Roma, Ranieri: rosa ampia con piccole crepe

 Il Messaggero analizza i reparti della Roma in seguito alle ultime mosse di mercato. Claudio Ranieri vive tra l’abbondanza e la carenza. Testuale:

Quattro reparti, uno completo, un altro un pò meno, in uno regna l’abbondanza. In un altro pure. Fin troppa grazia. Quindi, rosa amplissima. Con piccolissime crepe. Ma Ranieri ci sta, ovvio. La sua squadra è all’altezza della situazione e magari a gennaio potrà essere addirittura sfoltita. Lui va avanti lo stesso, senza problemi. Diciamo che a questo organico manca Behrami, o il Behrami della situazione. Cioè uno capace di fare il doppio ruolo: esterno alto e basso. Ma andiamo con ordine, reparto per reparto. Vediamo pregi (molti) e difetti (pochissimi).
Portieri: Ranieri ha a disposizione tre giocatori, diciamo di un certo livello: Julio Sergio, Doni e Lobont. Al momento il titolare è il primo, Doni ha scavalcato Lobont nel ruolo di secondo, poi c’è Pena che è il quarto e che non è stato nemmeno inserito nella lista Champions. In questo momento, se Julio Sergio ha un raffreddore, si apre la crepa. Doni, dopo l’estate turbolenta che lo ha visto protagonista, ha vissuto quasi da separato in casa. Dato per partente fino all’ultimo secondo di mercato, ora si ritrova nella Roma e vuole giocarsi il posto ma non è in grande spolvero. Al momento è frenato, Ranieri preferisce Julio Sergio. Lobont resta il numero uno della nazionale rumena ma anche quello della Supercoppa contro l’Inter. Il terzo-secondo della Roma, appunto. Deve ritrovare una certa continuità, così non dà grosse garanzie.

Tirreno e Sport, semifinale Roma-Sampdoria

 La Roma Primavera di Alberto De Rossi si appresta a sfidare la Sampdoria per la semifinale del Tirreno e Sport. Da Il Corriere dello Sport:

Tre vittorie in amichevole, due successi e un pareggio al Torneo Tirreno e Sport. La stagione della Primavera giallorossa è iniziata con il piede premuto sull’acceleratore. Uno sprint che dovrà proseguire oggi pomeriggio quando la squadra di Alberto De Rossi  si troverà di fronte la Sampdoria nella semifinale della manifestazione organizzata da Gigi Di Biagio. Un torneo di alto livello che ha già per messo di misurare con buona appros simazione il valore delle squadre sce se in campo. La Roma, pur ruotando di partita in partita gli uomini a dispo­sizione, ha confermato di essere un gruppo molto dotato tecnicamente e complessivamente omogeno, con le teoriche seconde linee che non sono per nulla distanti dai teorici titolari. E così oggi pomeriggio Alberto De Rossi si affiderà «ai ragazzi che stanno meglio fisicamente» . In un torneo come il Tirreno e Sport in cui si è giocato ogni giorno la condizione fisica può fare la differenza tra una squadra e l’altra.

Roma – Angelucci, l’incontro in settimana

 Gianpaolo Angelucci sta per entrare in una settimana calda: quella nella quale è previsto l’incontro con i vertici di Unicredit per discutere dell’acquisto della Roma. Da Il Corriere dello Sport:

Domani si entra nella settimana che può essere decisiva per il futuro della Roma. L’imprenditore Giampaolo Angelucci, uno dei primi a manifestare il suo interesse per la società, su invito di Unicredit, ha in programma un incontro con i vertici della banca. Un contatto determi­nante c’è stato giovedì, la famiglia che è a capo della Tosinvest è inten zionata a stringere i tempi, dopo aver dato mandato all’advisor Imi di trattare con Rothschild e dopo aver già avuto una prima idea sulla due diligence. Anche il padre di Giampaolo, l’onorevole Antonio Angelucci, avrebbe deciso di spinge re per tentare la scalata alla società di calcio. Tutta la famiglia Angelucci sarebbe coinvolta nell’operazione e potrebbe scegliere un presidente manager a capo della società. L’advisor incaricato da Unicredit aveva fissato per venerdì un summit nel quale presentare a Unicredit la “relation short list” con i nomi dei pretendenti papa bili all’acquisto. In realtà l’operazione di scouting internazio nale fin qui portata avanti non ha dato grandissimi risultati. Per questo l’incontro di venerdì sarà probabilmente interlocutorio. Biso­gnerà aspettare fine mese, quando saranno completati i due adempi menti tecnici: la costituzione della Newco e la scissione della stessa da Italpetroli. Solo allora si avrà un qua dro più dettagliato dei possibili acquirenti.

Doni, Baptista, Cicinho e la Roma B

 Da Il Tempo:

Un problema tecnico per Ranieri, un peso sul bilancio di una società che entro dicembre verrà venduta. La Roma fa i conti con l’abbondanza: nella rosa ci sono sette giocatori di troppo. Tradotto in stipendi, si arriva a quasi 15 milioni di euro lordi che andranno versati entro giugno prossimo, senza considerare i premi. Dai brasiliani Baptista, Cicinho e Doni, ai difensori Loria e Antunes fino a Greco e Okaka, tutte pedine che la Roma ha provato a spostare fino all’ultimo giorno di mercato. Il caso più eclatante è quello di Baptista. Rifiutate in serie Napoli, Genoa, Galatasaray, Olympiacos e ancora Genoa, è rimasto a Trigoria con un ingaggio di 4,5 milioni di euro lordi e altri due anni di contratto. Ma di spazio in campo rischia di averne pochissimo. La Sensi vuole rivolgersi alla Fifa e interpellare Platini: sarà difficile ottenere qualcosa. Intanto Baptista resta da separato in casa, si allena senza stimoli e sa che se mai metterà piede in campo all’Olimpico si troverà uno stadio intero contro. Doni ha qualche speranza in più di ribaltare la sua situazione. Sul gong del mercato stava per passare al West Ham, poi la cessione è stata bloccata, segno che qualcuno a Trigoria continui a non fidarsi al 100% di Julio Sergio. Doni, 4,1 milioni lordi di stipendio che saliranno a 4,3 nella prossima stagione (e ha pure un opzione per il rinnovo fino al 2013), deve ripartire dal ruolo di terzo portiere ma punta a tornare il primo. Sembra che qualcosa sia cambiato anche nella testa di Cicinho.

Montella: “Roma, che bellezza Borriello!”

 Anche Vincenzo Montella benedice l’acquisto di Marco Borriello. Da Il Corriere dello Sport:

Da bomber a bomber. Vincenzo Montella applaude l’acquisto di Marco Borriello, il grande attaccante della Roma giunto proprio pochi minuti prima della chiusura del calciomercato. L’Aeroplanino è stato l’ultimo grande attaccante giallorosso prima di Borriello che aveva una grande facilità nel calciare di sinistro. Montella, oggi allenatore con ottimi risultati dei Giovanissi mi, impegnato in questi giorni a Milano per il torneo “Gaetano Scirea”, riconosce i meriti della società: «E’ arriva to un grande giocatore, per prenderlo la Roma ha voluto dimostrare di saper operare per migliorare la squadra. Lo ha fatto in modo intelligente, non era facile, va dato atto alla società. Ha preso un giocatore che avrà voglia di dimostrare che chi lo ha lasciato parti re ha sbagliato. Ne gli ultimi tempi la Roma cerca giocatori con forti motivazioni, è stato così anche con Adriano. Nel caso di Borriello e Bordisso c’è anche il particolare non trascurabile che hanno rifiutato altre possibilità per venire al la Roma. Anche società con più storia. Era tanto tempo che questo non accadeva ed è una bella soddisfazione per il club, ma an che per i giocatori che scelgono la Roma».

I Sensi e poi?

 Dalla Gazzetta dello Sport:

L’intuizione è stata adattarsi al nuovo ruolo: presidente a tempo, con il fiato della banca sul collo, ma pure con le sue garanzie. Da quando si è messa l’anima in pace — un giorno la Roma non sarà più roba sua —, Rosella Sensi ha saputo cogliere il lato positivo della nuova situazione: volete che gestisca la transizione? Che valorizzi la società e la consegni al nuovo proprietario? Allora mi diverto.

Shopping Con due effetti immediati. Primo, si è rilassata. Pare sia diventata perfino più buona e accomodante, «prima diceva no a tutto...» suggeriscono i suoi. Poi, non ha badato a spese. Ingaggi stellari, acquisti sontuosi. Burdisso è costato 8 milioni, per Borriello ce ne vorranno 10, ma tra un anno, e allora non sarà più affare di Rosella, ma del suo successore. UniCredit, che tra qualche giorno farà il punto della situazione con Rothschild, conta di vendere la Roma entro l’anno.

Roma per Sakineh, Iran: “Boicottaggio”

 Iran: Sakineh Mohammadi Shtiani, 43 anni, colpevole di adulterio è stata condannata a morte (lapidazione). Società civile e Istituzioni stanno facendo sentire la propria voce nel tentativo di cancellare la condanna: non da meno la società giallorossa che – attraverso i gladioli della Sensi e le rose di Totti – ha mandato chiari messaggi allo Stato. Iran in replica: boicottaggio. Da Il Romanista:

Mediatico, ma pur sempre un boicottaggio. È quello che metterà in atto l’agenzia di stampa di Stato iraniana, la Irna, nei confronti della Roma. La colpa della nostra società? Avere «interferito» negli affari dell’Iran aderendo alla campagna contro la lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni madre di due figli accusata di adulterio. E che per la Sharia, la legge  araba, merita solo una cosa. La morte. E nella maniera peggiore possibile. Per lapidazione. Il boicottaggio si tradurrà in un silenzio stampa sulla Roma, seguitissima a Teheran e dintorni, e in un articolo piantato lì, sul sito della Irna, che per un mese fungerà da monito per chi oserà ancora contestare le decisioni della giustizia iraniana.

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