a coprire parte delle perdite. Nessuna linea morbida, dunque. E proprio per dimostrare che non esiste possibilità di «inciucio», Unicredit è pronta a passare alle vie di fatto. I legali della banca stanno infatti valutando una denuncia (ex art. 2409 del codice civile) nei confronti del collegio dei sindaci avanzando un’azione di responsabilità. «Se c’è fondato sospetto che gli amministratori», recita l’articolo, «in violazione dei loro doveri, abbiano compiuto gravi irregolarità nella gestione che possono arrecare danno alla società o a una o più società controllate, i soci che rappresentano il decimo del capitale sociale possono denunziare i fatti al tribunale». In questo modo Unicredit intende chiedere ragione ai sindaci su come hanno svolto il lavoro di controllo nei confronti degli amministratori di Italpetroli.
Dopo settimane di silenzio, dopo i gol di Mirko Vucinic, con una squadra al secondo posto nel campionato di Serie A, si torna a parlare delle vicende societarie legate alla As Roma e a Italpetroli, la holding della famiglia Sensi, controllata al 49% da Unicredit. L’assemblea di ieri doveva servire a fare luce su alcuni rilievi avanzati dal collegio dei sindaci e dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers in materia di continuità aziendale. Il bilancio 2008 era stato approvato con una perdita di 33 milioni riportata a nuovo, spostata cioè sull’anno successivo. Il via libera dei revisori al bilancio era stato condizionato al piano di dismissione di asset di Italpetroli, ma il piano finora è stato disatteso. Inoltre Unicredit aveva chiesto a sindaci e revisori di giustificare la firma sul bilancio avvenuta dopo la richiesta inoltrata dalla stessa banca di Piazza Cordusio di annullare del piano di ristrutturazione del debito di Italpetroli per via del mancato pagamento di due tranche.
Ieri Rosella Sensi, numero uno della holding, affiancata dal professor Agostino Gambino, ha risposto alle contestazioni sottolineando che per il pagamento del debito e per il piano di dismissioni, la holding sta procedendo come previsto.

Europa League: in vendita i biglietti per la finale di Amburgo

Le operazioni di vendita dei biglietti per la finale di UEFA Europa League – che si svolgeranno esclusivamente su UEFA.com – cominceranno alle 12.00CET di mercoledì 24 febbraio.
La vendita dei biglietti per la finale, in programma alla Hamburg Arena, per i richiedenti che non risiedono in Germania comincerà mercoledì e le richieste potranno essere inoltrate esclusivamente attraverso UEFA.com. Le operazioni di vendita per il mercato tedesco, gestite in esclusiva dal sito internet delle Federcalcio tedesca, dfb.de, si sono concluse il 15 gennaio.
Per la finale dell’edizione inaugurale della UEFA Europa League, in programma il 12 maggio alle 20.45CET, sarà possibile richiedere un massimo di due biglietti a persona tra le 12.00CET di mercoledì 24 febbraio e le 18.00 CET di venderdì 19 marzo.
Il processo di vendita si svolgerà esclusivamente su UEFA.com e ogni richiedente dovrà compilare l’apposito modulo di richiesta online. Per il pubblico non tedesco sono stati messi a disposizione 5.100 tagliandi e in caso di domanda superiore all’offerta, i biglietti verranno assegnati tramite sorteggio.
I biglietti in questione sono destinati agli spettatori neutrali che desiderino assistere alla finale della nuova competizione europea, che affonda le sue radici nella storia della gloriosa Coppa UEFA.
Ogni richiesta correttamente inviata verrà presa in considerazione per l’assegnazione dei tagliandi, se inviata entro i termini prestabiliti. Ogni richiesta andata a buon fine darà diritto a un massimo di due biglietti. Inviando la richiesta a UEFA.com, il richiedente accetta termini e condizioni. Ecco la lista delle categorie di tagliandi disponibili per il pubblico non tedesco: Categoria 1: 150 euro; Categoria 2: 115 euro; Categoria 3: 85 euro; Categoria 4: 55 euro; Disabili 45 euro.
Le spese amministrative (incluse quelle postali) sono di 30 euro per l’Europa e di 40 euro per il resto del mondo. Il pagamento è effettuabile esclusivamente con carta di credito (MasterCard e Visa).
Ai richiedenti verrà inviata comunicazione in merito all’esito della propria richiesta tramite posta elettronica entro il 30 marzo. I tagliandi verranno consegnati a partire dal 19 aprile tramite corriere espresso. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo di posta elettronica [email protected] o al numero di telefono + 49 1805 – 258291.
I richiedenti potranno controllare lo status della richiesta utilizzando il proprio account su UEFA.com.Le operazioni di vendita dei biglietti per la finale di UEFA Europa League di Amburgo – che si svolgeranno esclusivamente su UEFA.com – sono già cominciate e proseguiranno fino al 19 marzo.Le operazioni di vendita dei biglietti per la finale di UEFA Europa League di Amburgo – che si svolgeranno esclusivamente su UEFA.com – sono già cominciate e proseguiranno fino al 19 marzo.

 I biglietti per la finale di Europa League, che si svolgerà ad Amburgo il 12 maggio sono già cominciate e proseguiranno fino al 19 marzo. Ecco l’articolo della Uefa:

Le operazioni di vendita dei biglietti per la finale di UEFA Europa League – che si svolgeranno esclusivamente su UEFA.com – cominceranno alle 12.00CET di mercoledì 24 febbraio.

La vendita dei biglietti per la finale, in programma alla Hamburg Arena, per i richiedenti che non risiedono in Germania comincerà mercoledì e le richieste potranno essere inoltrate esclusivamente attraverso UEFA.com. Le operazioni di vendita per il mercato tedesco, gestite in esclusiva dal sito internet delle Federcalcio tedesca, dfb.de, si sono concluse il 15 gennaio.
Per la finale dell’edizione inaugurale della UEFA Europa League, in programma il 12 maggio alle 20.45CET, sarà possibile richiedere un massimo di due biglietti a persona tra le 12.00CET di mercoledì 24 febbraio e le 18.00 CET di venderdì 19 marzo.

Ranieri: “Domani ci faremo trovare pronti. Mi piacerebbe portare un trofeo a Roma dopo 50 anni”

La conferenza stampa integrale di Ranieri alla vigilia di Roma-Panathinaikos
Quante possibilità ha la Roma di qualificarsi?
“Credo che abbiamo il cinquanta e cinquanta, loro sono una squadra ben organizzata, giocheranno ad aspettarci per ripartire in contropiede, come nella gara di andata. Ci faremo trovare pronti per questo”.
E’ la partita più importante dell’anno?
“Ma me lo avete detto da settembre, da quando sono arrivato. Sì, è la più importante. E poi il Napoli sarà la più importante. Ragioniamo così noi. Ogni partita è un esame. Un esame differente. Questo è un esame estero, contro una squadra in testa al suo campionato. Sappiamo che è molto particolare. Dovremo essere impegnati e concentrati al massimo”.
L’assenza di Pizarro?
“Fino ad ora la squadra sta facendo bene, sta mascherando bene le assenze importanti, nopn solo di Pizarro, ma anche degli altri che non posso convocare. Stiamo facendo bene ma dobbiamo continuare”
I tifosi vivono una favola. C’è la favola scudetto e la favola europea. Lei vorrebbe riportare un trofeo europeo a Roma dopo cinquanta anni. Cosa significherebbe?
“Innanzi tutto, anche bse sono romano devo farmi conoscere dai miei fratelli romani, non è che sanno molto di me. Quando ho detto ‘non sono De Coubertin, per me ogni partita è l’ultima, vale un dentro o fuori. Può essere Europa o campionato, amichevole, va giocata al cento per cento. Dopo cinquanta anni, si chiamava Coppa delle Fiere, mi piacerebbe portare un trofeo a Roma, ma non sarà facile, ce ne accorgeremo domani. Prima di tutto deve essserci il sogno, poi ci deve essere l’azione. Il sogno lo abbiamo detto, ma contano i fatti. I fatti dicono che domani sarà difficilissima. L’altro sogno non ci pensiamo, l’Inter è di un altro pianeta. Non ci stiamo pensando. Noi spingiamo tantissimo ma siamo ancora lontani. Solo loro possono perderlo. Noi vogliamo guardarci bene da quelle squadre che vogliono raggiungere i tre posti che vogliono dire che vai diretto alla fase finale. Il quarto vuol dire preliminari e sarebbe pericolosissimo perchè sono ‘liberi’ da quest’anno, puoi incontrare subito una grande. E allora è importantissimo arrivare terzi. Entro le prime tre”.
Una volta la Roma sembrava una squadra isterica. Come è cambiata così tanto?
“Io non posso parlare degli altri. Ho un ottimo spogliatoio, chiedo non si disperdano energie nervose in cose che non ci riguardano. Noi vogliamo fare bene, rispettare arbitro e guardalinee. Poi a volte anche noi usciamo dal seminato, ma subito rientraimo nella norma”.
C’è timore di aver perso tempo con Totti?
“Non credo né che si sia sbagliato né che si sia perso tempo. Ha avuto infortuni su quel ginocchio. Il dottotre che meglio di tutti lo conosce ci dà tempi e modi che noi rispettiamo, meglio non si può fare”.
Cosa serve alla Roma per arrivare in fondo in Europa?
“Deve essere forte. Deve trovarsi al omento giusto al posto giusto. Incontrare quelle squadre con tutti i supoi giocatori e giocarsela alla pari. E poi avere il pizzico di fortuna per essere decisivo e vincere. perchè se non hai un pizzico di fortuna non arrivi”.
Secondo lei la Roma può avere queste qualità?
“Certo. Non siamo qui per partecipare, dobbiamo averle, e se non ce le abbiamo ce le inventiamo. Dobbiamo fare il massimo, poi accetteremo il responso del campo. Dobbiamo uscire dal campo sapendo che abbiamo dato tutto e di più. Quando esci avendo raschiato il fondo del barile e aver dato più di quello che avevi puoi solo stringere la mano agli avversari e fargli i complimenti”.
Quanto può essere decisivo Vucinic?
“Dobbiamo essere tutti decisivi. Può essere decisivo anche chi gioca solo due partite, dobbiamo lavorare”.
Vucinic ha avuto una metmorofosi, è più sciolto quando gioca. Di chi sono i meriti?
“Sono solo suoi. Mirko veniva da un infortunio e si stava riprendendo, quindi non poteva essere al 100%. Ha lavorato tanto e sta raccogliendo i frutti del suo lavoro”.
Su Menez. Ha fatto progressi? Può far parte del progetto per domani?
“Certo. Ha fatto dei progressi si sta impegnando e tutti i convocati fanno parte del progetto”.
Quanti dubbi ha per domani?
“Mi piace perché cambiate le domande, una volta mi chiuedevate la formazione, ora mi chiedete i dubbi (ride, ndr). Lo sapete che stasera farò il rescoconto e poi deciderò la formazione”.
Teme che la pressione possa salire man mano che impegni si facciano più importanti?
“A Roma c’è sempre pressione.Un conto è avere pressioni negative quando vai male un conto e averle positive. Nel momento difficile i ragazzi hanno dimostrato grandi cose. Spero che quando arriveranno le pressioni positive i ragazzi facciano lo stesso”.
Perché nonstante i risultati positivi l’Olimpico non è mai pieno?
“Me lo sono chiesto ma non riesco a capire il perché. Spero che domani l’Olimpico sia pieno perché ne abbiamo bisogno. Quando lo riempiremo vorrà dire che saremo sulla strada giusta”
È in grado Juan di giocare tre partite in pochi giorni?
“Io scherzando lo chiamo Benjamin Botton perché quando sono arrivato aveva 40 anni adesso sembra che ne abbia 25. Vedremo se giocherà, ma non mi sembra stanco”.
Cerci può essere utilizzato anche da seconda punta?
“Si se lui ci crede ha le caratteristiche adatte per fare la seconda punta. Ha un gran tiro, un bel dribbling può fare la seconda punta tranquillamente”.
Che effetto ha vi ha fatto la reazione inspiegabile degli interisti durante la partita di sabato?
“Questa è una qualità di Mourinho. Far sentire la squadra contro tutti e che è sola.I giocatori gli rispondono in questo senso. Poi dopo rivedono gli episodi e capiscono che hanno sbagliato, ma nel momento del gioco pensano che sia tutto sbagliato. Tagliavento è stato bravissimo ma credo, senza voler far polemica, che il fallo di Milito è grave cosi come le proteste di Eto’o che ha abbracciato l’arbitro. Se lo fanno in Europa vengono cacciati. Tagliavento è stato di ghiaccio”.
Cosa pensa della regola che vieta le bestemmie?Come pensate di muovervi ?
“Penso sia una cosa positiva perché le immagini arrivano in tutte le case. Noi siamo dei punti di riferimento per i bambini che ci guardano. Anche se delle volte  delle parole vengono fraintese”.

 Claudio Ranieri, alla vigilia di Roma-Panathinaikos, gara valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, ha incontrato i giornalisti a Trigoria per la conferenza stampa:
LA PARTITA – “Credo che abbiamo il cinquanta e cinquanta, loro sono una squadra ben organizzata, giocheranno ad aspettarci per ripartire in contropiede, come nella gara di andata. Ci faremo trovare pronti per questo. La più importante dell’anno? Sì, è la più importante. E poi il Napoli sarà la più importante. Ragioniamo così noi. Ogni partita è un esame. Un esame differente. Questo è un esame estero, contro una squadra in testa al suo campionato. Sappiamo che è molto particolare. Dovremo essere impegnati e concentrati al massimo. Cosa serve alla Roma per arrivare in fondo in Europa? Deve essere forte. Deve trovarsi al momento giusto al posto giusto. Incontrare quelle squadre con tutti i supoi giocatori e giocarsela alla pari. E poi avere il pizzico di fortuna per essere decisivo e vincere. perchè se non hai un pizzico di fortuna non arrivi. Non siamo qui per partecipare, dobbiamo averle, e se non ce le abbiamo ce le inventiamo. Dobbiamo fare il massimo, poi accetteremo il responso del campo. Dobbiamo uscire dal campo sapendo che abbiamo dato tutto e di più. Quando esci avendo raschiato il fondo del barile e aver dato più di quello che avevi puoi solo stringere la mano agli avversari e fargli i complimenti. Dubbi di formazione? Una volta mi chiedevate la formazione, ora mi chiedete i dubbi (ride, ndr). Lo sapete che stasera farò il rescoconto e poi deciderò la formazione”.

Il Messaggero: Europei 2016 in Italia? «No grazie»

Euro 2016? Gli ultrà italiani dicono, «no». O meglio, gli europei li vogliono, ma non in Italia. Stufi delle continue limitazioni imposte dal ministero dell’Interno tramite l’Osservatorio per le manifestazioni sportive, attraverso il sito www.asromaultras.org, gli ultrà lanciano la controffensiva, boicottando la candidatura italiana per ospitare gli europei di calcio del 2016. Come? Copiando dal sito un breve testo pubblicato in inglese, corredato dall’elenco completo di tutte le partite vietate settimanalmente alle tifoserie ospiti e inoltrandolo via e-mail direttamente all’Uefa. In pochi giorni il gruppo creato su Facebook (“Euro 2016. No grazie”) ha raccolto 2.500 aderenti, e in molti stadi del Paese si cominciano a vedere gli adesivi con il logo dell’iniziativa.
“Euro 2016: we say no!”. «Egregi signori dell’Uefa – recita il testo – riguardo la candidatura italiana per Euro 2016, siete a conoscenza del fatto che in Italia il ministero dell’Interno non è in grado di garantire l’ordine pubblico nemmeno nelle serie inferiori? Vietano sistematicamente le trasferte anche per match insignificanti». Un esempio? Battipagliese-Real Poseidon (Lega dilettanti), disputata domenica scorsa a porte chiuse. E allora, si domandano gli ultrà, «come può, l’Italia, essere in grado di organizzare gli europei del 2016?».
L’ideatore della protesta. L’idea è balenata nella mente di Lorenzo Contucci, noto avvocato penalista specializzato in materia di ultrà e webmaster del sito asromaultras.org, esattamente il 31 gennaio scorso, quando a causa di una nevicata, fu disposto il rinvio di Parma-Inter, con centinaia di tifosi interisti costretti a tornarsene a casa dopo aver speso inutilmente tempo e denaro.
Germania-Inghilterra o Angri-Forza e coraggio? «Sono letteralmente stufo di limitazioni imposte solo per introdurre un progetto economico chiamato “Tessera del tifoso” – dice Contucci – Mi sono quindi chiesto come possa l’Italia gestire un Germania-Inghilterra se non è in grado di far disputare in sicurezza neppure partite come Angri-Forza e coraggio. L’Uefa è contro i divieti e deve essere informata sul fatto che l’Italia non è in grado di organizzare un europeo, visto che è l’unica nazione al mondo a porre simili limitazioni ai tifosi».
Un’iniziativa nata “dal basso”. Esattamente come accadde prima dell’estate con la mobilitazione nazionale contro la Tessera del tifoso. «Nei primi due giorni – spiega Contucci – tramite il gruppo su Facebook siamo riusciti a coinvolgere oltre duemila persone e appena i media vorranno trattare la notizia, sono sicuro che la protesta si diffonderà rapidamente a macchia d’olio». Finora, utilizzando esclusivamente il passaparola, sono già molti i gruppi ultrà che hanno scelto di pubblicare il link della campagna sul proprio sito internet. Fuori dai confini laziali, se ne sono accorti, ad esempio, i tifosi del Parma.
«Fino all’ultima raccomandata». Le duemila mail inviate dagli aderenti, per ora non sono bastate ad ottenere una qualche risposta da parte dell’Uefa, ma Contucci non si stupisce. «Si sono già accorti di noi – assicura – anche se per ora arrivano solo e-mail di risposta in automatico. Successivamente passeremo ai fax, poi alle lettere raccomandate. Andremo avanti fino a quando gli Europei del 2016 non verranno assegnati a uno Stato che non pone discriminazioni territoriali ai supporters». E chissà che a spuntarla, alla fine, non siano proprio i tifosi.

 Gli italiani non vogliono l’Europeo 2016 nel nostro paese. I motivi, spiegati sul sito asromaultras.org, sono le troppe le limitazioni imposte dal ministero dell’Interno alle manifestazioni sportive. Ecco l’articolo integrale de Il Messaggero.it:

Euro 2016? Gli ultrà italiani dicono, «no». O meglio, gli europei li vogliono, ma non in Italia. Stufi delle continue limitazioni imposte dal ministero dell’Interno tramite l’Osservatorio per le manifestazioni sportive, attraverso il sito www.asromaultras.org, gli ultrà lanciano la controffensiva, boicottando la candidatura italiana per ospitare gli europei di calcio del 2016. Come? Copiando dal sito un breve testo pubblicato in inglese, corredato dall’elenco completo di tutte le partite vietate settimanalmente alle tifoserie ospiti e inoltrandolo via e-mail direttamente all’Uefa. In pochi giorni il gruppo creato su Facebook (“Euro 2016. No grazie”) ha raccolto 2.500 aderenti, e in molti stadi del Paese si cominciano a vedere gli adesivi con il logo dell’iniziativa.

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