Ennio Morricone: “Scudetto Roma? Credo nel miracolo”

 L’artista Ennio Morricone ha scritto un articolo su Il Tempo. Ecco il pensiero del musicista per questa finale di campionato:

Speriamo e crediamo ancora nel miracolo. Ci servono 9 punti nelle ultime 3 partite, ma la Roma può farcela. Certo, se avessimo vinto con la Sampdoria sarebbe stato tutto molto più facile. Non ci pensiamo, il campionato non è ancora finito. La Roma, prima di tutto, deve vincere a Parma, poi vedremo cosa succederà domenica all’Inter. La Lazio ha tutte le capacità per fermare i nerazzurri: anche un pareggio andrebbe benissimo. Secondo me, se la Roma riuscisse a vincere lo scudetto, la Lazio non se ne dovrebbe rammaricare. Anzi, dovrebbe esserne felice. La Lazio è una squadra di Roma, non di Milano o di Torino.

Parma-Roma: Tardini, esodo d’amore

Da Il Messaggero:

Partigiani d’Italia. Non è un grido politico, ma solo il nome del viale e del piazzale dello stadio “Ennio Tardini” in Parma. Stavolta l’appuntamento dei tifosi è certo, non servono grosse autorizzazioni, possibilmente basta un biglietto: domani, ore 16 all’incirca (il calcio d’inizio di Parma-Roma è previsto per le 18), quel viale sarà pieno di tifosi romanisti. Saranno ufficialmente seimila, visti i biglietti che sono stati venduti nella capitale. Venduti è poi un termine soft, diciamo pure polverizzati. Polverizzati i primi 3500, polverizzati ieri i secondi 2500, tra biglietti da cento euro e quelli da quaranta. Non si fa distinzioni. L’amore è amore. Roma-Parma si gioca di primo maggio, una data da riposo, da scampagnata, da grande abbuffata. Fave, pecorino, un buon vinello, lenzuolino sul prato e via.

Totti: “Scudetto? Ci crediamo. Atalanta-Bologna decisiva”

 Ecco il consueto articolo settimanale di Francesco Totti sulle colonne de Il Corriere dello Sport:

La semifinale di Champions di mercole­dì sera tra Barcellona e Inter per certi versi ha rispecchiato un po’ tutto quello che può avvenire in un incontro di calcio. Al momento del sorteggio l’Inter veniva data, a giudizio di tutti, quasi spacciata. Ma poi in campo nelle due partite di anda­ta e ritorno ha dimostrato di meritare la qualificazione contro il club campione del mondo e d’Europa. Il Barcellona è forse la squadra al mon­do più organizzata sotto l’aspetto della fa­se offensiva, con grandissimi campioni e che ha la sua punta di diamante in Messi. L’Inter dal canto suo esprime il massimo della fisicità che una squadra di calcio può avere, ha dimostrato che nel calcio tutto è possibile. Per più di un’ora l’Inter ha gio­cato senza uno dei suoi punti di forza, Thiago Motta, ma con la grinta, la forza, l’organizzazione difensiva che le hanno permesso di respingere gli attacchi dei tanti campioni del Barcellona. Tutto que­sto in un ambiente particolarmente caldo, con il quale la squadra italiana ha dovuto convivere dal momento del suo arrivo in Spagna.

Parma-Roma e Lazio-Inter: Capitale, crocevia del campionato

 Da Il Tempo:

Un tranquillo weekend di paura, ma anche di passione, di speranza e di voglia di continuare a crederci. O di salvarsi e rispedire lontano l’incubo retrocessione. Lo scudetto e tutto quello che gli ruota attorno, passa ancora una volta per la Capitale. Una città umorale che ha faticato a fagocitare derby, sorpasso e controsorpasso in un colpo solo.

Il Manchester United su Vucinic, il Chelsea insiste per De Rossi

 Da Leggo:

Le sterline tentano la Roma. Dopo l’anno orribile in Europa, le squadre inglesi hanno deciso di puntare sui gioielli giallorossi, protagonisti della splendida annata firmata da Claudio Ranieri. Il giocatore in cima alla lista dei team d’Oltremanica è Daniele De Rossi, desiderio nemmeno troppo nascosto di Chelsea e Manchester United. Ma la società giallorossa, per ora, non è intenzionata a cedere il centrocampista azzurro. Nemmeno di fronte a una maxi-offerta da 40 milioni di euro che i Blues di Ancelotti avrebbero già presentato nella scorsa finestra di mercato. L’altro nome illustre è quello di Mirko Vucinic.

Parma-Roma e non solo: indispensabile Perrotta

 Da Il Romanista:

Il tridente, le due punte, il 4-2-3-1, il rombo, le crisi, le rimonte, le vittorie. Passano gli anni, cambia la Roma, si rivoluzionano i moduli ma Simone Perrotta è sempre lì al suo posto. Anche domani. Titolare sempre, o quasi, chiunque sia l’allenatore. Succede da quasi sei anni. Era l’estate del 2004 quando arrivò dal Chievo dopo essere passato anche per RegginaJuventus e Bari. E capitò nell’anno peggiore, quello dei 5 cambi in panchina e della B evitata per un pelo. Ma già in quella stagione, in cui tutto andò storto e anche lui non riuscì a rendere al meglio, si capì che Simone da Ashton (anche se solo di nascita) era uno che aveva carattere.

Lo stile di Ranieri: “Felice per la qualificazione dell’Inter”

 Lezione di stile. Di Claudio Ranieri. Dopo i complimenti di Francesco Totti, l’Inter incassa anche quelli dell’allenatore della Roma. Ai microfoni di Sky Sport, Ranieri ha elogiato la prova dell’armata di Mourinho contro il Barcellona: “Sono molto contento. L’avevo detto, al d là del coefficiente UEFA, è importante che una squadra italiana sia arrivata alla finale e tiene alto il blasone del calcio italiano, in questo momento un pochino al di sotto di quello a cui avevamo abituato tutti i tifosi italiani“. La prova difensiva dei nerazzurri è balzata agli occhi: “Sicuramente, l’espulsione ha giocato un ruolo fondamentale, perché l’Inter era partita andando a pressare alto, erano molto concentrati, molto determinati. Avremmo visto, sicuramente, un altro genere di partita.

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