Roma-Inter, Toni: “Sarà bellissima”

 Nella sfida di questa sera contro la corazzata Inter, Luca Toni ci sarà. Ieri il centravanti campione del mondo ha rilasciato alcune dichiarazioni dal suo sito internet. «Mercoledì ci siamo guadagnati un’altra bella vittoria contro il Bologna. Ora dovremo arrivare concentrati al match contro l’Inter ed essere al top per questa partita, sperando di vivere una bellissima serata…». La punta ex Bayern sarà sicuramente protagonista della gara dell’Olimpico. Di stesso avviso anche Il Romanista:

Roma-Inter è una partita da tutti contro tutti, in cui ognuno potrà essere decisivo. Sarà una partita ricca di sfide nella sfida, in ogni zona del campo. E sarà proprio questo, alla fine, a fare la differenza. Il doppio confronto attacco-difesa, ad esempio, è tutto da vedere. Toni-Vucinic contro Lucio e Samuel da una parte, Eto’o- Milito contro Juan e Burdisso dall’altra. Chi sbaglia, paga.

Roma-Inter: la partita dell’anno

 Roma-Inter: la partita dell’anno. In ogni caso, sostiene Ranieri, «giochiamocela». Ecco le parole del tecnico giallorosso, alla vigilia del big match di questa sera (ore 18,00) contro i nerazzurri, riprese da Il Messaggero:

Siamo in ballo, balliamo, direbbe Ranieri con una delle sue proverbiali metafore. «Noi vogliamo vincere, i tre punti sarebbero più simpatici per noi.  Ma anche il pareggio… ». Ecco il ma. Il pareggio, non da buttare. Un punto tiene tutto come prima, quindi qualche speranza in meno, però niente di perduto. «Un punto ci consentirebbe di giocarcela ancora, di restare lì», precisa Ranieri, apparsounpo’teso inconferenza stampa. «Emozionato, tesissimo», dice ironicamente. Chi rischia di più? «Credo l’Inter, che lo scudetto lo deve vincere. Ma se lo perde, noi dobbiamo esserci. La Roma, male che vada, perde. Siamo là e ce la giochiamo a pari punti con il Milan. Più di perdere non possiamo. E se perdiamo, pazienza». Il giochino è facile, comprensibile: noi non siamo i favoriti, quindi tutto quello che arriva è guadagnato. Bisogna capire cosa abbiano veramente nella testa Ranieri e i suoi calciatori.

Roma-Inter: avanti con il tridente giallorosso

 Roma-Inter, Ranieri pensa al tridente. Per il big match di questa sera (ore 18,00) allo stadio Olimpico, il tecnico trasteverino sembra intenzionato a confermare Menez come titolare alle spalle degli intoccabili Vucinic e Toni. Queste sono le indicazioni de Il Tempo:

Da una parte del campo Menez a ispirare Toni e Vucinic e dall’altra Sneijder trequartista alle spalle di Eto’o e Milito. Si confrontano i due migliori attacchi del campionato: 57 gol l’Inter, tre in meno la Roma. Queste le indicazioni della vigilia, ma le sorprese sono dietro l’angolo. Ranieri potrebbe giocarsi la carta Totti dall’inizio (ma sarebbe un sorpresone) mentre Mourinho ha a disposizione anche Pandev. Il tecnico romanista ha mischiato le carte in allenamento e in conferenza stampa, quello nerazzurro è rimasto in silenzio e deve pensare anche alla sfida di Champions con il Cska Mosca in programma mercoledì prossimo. Nella Roma il dubbio più intrigante riguarda il capitano, tornato tra i convocati dopo 42 giorni di stop. La sensazione è che partirà dalla panchina per poi giocare uno spezzone di gara. Ranieri avrebbe voluto gestirlo così anche a Torino con la Juventus ma poi fu costretto a cambiare programmi dopo l’infortunio immediato di Toni.

Roma-Inter: Totti c’è

 Roma-Inter ritrova un protagonista: Francesco Totti. Il capitano giallorosso è stato convocato per il big match di questa sera (ore 18,00) da Claudio Ranieri, se partirà dal primo minuto o dalla panchina spetterà al tecnico deciderlo, ma l’importante è che sia tornato. Ecco l’articolo de Il Romanista:

Non poteva che essere oggi il rientro. Calciatori così meritano partite così, romanisti così meritano di vincerle. Comunque. Campo o panchina. Un Roma-Inter di questa portata, una partita che il tifoso della Roma aspetta di giocare da chissà quanto tempo avrebbe avuto un po’ meno senso senza Francesco Totti, non solo il giocatore più forte di questa storia, ma un simbolo, un amuleto, un magnete, qualcosa – qualsiasi cosa vogliate – che fa la differenza.

Roma-Inter: Ranieri tra Menez e Taddei, 4-4-2 o 4-2-3-1?

 Francesco Totti in panchina, ma pronto a entrare. Siederebbe, almeno all’inizio della gara, di fianco a Philippe Mexes che – col rientrante Juan – torna a vestire i panni del panchinaro. Nicolas Burdisso centrale con il brasiliano per affrontare i suoi ex compagni. Julio Sergio e Luca Toni gli ipotetici punti a unire la retta nella cui lunghezza sono compresi gli 11 giallorossi chiamati a vivere un sogno. Quello della sfida che vale una stagione.
NELLA TESTA DI RANIERI.
Claudio Ranieri in mezzo al guado, a questo punto va solo interpretato: 4-4-2 o 4-2-3-1. Nel primo caso, una Roma più coperta e sorniona, nell’altro la squadra di spallettiana memoria che ha dispensato lezioni di bel calcio. La sintesi perfetta della differenza tra le due formazioni che ronzano intorno alle tempie del testaccino sta nell’utilizzo di uno dei due. Jeremy Menez in ballottaggio con Rodrigo Taddei per una maglia da titolare: col francese in campo, Luca Toni sarebbe l’unica punta supportata da un trio che prevede Mirko Vucinic a sinistra e Simone Perrotta in mezzo con Menez, per l’appunto, a destra. L’entourage giallorosso vede l’ipotesi più che di buon occhio: a sostenere la fiducia nel modulo più offensivo, i risultati delle ultime gare. Le prestazioni delle ultime giornate.

Roma-Inter: Vucinic faccia a faccia con Eto’o

 Un girone fa l’Inter aveva 14 punti di vantaggio, adesso sono solo quattro le lunghezze che separano nerazzurri e capitolini. Ma nella riscossa della Roma c’è molto più di una striscia positiva lunga ormai 20 gare. C’è tutta la convinzione di un gruppo che adesso sa che può giocarsela fino in fondo contro la super corrazzata del campionato. A guidare l’attacco dei lupi sarà Mirko Vucinic, nell’altra area troverà posto Samuel Eto’o. Due uomini, due attaccanti, due modi così diversi e così uguali di trovare la via delle rete. Entrambi arrivano al big match in ottimo stato di forma e con un bottino simile di gol in campionato (10 contro 9 a favore dell’interista con 2 e 1 rigore rispettivamente a favore).

Roma-Inter, parola alla Storia

 Da Il Romanista

Alberto Marchesi, grande firma del Corriere dello Sport degli anni ruggenti, era solito raccontare che un giorno, incontrando Fulvio Bernardini a Piazza Esedra (l’attuale Piazza della Repubblica), questi gli avesse indicato una pasticceria: «Vedi, lì facevano e fanno dei bignè alla crema che quando ero a Milano a giocare nell’Inter me li sognavo anche di notte». Ma di Roma Bernardini non rimpiangeva solo i bigné, visto che appena se ne presentò l’occasione tornò nella capitale senza neanche perdere un istante. Il passaggio avvenne nel modo più teatrale possibile sul campo del Motovelodromo Appio, il 4 marzo 1928. Al termine della sfida tra Roma e Ambrosiana, ultima gara di campionato, Bernardini che aveva giocato in maglia nerazzurra se la sfilò e tra il delirio dei tifosi romani si vestì con quei colori che lo avrebbero consegnato alla leggenda.

Roma-Inter: la paura non abiti all’Olimpico!

 Da Il Romanista:

Come si vince con l’Inter? Quali sono i punti deboli della squadra di Mourinho? Quali saranno i giocatori chiave? E poi, la Roma deve confermare il tridente? Lo abbiamo chiesto ad alcuni tra gli addetti ai lavori ed ex giocatori giallorossi che hanno provato a giocare per noi, in anticipo, la gara di domani pomeriggio con l’Inter che deciderà la stagione. «Per prima cosa – le parole di Ubaldo Righetti – andrà fermato Sneijder, perché la Roma soffre i giocatori che si piazzano tra le due linee. Credo che il più adatto a svolgere questo compito sia Perrotta.

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