Chievo-Roma: Menez, un francese a Verona

 Da La Gazzetta dello Sport

Difficile capire se l’esclusione dalla lista mondiale lo abbia deluso più di tanto: Jérémy Menez ha l’aria un po’ così, eternamente scocciata, Sembra sempre in polemica con la vita, persino un po’ schifato Menez, però, non si era fatto illusioni anche perché, con l’aria che tirava nella Francia, erano in arrivo altre esclusioni eccellenti. È rimasto fuori, per dire, uno come Benzema, strapagato dal Real Madrid la scorsa estate. Menez, per ora, si è preso la Roma. È una storia di piccole conquiste quotidiane, figlie di un dialogo a denti stretti con Ranieri. Dove non era riuscito Spalletti, è riuscito l’allenatore di Testaccio-San Saba, uno che, se serve, sa tirare fuori il carattere. «Posso essere cattivo, se voglio», ha detto dopo Roma-Cagliari.

Corsi e ricorsi, Bagnoli: “Totti unico”

 Da Il Romanista

Settimana strana quella che stanno vivendo i romanisti che, in maniera più o meno conscia, vanno a caccia di segni per continuare a credere in un sogno che sembra impossibile. A molti non sarà sfuggita quindi una strana coincidenza: 25 anni fa (era il 12 maggio 1985) l’Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli diventava campione d’Italia per la prima ed unica volta della sua storia. Una storia a lieto fine, una favola, un sogno, appunto.

Mezzaroma: “Ranieri super, Mourinho bravo come Moggi”

 Da La Gazzetta dello Sport

Fuori dalla porta lo aspettano tre ultrà della Roma. Sono venuti a chiedergli di battere l’Inter. Massimo Mezzaroma li ascolta. Ma la sensazione di essere finito in una gabbia di matti è sempre più forte. «Dopo gli interventi del Presidente Napolitano, le varie rassegne stampa inseriscono le mie dichiarazioni su Siena-Inter. Che tristezza. Il nostro Paese ha problemi più seri di una partita. Il calcio sta precipitando. Ogni gara è un dramma. Sportivo, economico, sociale».
Servirebbero buoni esempi.
«Vuole un’idea? Totti dopo il calcione a Balotelli, Mourinho dopo le sue provocazioni verbali e Materazzi dopo i suoi gesti incampo dovrebbero essere puniti girando gratuitamente spot di educazione civica».
Invece?
«Il furbismo italiano si è accaparrato il calcio. Al Siena siamo dentro un incubo. Con l’Inter abbiamo tutto da perdere. Se va male diranno che abbiamo fatto vincere Mourinho, se vinciamo ci accuseranno di aver preso i soldi dalla Roma.

Scudetto Roma: Pizarro ci crede

 Da Il Messaggero:

Un paio di mesi fa, David Marcelo Cortès Pizarro ci disse: «Mi piace la Roma, perché è una squadra che sta sulle scatole a tutti». Oddio, proprio scatole, non disse. Ma la sostanza non cambia. E’ quel senso di appartenenza di quelli che non amano la banalità, di quelli che stanno sempre dall’altra parte. Di quelli a cui non piace «vincere facile». Anche questo ci disse, David Marcelo Cortès Pizarro. Lui che arriva dall’Inter è antinterista per definizione. Da Milano non si voleva muovere, a Milano non vorrebbe più tornare. Finito di giocare con la Roma tornerà a fare del bene a Val Paraiso, suo paese d’origine e guai chi glielo tocca.

Siena-Inter: la rincorsa di Ranieri partì proprio al Franchi

 Da Il Romanista

Roma credici e non mollare, perché dovrà pure accadere che una volta tanto la fortuna si ricordi di te e ti sorrida. Anche agli altri capiterà di incontrare un Lecce sulla loro strada e tu devi essere pronta ad approfittarne, per non portarti dietro il rammarico di non aver saputo cogliere l’attimo fuggente. Ecco perché a Verona dovrai mettere subito al sicuro il tuo risultato e poi, se un Dio del calcio esiste, augurarti che stavolta premi proprio te, novella Davide opposta al Golia nerazzurro dalle illimitate risorse economiche e dell’arroganza del suo allenatore.

Roma – Cassetti: rinnovo, pura formalità

 Marco Cassetti e la Roma si legheranno per un altro anno: il contratto in scadenza del laterale difensivo giallorosso è tra i primi a essere rinnovato. Stesse condizioni economiche, durata di una stagione. Potrebbe avvenire a giorni ma non è da escludere nemmeno l’ipotesi che la firma sul contratto nuovo di pacca, Cassetti l’abbia già impressa. E’ il premio a un’annata positiva – che ha avuto nel gol del derby dell’andata l’apice incancellabile – ma anche la conseguenza di una esplicita richiesta di Claudio Ranieri, che ha voluto assicurarsi le prestazioni del duttile terzino di fascia. Marco Cassetti in condizione di forma stratosferica serve eccome, alla Roma costruita a immagine e somiglianza del testaccino. E, a questo punto, l’ex leccese chiuderà la carriera in giallorosso. Peccato solo, con tali premesse, che Marcello Lippi se ne sia dimenticato per i Mondiali in programma tra un mese in Sud Africa. Ma a conti fatti, il Ct della Nazionale pare essersi scordato in blocco della Roma. Di cui ha convocato – unico proveniente dalla squadra rivelazione della stagione – il solo Daniele De Rossi. Compagno di carte di Francesco Totti, l’esterno classe 1977 non pensava che, quel giorno dell’esordio con il Lumezzane, potesse essere l’anticamera a una carriera ricca di soddisfazioni e culminata nell’approdo in Capitale.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.