Da La Gazzetta dello Sport:
Difficile capire se l’esclusione dalla lista mondiale lo abbia deluso più di tanto: Jérémy Menez ha l’aria un po’ così, eternamente scocciata, Sembra sempre in polemica con la vita, persino un po’ schifato Menez, però, non si era fatto illusioni anche perché, con l’aria che tirava nella Francia, erano in arrivo altre esclusioni eccellenti. È rimasto fuori, per dire, uno come Benzema, strapagato dal Real Madrid la scorsa estate. Menez, per ora, si è preso la Roma. È una storia di piccole conquiste quotidiane, figlie di un dialogo a denti stretti con Ranieri. Dove non era riuscito Spalletti, è riuscito l’allenatore di Testaccio-San Saba, uno che, se serve, sa tirare fuori il carattere. «Posso essere cattivo, se voglio», ha detto dopo Roma-Cagliari.
Da Il Romanista:
Da La Gazzetta dello Sport:
Da Il Messaggero:
Da Il Romanista:
Marco Cassetti e la Roma si legheranno per un altro anno: il contratto in scadenza del laterale difensivo giallorosso è tra i primi a essere rinnovato. Stesse condizioni economiche, durata di una stagione. Potrebbe avvenire a giorni ma non è da escludere nemmeno l’ipotesi che la firma sul contratto nuovo di pacca, Cassetti l’abbia già impressa. E’ il premio a un’annata positiva – che ha avuto nel gol del derby dell’andata l’apice incancellabile – ma anche la conseguenza di una esplicita richiesta di Claudio Ranieri, che ha voluto assicurarsi le prestazioni del duttile terzino di fascia. Marco Cassetti in condizione di forma stratosferica serve eccome, alla Roma costruita a immagine e somiglianza del testaccino. E, a questo punto, l’ex leccese chiuderà la carriera in giallorosso. Peccato solo, con tali premesse, che Marcello Lippi se ne sia dimenticato per i Mondiali in programma tra un mese in Sud Africa. Ma a conti fatti, il Ct della Nazionale pare essersi scordato in blocco della Roma. Di cui ha convocato – unico proveniente dalla squadra rivelazione della stagione – il solo Daniele De Rossi. Compagno di carte di Francesco Totti, l’esterno classe 1977 non pensava che, quel giorno dell’esordio con il Lumezzane, potesse essere l’anticamera a una carriera ricca di soddisfazioni e culminata nell’approdo in Capitale.