Motta-Juventus: settimana decisiva

 Dal Corriere dello Sport:

Tempo di comproprietà. C’è tempo fino alle ore 19 del pros­simo 25 giugno perché, tra le varie società, si trovi un accordo. Poi ri­marrà solo la soluzione delle buste. La Roma ha dieci comproprietà da risolvere: Mot­ta (Udinese), Rosi e Curci (Siena), Marsi­li (Cosenza), Massimo (Aversa), Erba (Cesena), Gia­comini e Ba­russo (Rimi­ni), Bianchini e Falco (Isola Liri), Polverini (Pro Patria). Sembra evi­dente che quelle importanti sono soprattutto le prime tre, per le altre non dovrebbero esserci problemi, in un senso o nell’altro. La prossima settimana do­vrebbe essere decisiva per conosce­re il futuro di Motta, Rosi e Curci. Con il primo destinato a lasciare a Trigoria, il secondo a tornarci, il terzo come il secondo ma con mol­te probabilità, poi, di ripartire per qualche altra destinazione.

De Rossi: scatta il Mondiale per Capita Futuro

 Dal Romanista:

Il giorno è arrivato. Da stasera la notte di Berlino sarà solo storia, perché la Nazionale italiana rimette in gioco la coppa che ha conquistato 4 anni fa. Alle 20.30 al Green Point Stadium, un gioiello da 69mila posti costruito apposta per il Mondiale, l’italia scenderà in campo per il suo esordio contro il Paraguay. Si mettono alle spalle i timori, le incertezze, i dubbi e si spara tutto quello che si ha nelle gambe nel match sulla carta più difficile di un girone apparentemente abbordabile.

Roma: i sogni sono Ebouè e Behrami

 Dal Romanista:

Messi in cassaforte i colpi Adriano e Fabio Simplicio (entrambi a parametro zero) ora la priorità è il riscatto di Nicolas Burdisso. Entro metà settimana l’agente del giocatore, Hidalgo, si incontrerà con l’Inter per ribadire la volontà di Nicolas di rimanere in giallorosso. La Roma valuta il giocatore 6-7 milioni di euro, l’Inter qualcosa in più ma l’affare dovrebbe concludersi senza problemi, con soddisfazione di tutti. Sistemato Burdisso, rimarrebbero i margini (e i soldi) per altri due colpi. Ranieri cerca due esterni a destra, uno alto e uno basso, e almeno uno a sinistra. Sulla destra servono due titolari: i sogni sono Ebouè e Behrami, anche se rimane sempre in piedi la pista cilena che porta a Isla. Entrambi hanno una valutazione tra i 6 e i 7 milioni di euro. Prenderli insieme sarebbe il top, anche se sullo svizzero c’è l’interesse del Palermo. Con due acquisti del genere Ranieri si ritroverebbe una batteria di esterni di primissimo piano, con l’ivoriano e Cassetti bassi e con Behrami e Taddei alti. Una doppia coppia da Champions. A sinistra il vice-Riise non dovrebbe comportare un esborso clamoroso: si è offerto il fiorentino Gobbi, che è svincolato, ma Ranieri sembra preferire Bellini (il suo agente è Tullio Tinti) dell’Atalanta che non costa tanto perché ha il contratto in scadenza nel 2011.

Montali: “Vucinic? Rimane, non vendiamo i giocatori più importanti”

 Dal Corriere dello Sport:

Mexes da una parte. Vucinic da un’altra. Juan che se mai arrivasse un’of­ferta indecente, vuoi vedere che. E meno male che la questione Daniele De Rossi, dopo un inizio di mercato che ha visto il biondo centrocampista di Ostia al centro di mille voci, si è un po’ at­tenuata, altrimenti chissà cosa si direbbe. I pezzi pre­giati della Roma, in ogni caso, continuano a essere al centro dell’attenzione, vuoi perché sono giocatori oggettivamente importanti che possono interessare i club più importanti al mon­do. Vuoi perché il budget zero per il mer­cato romanista, è un logico propellente per alimentare le voci e, pure, l’eventua­le mercato in entrata della società giallo­rossa. Eppure a Trigoria si dicono tranquil­lissimi.

Mondiali 2010, parla C. Ronaldo: “Sono qui per essere il migliore”

 Cristiano Ronaldo, già in Sud Africa per i Mondiali 2010, è intervenuto appena dopo la vittopria dell’Argentina di Leo Messi per elogiare la Pulce e confermare quel che ha sempre detto: “Voglio essere il migliore“. Lo spirito di CR9 è lo stesso che gli si riconosce da che sta al vertice del calcio: spocchia e sicurezza dei propri mezzi. Da repubblica.it

Il Portogallo non ha mai vinto niente, e si è qualificato solo con gli spareggi: è questa la sua motivazione in più?
“Non ne ho bisogno. Io voglio essere il giocatore più importante del mondiale, sono qui per esplodere, il mio scopo è essere sempre il migliore. Ci provo da quando avevo due anni, poi cinque, poi dieci, poi venti, e per riuscirci faccio le stesse cose di allora”.
Lei non segna in una partita ufficiale con il Portogallo da due anni: non sono un po’ troppi?
“I gol sono come la salsa ketchup: quando escono fuori di colpo, non si fermano più”.
Vuole diventare il capocannoniere dei mondiali?
“Mi basta che si vinca la coppa”.
Avete realmente questa possibilità?

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