Lazio-Roma: da gregario a idolo. Gli ultimi derby: Piacentini e Castroman, Fiore e Cappioli

 Era il 27 Novembre 1994: la Roma si aggiudica uno dei derby più entusiasmanti della storia con uno 0-3 firmato Balbo, Cappioli e Fonseca in un match che fa un po’ da spartiacque nella storia contemporanea della Stracittadina capitolina. Se non altro, per il fatto che l’anno prima era appena cominciata l’era dei Sensi alla Presidenza del club capitolino. In questa ultima quindicina d’anni le due squadre hanno alternato gioie e dolori, vittorie e sconfitte, portato alla ribalta volti già famosi o ancora sconosciuti. Il derby ti cambia la vita, se di mestiere fai il calciatore della Roma o della Lazio. Chiedere a Marco Cassetti – ultimo esempio di un elenco di per sè fitto – per averne conferma: il 77 giallorosso è diventato – da esterno di fascia – l’Esterno di fascia. Mastica e sputa, gfabbrica e brucia: il calcio ricorda sempre quella fase ciclica che appartiene alla vita di ciascuno: fino alle stelle e poi giù in picchiata. Accade a qualunque giocatore. Ma in alcune, particolarissime circostanze, eventi circoscritti riescono a rendere indelebile un nome o un gesto, un’intuizione o uno spunto di coraggio. Lazio-Roma e Roma-Lazio, nel garantire lo speciale palcoscenico, son maestre.

Roma – Scudetto, Gerini: “Non succede, ma se succede se spojamo pure io e Verdone”

 Da Il Messaggero:

«Io in bikini e Carlo in mutandoni, siamo pronti: se la Roma vince lo scudetto ci buttiamo!». Un’altra adesione illustre nel parterre giallorosso dopo l’annuncio di Verdone, intenzionato a tuffarsi nel Fontanone del Gianicolo in caso di quarto tricolore giallorosso. Il 16 maggio però l’attore e regista monteverdino, in caso di vittoria finale della squadra di Ranieri, non sarà solo, ma avrà accanto a se ben due madrine (ma il numero potrebbe crescere esponenzialmente nelle prossime settimane).
Dopo la disponibilità di Manuela Arcuri, dunque, formalizzata proprio sulle pagine de “Il Messaggero” l’altro ieri, anche Claudia Gerini ha accettato l’invito, pronta a denudarsi per la felicità del popolo romanista. «Io sinceramente mi butterei anche dal Tevere in caso di scudetto, ma non credo che Carlo sarebbe disposto a farlo», rivela l’attrice.«Un appello ai vigili laziali? Ci venissero a prendere di peso, noi non ce ne andremo facilmente. Chiamassero anche la polizia, più siamo e meglio sarà», sorride la mitica Jessica di “Viaggi di Nozze”, nonché Enza Sessa del sequel “Grande grosso & Verdone”.

Lazio-Roma: Rocchi e Zarate, in due per una maglia

 Da Il Corriere dello Sport:

I dieci undicesimi sembrano fatti, resta il toto-bomber: Rocchi e Zarate sono al fotofinish. Per il resto? Radu vuole giocare, ha superato il provino, oggi si aggregherà al gruppo, per il romeno sarà l’ora della verità. Reja tiene nascosta la Lazio anti­Roma, ieri ha fatto svolgere “una seduta ricreativa”. Non sono andate in onda prove tattiche, non si sono disputate partitelle. Ci sono indizi, ci sono tracce, non ci sono certezze, la pretattica regna sovrana.
I DUBBI – Il 3-5-2 dovrebbe essere il modulo prescelto, molto dipenderà dalle condizioni di Radu. È tornato ieri in campo, ha lavorato in maniera differenziata per circa un’ora agli ordini del preparatore Bianchini.

Lazio-Roma, Ilary Blasi: “Tifosa di mio marito, Francesco Totti”

 Da Il Messaggero:

Ha sposato il Pupone, e vabbè. Ma Ilary è Ilary. Non la classica moglie del calciatore, un po’ musa e un po’ ancella, ma un personaggio a prescindere, come direbbe Totò. E, soprattutto, una donna romana.
Signora Blasi…
«No, guardi, mi chiami Ilary. Neppure a scuola mi chiamavano Blasi».
Signora Ilary, si metta il termometro sotto l’ascella e di dica quanto è alta la sua febbre da derby.
«Ho trentasei».
Così poco? L’unica in tutta Roma a non avere la fronte bollente e il cuore che palpita?
«Ho la temperatura giusta, una temperatura normale».
Non è che è interista?
«Oddio, questo no. Anche se per lavoro sto sempre a Milano. E comunque, non ho la fronte che scotta e neppure le palpitazioni, perché io non vivo il calcio con l’angoscia che avete voi. Anche se, il derby è speciale».
La romanità che s’appassiona, si divide, litiga e fa follie per la partitissima non le piace?
«La trovo buffa e un po’ assurda. C’è gente che sviene, gente che se non trova un biglietto va in depressione, gente che da due settimane non dorme per la tensione dell’attesa, gente che ha già comprato noccioline e patitine da sgranocchiare davanti al video del derby. Ma nel frattempo non si saranno ammosciate? Però, una cosa la devo dire…».
E cioè?

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