Da La Gazzetta dello Sport:
L’abbiamo scampata bella. Visto il repertorio di critiche e ironie che gli sono piovute addosso nei primi venti mesi di soggiorno a Roma, se Jeremy Menez fosse stato in qualche modo parente con Nicola Sarkozy e avesse potuto beneficiare delle furie presidenziale in stile Elise, i licenziamenti dei giornalisti non farebbero più nemmeno notizia.
Ma il vento è cambiato e così il talento francese -classe 1987 proprio come Benzema, Nasri, Ben Arfa, le tre speranze del calcio transalpino- adesso ha conquistato la piazza e si trova ad essere l’asso nella manica della Roma a caccia dello Scudetto, tanto più che adesso Claudio Ranieri si è votato al tridente offensivo.
Da Il Messaggero:
Le sue ottime prove hanno portato a blindare quello che Spalletti chiamava il miglior terzo portiere del mondo. Julio Sergio si è preso la porta della Roma e non la vuole lasciare più. Da Il Romanista:
Mirko Vucinic vede mezza Europa ai propri piedi, ma aspetta la chiamata dall’Olimpo: la cima del monte si chiama Barcellona e attualmente rappresenta l’unico “pensiero” che può distoglierlo dal progetto-Roma. In molti considerano il montenegrino il sostituto ideale di Henry e la possibilità che i blaugrana si facciano avanti è tutt’altro che remota: l’offerta potrebbe arrivare già quest’estate, o al massimo quella successiva. Mirko è innamorato della maglia giallorossa e della Capitale, ma il palcoscenico del Camp Nou lo affascina eccome. Non potrebbe essere diversamente: vale per l’attaccante di Niksic, vale per qualsiasi giocatore del mondo. Con la differenza che Vucinic non è uno qualsiasi e il sogno Barca potrebbe trasformarsi in realtà, scombussolando i piani del club di Trigoria, che almeno per un’altra stagione conta di trattenere il Genio all’ombra del Colosseo.
L’intervista rilasciata da Luciano Moggi a laRegioneTicino:
Giancarlo Abete chiarisce la posizione della Figc in riferimento ai nuovi scenari legati alle intercettazioni emerse durante il processo per Calciopoli in corso a Napoli:
Nell’ambito del processo per Calciopoli a Napoli e delle nuove intercettazioni telefoniche, arrivano le dichiarazioni di uno dei legali di Luciano Moggi, Paolo Trofino, ai microfoni di Rai Sport:
Luciano Spalletti finisce nel vespaio delle nuove intercettazioni emerse durante il Processo per Calciopoli. Ai tempi dell’Udinese, anche l’ex tecnico della Roma si intratteneva al telefono con Paolo Bergamo. L’intercettazione è stata trascritta dai difensori di Luciano Moggi, nell’ambito del Processo che si sta svolgendo a Napoli. La telefonata in questione, risale al 12 maggio 2005, tre giorni prima di Udinese-Sampdoria (1-1):
La Sla e il calcio. Un triste connubio. Il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello ha svolto un’indagine, prendendo in esame la diffusione della malattia tra 1963 e il 2008 tra i giocatori. E’ emerso che l’incidenza della Sclerosi laterale amiotrofica, nel calcio, è 24 volte superiore alla media della popolazione: “È evidente un eccesso di mortalità per Sla decisamente superiore alla media nazionale che si attesta tra attorno al 2 casi ogni 100 mila abitanti“, ha affermato Guariniello alla trasmissione “Brontolo” di Oliviero Bea (Rai 3). Il procuratore si è rivolto ai club e alla Uefa: “Qualcosa di più andrebbe fatto dalle società e le federazioni sportive. Platini e la Uefa dovrebbero promuovere una ricerca sull’incidenza della Sla nei calciatori europei. Mi stupisce che all’estero non siano partite indagini simili. Studi su larga scala aiuterebbero a capire i fattori che determinano la malattia, sui quali esistono solo ipotesi“. Anche Stefano Borgonovo, l’ex giocatore di Milan e Fiorentina affetto da Sla, si è pronunciato, grazie all’uso del comunicatore: