Obiettivo Roma, ritrovare la giusta mentalità

 Da Il Tempo:

Nell’invocato bagno di folla dell’Olimpico, la Roma prima annaspa, poi impietosamente annega. Accesi i cuori alla speranza dalla punizione di Riise, più fortunata che irresistibile, l’incubo si materializza nei sei minuti finali del primo tempo, il blackout di Atene si ripete, e stavolta non c’è modo di rimediare, l’addio all’Europa è senza appello. Non bastano i proclami, per produrre l’intensità e la concentrazione che l’impegno, pur non proibitivo, avrebbe preteso, probabilmente l’organico giallorosso non è in grado di offrire solido presidio a un triplo fronte ricco di ambizioni. La parentesi internazionale si chiude purtroppo nella maniera più ingloriosa, nessuno può invocare assoluzioni, ma neanche attenuanti.

Europa League, i risultati dei sedicesimi di ritorno

 I risultati delle partite di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League (tra parentesi il risultato dell’andata, in neretto le squadre qualificate):
Sporting Lisbona-Everton (1-2) 3-0
Hapoel Tel Aviv – Rubin (0-3) 0-0
Juventus-Ajax (2-1) 0-0
Valencia-Club Brugge (0-1) 3-0
Wolfsburg-Villareal (2-2) 4-1
Salisburgo-Standard (2-3) 0-0
Werder-Twente (0-1) 4-1
Fenerbace-Lille (1-2) 1-1

Le pagelle di Roma-Panathinaikos: Riise il migliore, De Rossi l’ultimo ad arrendersi

 Ecco le pagelle di Roma-Panathinaikos:
Doni 5,5:
difficile scrollarsi di dosso la nominata di “insicuro” che gli deriva dalla prova dell’andata, ma il brasiliano è il meno colpevole dei 6 minuti di pura follia vissuti dalla squadra giallorossa alla fine della prima parte di gara. Fino alla resa incondizionata del concitato finale di frazione, infatti, Doni ha corso due soli pericoli, con Cissè che non aggancia a un metro dalla porta e Simao che la mette di precisione andando a lambire il montante. Fa solo benino le cose semplici ma non è sera da straordinari.
Cassetti 5: la carica psicologica giunta con la rete nel derby è un toccasana in termini di serenità. Lo vedi sicuro, capace di concentrarsi su quanto richiesto da Ranieri. Ordine e disciplina, contenimento e proposizione. Fino alla sciagura di quei minuti di follia nel corso dei quali va in apnea soprattutto lui. Drammaticamente. Cala a vista nel secondo tempo, non riesce a riprendersi.
Mexes 5-: nulla da dire fino al 40′, solita sicurezza che garantisce a Doni una fortezza invalicabile davanti alla porta. Poi, niente da fare sulla prodezza di Ninis dalla distanza e parecchie responsabilità su un fuorigioco sbagliato che porta al tris greco. Insicuro.
Juan 5: nel novero dei greci, vanno annotati tre gol fatti e due pali colpiti. Splendido Juan per 40′, poi non riesce a reggere la fragilità di un reparto nel quale – ed è tutto dire – per lunghi tratti Doni è sembrato quello più recettivo. Di tutta la difesa è solo il meno peggio.

Roma-Panathinaikos: tutte le interviste dei protagonisti

Le interviste dei protagonisti di Roma-Panathinaikos:
 Mirko Vucinic, al termine di Roma-Panathinaikos, ha commentato la sconfitta giallorossa: “Avversari importanti e  forti. L’importante è che noi ci abbiamo creduto fino alla fine. La rissa con Ninis? Lui è venuto a cercarmi per darmi la mano, io non glie l’ho data e lui mi ha detto figlio di p… . A quel punto sono andato a cercarlo perchè volevo picchiarlo. La gara di domenica? Sarà una partita difficile ma dobbiamo provare a vincere”.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.